Espongo le seguenti questioni a nome della FAI. Le api sono animali sensibili e sono un indicatore biologico straordinario; se si estinguessero la stessa sopravvivenza dell’uomo sarebbe messa in discussione, come ha detto Einstein. Grave pericolo per le api sono i pesticidi nicotinoidi che agiscono sul sistema nervoso disorientandole e portandole a morte. Nel decreto n°221 del 2008 si vieta l’uso dei pesticidi e si precisa che è competenza dei titolari delle ditte produttrici di fitofarmaci avvertire del divieto gli operatori del settore.
Come si evince dai dati regionali Apenet tale decreto ha generato una riduzione sostanziale della mortalità delle api, però i produttori di mais sono preoccupati perché mancando l’utilizzo di tali fitofarmaci ci potrebbe essere una riduzione della produzione, come infatti conferma uno studio che mette a confronto il 2008 con il 2009, registrando un calo della produzione di mais del 16%. Se si guarda alla produzione per ettaro, però, il calo risulta dell’8%, addirittura inferiore al 9,7% della produzione mondiale. Ciò significa che detto calo è attribuibile probabilmente più a fattori climatici che non ai pesticidi.
Venendo ai nostri giorni, il 25 maggio in piazza S Venendo ai nostri giorni, il 25 maggio in piazza S. Babila a Milano si è concentrato un grande sciame di api, evento, questo, da attribuire forse proprio ai pesticidi che le hanno scacciate dalle campagne; Inoltre si è avuta anche notizia che nella pianura padana gli apicoltori hanno esposto dei cartelli denuncianti un loro possibile fallimento causato dalla moria delle api.
Cosa fare di fronte a questo problema? Gli apicoltori potrebbero monitorare la moria delle api e inviare i dati al centro Apenet. Gli agricoltori potrebbero evitare l’uso dei pesticidi più dannosi verificando in essi l’effettiva assenza dei nicotinoidi, rivolgendosi al CNR più vicino.
“Salviamo l’ape, salviamo il mondo” Ringrazio le autorità, i media e gli operatori del settore intervenuti. “Salviamo l’ape, salviamo il mondo”