Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

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Transcript della presentazione:

Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore - LA MONETA Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Dal baratto alla moneta Nelle società primitive i soggetti economici non conoscevano la moneta. Gli scambi avvenivano a mezzo del baratto, cioè di uno scambio di un bene contro bene. Il baratto fu progressivamente abbandonato perché presentava molti difetti: a) necessità di trovare la reciprocità dei bisogni. Ogni soggetto doveva trovare un altro soggetto disposto a fornirgli i beni necessari e disposto ad acquisire i beni da lui posseduti; b) difficoltà di misurare il valore dei beni oggetto dello scambio; c) deperibilità di alcuni beni che limitava l’attività di scambio Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Nasce la compravendita Con l’incremento degli scambi, i soggetti economici si resero conto della necessità di individuare un particolare tipo di bene che potesse essere utilizzato negli scambi, al fine di misurare correttamente il valore dei beni e, che non fosse deperibile, facilmente trasportabile e che fosse divisibile. Nasce la compravendita: Scambio di un bene contro una certa quantità di moneta. Il prezzo rappresenta il valore economico del bene stesso Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

L’uso dei metalli preziosi come moneta per agevolare gli scambi venne stabilito che su ogni lingotto fosse impresso o, meglio «coniato» un marchio che consentisse ai soggetti stessi di conoscere: il peso, grado di finezza, valore. La coniazione inizialmente veniva effettuata anche da privati, successivamente diventò prerogativa esclusiva dello Stato, che aveva il compito di garantire l’autenticità dei lingotti e la veridicità del suo valore. Inoltre si rese necessario distinguere il valore in: a) Intrinseco: il prezzo del metallo usato per produrre la moneta; b) Valore legale o nominale, ossia il valore imposto alla moneta dall’autorità monetaria L’uso dei metalli preziosi come moneta Dal terzo millennio A.C. le società più evolute iniziarono ad usare i metalli preziosi, in particolare l’oro e l’argento. Questi materiali avevano caratteristiche comuni: Facilmente divisibili Conservabilità nel tempo Inizialmente vennero utilizzati verghe e lingotti. Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore - Sistema Monetario La moneta è dunque un bene convenzionale , utilizzata dai soggetti economici per acquistare, pagando un prezzo, i beni di cui hanno bisogno. Il Sistema Monetario è l’insieme delle monete che circolano in un paese. Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Nel corso del tempo si possono individuare tre sistemi monetari Sistema Monometallico: in vigore in molti stati agli inizi del XX secolo. Caratterizzato dalla presenza di monete coniate dallo Stato utilizzando un solo metallo (oro o argento o altro); Sistema Bimetallico: utilizzato fino alla seconda metà del XIX secolo, si caratterizzava per la presenza di monete coniate utilizzando diversi tipi di metallo. Le autorità monetarie dovevano stabilire: a) quantità di metallo da utilizzare per la coniazione delle monete; b) rapporto fisso di convertibilità reciproca tra le due monete; Sistema Cartaceo: oggi vigente in quasi tutte le nazioni del pianeta è quello in cui la moneta è costituita da banconote emesse dalla banca centrale. Le banconote hanno un valore intrinseco non rilevante, ma un valore legale rilevante. Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Il sistema cartaceo Il sistema cartaceo può essere: Banconote convertibili in oro: in vigore fino all’inizio della prima guerra mondiale, era una variante del sistema monometallico «Gold Standard». Le banche centrali dovevano possedere riserve auree ingenti, pari al valore delle monete da stampare. Spesso i governi non possedevano tutto l’oro necessario alla conversione (Riserva Totale) ma solo una quantità d’oro che rappresentava una certa percentuale della moneta (Riserva Parziale) Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Sistema cartaceo con banconote non convertibili in oro Intorno al 1915 il sistema cartaceo con banconote convertibili in oro venne sostituito dal sistema cartaceo con banconote non convertibili in oro. Si ebbe questo cambiamento a causa del rapido ed irreversibile impoverimento delle riserve auree centrali, non più sufficienti per convertire le banconote in oro. Dopo la seconda guerra mondiale (accordo di Bretton Wood, 1944) vi fu un parziale ripristino del sistema cartaceo convertibile. In pratica fu reintrodotta la possibilità di convertire le monete dei paesi in dollari statunitensi, che a loro volta potevano essere convertiti in oro, fu chiamato Gold Exchange Standard. -Il Modello Gold Exchange Standard, si interruppe il15/8/1971, quando il Presidente USA Richard Nixon comunicò che gli Stati Uniti d’America non potevano più garantire la convertibilità dollaro/oro (per difficoltà dovute alla crisi petrolifera ed alla guerra del Vietnam). Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore - La moneta Legale E’ rappresentata dalle banconote e dalle monete metalliche. Ha un valore nominale prestabilito, vincolato ed obbligatorio. Vige il corso forzoso, cioè la non convertibilità della moneta in metallo prezioso. In Europa dopo l’introduzione dell’euro, è la BCE che coordina l’attività di emissione delle banche nazionali. Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore - La moneta commerciale E’ costituita da cambiali, ovvero titoli di credito utilizzati dagli operatori economici, per regolare i loro acquisti a scadenza, sulla scorta di un rapporto fiduciario tra il debitore ed il creditore Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore - La moneta bancaria E’ costituita dagli assegni bancari e circolari, utilizzati dai clienti della banca per pagare i propri acquisti e pagare i propri debiti. Per poter utilizzare questo tipo di moneta è necessario avere un conto corrente bancario ed il possesso di un libretto di assegni. L’assegno è dunque un ordine di pagamento, che il cliente trasmette alla propria banca di pagare al beneficiario dell’assegno; Qualora il titolare del conto non abbia la disponibilità necessaria ed emette comunque l’assegno, si dice che ha emesso un assegno a vuoto o scoperto. L’emissione di un assegno a vuoto non è più considerato reato, ma viene punito con una sanzione pecuniaria. Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore - L’assegno Circolare a differenza di quello bancario, viene emesso dalla Banca a fronte della presenza di una diponibilità di denaro depositato sul conto bancario o versato allo sportello, contestualmente alla richiesta. Altri mezzi di pagamento, sono: La tessera Bancomat; La carta di credito; Le carte prepagate Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Funzione della moneta La moneta svolge principalmente quattro funzioni: 1) Mezzo di pagamento ; 2) Metro e misura dei valori; 3) Mezzo di conservazione dei valori; 4) Strumento di trasformazione e di trasferimento dei valori nello spazio Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore - Il potere d’acquisto Se indichiamo con A: il potere d’acquisto P: il prezzo dei beni/servizi Avremo che A= 1/P Il potere d’acquisto della moneta è inversamente proporzionale all’andamento dei prezzi dei beni Quindi all’aumentare dei prezzi il potere di acquisto della moneta diminuisce, anche se il valore nominale resta uguale. Quantità di beni che si possono acquistare con un’ unità della moneta Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

Teoria quantitativa di Irving Fischer, scuola dei monetaristi Questa teoria detta quantitativa può essere sintetizzata nei seguenti termini: a) un aumento della moneta in circolazione provoca, quasi sempre, un aumento esponenziale della domanda di beni/servizi; b) l’aumento della domanda provoca un generalizzato aumento dei prezzi; c) all’aumento dei prezzi corrisponde una diminuzione del valore della moneta In altri termini il potere d’acquisto della moneta varia in relazione inversa rispetto alla quantità di moneta in circolazione Fischer (economista americano, fine del XIX secolo) sosteneva che un aumento della quantità di moneta in circolazione avrebbe determinato un aumento generalizzato dei prezzi e, quindi una diminuzione del potere di acquisto della moneta Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -

La critica di J. M. Keynes, alla teoria quantitativa di Fischer Keynes asseriva che quando il sistema è in crisi, e non si ha la piena occupazione, un aumento del quantitativo di moneta in circolazione non può che giovare all’intero circuito economico, perché aumentando la domanda dei beni e servizi, fa crescere investimenti e produzione Prof. gianfranco celotto - ITIS Guglielmo Marconi - Nocera Inferiore -