Ecumene. La storia e i luoghi dell’uomo – volume 1 Luciano Marisaldi Ecumene. La storia e i luoghi dell’uomo – volume 1
Imperi e popoli marginali Volume 1, capitolo 3
Gli Hittiti Intorno al 1650 a.C. si forma in Anatolia il regno hittita. Con una politica espansionista, grazie all’uso di armi di ferro e del carro da guerra trainato da cavalli, gli Hittiti si espandono fino a saccheggiare Babilonia e a scontrarsi con l’Egitto (battaglia di Qadesh, 1279 a.C.) Arciere e auriga Ruota raggiata con mozzo Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
La prima età del Ferro nel Vicino Oriente Nella prima metà del XII secolo a.C. il Mediterraneo orientale e il Vicino Oriente furono scossi da una crisi dovuta a tensioni interne agli imperi, cambiamenti ambientali e movimenti migratori (fra cui le incursioni dei Popoli del Mare). Decadenza degli Hittiti Difficoltà dell’Egitto Nascita di piccoli regni Filistei Insediamento di Ebrei in Palestina e di Aramei in Siria Città fenicie sulle coste del Libano Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
I Fenici Localizzazione: costa libanese dal II millennio a.C. Organizzazione politica: città-stato (Tiro, Sidone, Biblo, Berito) autonome come piccoli regni. Fino al XII secolo a.C. incorporate nel dominio egizio, poi indipendenti fino al IX secolo, quando entrarono nell’impero assiro. Risorsa principale: il legname pregiato (costruzioni navali, edilizia). Religione: divinità protettrici della città, luoghi consacrati, uso di sacrifici animali (e, in particolari circostanze, umani). Economia e tecnica: specializzazione nella marineria e commercio marittimo (empori commerciali nel Mediterraneo). Artigianato, produzione della porpora, lavorazione del vetro. Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
Il mare dei Fenici Innovazioni: Timone Navigazione notturna Chiglia Colonne d’Ercole Colonia di Tiro (814 a.C., poi potenza autonoma Ruolo dei Fenici nella diffusione della cultura e dell’arte orientale Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
L’alfabeto fonetico Scritta alfabetica su un sacrofago fenicio da Biblo (XII scolo a.C.) I Fenici elaborarono un sistema di scrittura alfabetica che si diffuse, grazie ai loro contatti, nel mondo mediterraneo. Era un alfabeto fonetico, nel quale ogni segno indica un singolo suono: facile da apprendere, si diffuse con rapidità. Questo sistema fu più tardi accolto e adattato dai Greci e, tramite loro, passò poi agli Etruschi e ai Romani. Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
Gli Ebrei e la Bibbia Nel raccontare la vicenda del popolo ebraico la Bibbia mescola racconti tradizionali, narrazioni storiche, leggi e norme religiose, proverbi e profezie. È il libro sacro della religione ebraica e trasmette un’idea di storia del tutto nuova per il mondo antico. La Bibbia contiene anche materiali utili alla ricostruzione storica, da incrociare con i dati dell’archeologia e i documenti antichi. Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
Periodizzazione della storia ebraica Periodo dei Patriarchi (prima metà del II millennio a.C.): inizia a formarsi un’identità di nazione. Periodo dei Giudici (fine del II millennio a.C.): dopo l’esodo dall’Egitto, conquista di città cananee intorno al Giordano. Periodo dei Re: inizia la fase propriamente storica. Il re David (1000-960 a.C.) riunifica le tribù ebraiche e porta la capitale a Gerusalemme. Sotto Salomone (960-920 a.C.) il regno raggiunge la massima potenza. Costruzione del Tempio. Dopo Salomone, divisione del regno: Giuda a sud, Israele a nord. Perdita dell’indipendenza: nel 721 Israele diventa provincia assira, nel 586 Giuda è conquistato dai Babilonesi. Dal 539 a.C. gli Ebrei sono vassalli dell’impero persiano.
Religione Rigoroso monoteismo Idea di storia Yaweh unico dio Tempio di Gerusalemme Riforma di Giosia (640-609 a.C.) Fondamento dell’identità culturale Rigide norme religiose Dio interviene direttamente nella storia Israele è il popolo eletto Dio tornerà alla fine dei tempi
Ultimi imperi mesopotamici Assiri Babilonesi Culmine della potenza con Assurbanipal (Ninive capitale) Ideologia della guerra Nuove tecniche militari Deportazione dei vinti Propaganda politica Commerci su lunga distanza Fioritura culturale Distruzione di Ninive Breve supremazia con Nabucodonosor Rinnovato splendore Lotte dinastiche e conquista persiana
Assiri III millennio a.C.: stanziamento degli Assire nell’alto corso del Tigri (importante città stato: Assur) 1350/1200 a.C.: costruzione di un impero Culmine della potenza con Assurbanipal (VII secolo a.C.) e Ninive capitale Ideologia della guerra: il dio Assur (protettore del sovrano) era un dio guerriero Nuove tecniche militari: abilissimi nel combattimento a cavallo tecniche d’assedio: torri mobili e arieti per sfondare le porte Deportazione dei vinti: per spezzare la volontà di resistenza degli sconfitti e per avere forza lavoro per la coltivazione della terra (gli uomini liberi erano arruolati nell’esercito) Commerci su lunga distanza (rete stradale, stazioni di sosta e uso dei fenici) Fioritura culturale : grandiosa biblioteca a Ninive e scribi che raccolgono e ricopiano gli antichi testi)
I Medi e i Persiani Popoli di origine indo-iranica stanziati sull’altopiano dell’Iran Allevamento del cammello (a 2 gobbe) che permette commerci su lunga distanza Tecniche d’irrigazione (quanat, canali sotterranei) Medi: abilissimi cavalieri Persiani: ottimi arcieri Nel 612 a.C. coalizzati con i babilonesi distrussero l’impero assiro
L’impero persiano (1) Creatore dell’impero persiano, dopo il 550 a.C., fu Ciro il Grande della dinastia achemenide. Ciro conquistò la Lidia, le regioni corrispondenti all’Afghanistan e infine la Mesopotamia e l’intera Anatolia. I suoi successori, Cambise e Dario I, ingrandirono e rafforzarono l’impero che giunse a comprendere l’Egitto e la Libia, parte della valle dell’Indo e la Tracia. Tomba di Ciro a Pasargade. Il re volle essere ricordato come conquistatore, ma anche pacificatore e illuminato Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
L’impero persiano (2) Organizzazione unitaria: le province (20 satrapie) mandano tributi al centro Tolleranza verso le tradizioni locali Strade “del re” per collegare le maggiori città Religione mazdeista supporto della dinastia - Mazda, saggio signore del Bene, si contrappone ad Arimane, spirito del Male - Gli fanno scelte di tipo morale - Alla fine del mondo ci sarà la resurrezione e il giudizio universale (prima religione a parlare di resurrezione e giudizio universale) Nuove capitali imperiali (Pesargade e Persepoli, ma il centro amministrativo è Susa) Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
La regalità L’idea di regalità dei Persiani derivava da quella degli imperi mesopotamici: il sovrano era appoggiato dalla divinità e l’impero era universale, doveva coincidere con l’intero mondo conosciuto. La corte imperiale doveva rispettare un rigido cerimoniale che esaltava la superiorità del sovrano. Al cospetto del re si doveva rendergli omaggio con l’inchino, come se fosse una divinità. Ahura Mazda come spirito alato Il sovrano in trono e l’omaggio dei sudditi Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016
Luciano Marisaldi, Ecumene 1 © Zanichelli editore 2016