Francesco Zambelli & Gianmarco Sportelli Fuga in Egitto di Jacopo Robusti, detto il “Tintoretto” Francesco Zambelli & Gianmarco Sportelli
NOTIZIE SULL’AUTORE La fuga in Egitto (1582 - 1587) di Jacopo Robusti, detto il “Tintoretto” (1518-1594) Tintoretto ,pseudonimo di Jacopo Comin (Venezia, 29 settembre 1518 - Venezia, 31 maggio 1594) è stato un pittore italiano, uno dei più grandi esponenti della scuola veneziana e probabilmente l'ultimo grande pittore del rinascimento italiano. Il soprannome di "Tintoretto" gli derivò dal mestiere paterno.
NOTIZIE SULL’AUTORE Nella sua giovinezza fu anche nominato Jacopo Robusti, poiché il padre difese le porte di Padova in modo deciso ("robusto") contro le truppe imperiali. Il suo vero nome "Comin" è stato recentemente scoperto da Miguel Falomir, il curatore del museo del Prado di Madrid, ed è stato reso pubblico nell'occasione della retrospettiva di Tintoretto al Prado, aperta dal 29 gennaio 2007. [1] .
NOTIZIE SULL’AUTORE Per la sua energia fenomenale nella pittura è stato soprannominato "Il Furioso" ed il suo uso drammatico della prospettiva e della luce lo ha fatto divenire il precursore dell'arte barocca.
NOTIZIE SULL’AUTORE Scuola Grande di San Rocco - Venezia La decorazione della “Scuola Grande di san Rocco” di Venezia, sede prestigiosa di un’importante Confraternita veneziana che offriva ai suoi membri diverse forme di assistenza sociale,
NOTIZIE SULL’AUTORE Il dipinto è collocato nella Sala inferiore, ove convenivano per essere assistiti, non solo spiritualmente, numerosi poveri. Tintoretto non intende soltanto illustrare un episodio del Vangelo, ma anche rappresentarlo in modo che produca un effetto in chi lo ammira e trasmettere compassione.
NOTIZIE SULL’OPERA L’opera è molto scenografica: i due alberi ai lati sembrano altrettante quinte da teatro che concentrano lo sguardo sui personaggi principali.
NOTIZIE SULL’OPERA L’opera è molto scenografica: i due alberi ai lati sembrano altrettante quinte da teatro che concentrano lo sguardo sui personaggi principali.
NOTIZIE SULL’OPERA L’opera è molto scenografica: i due alberi ai lati sembrano altrettante quinte da teatro che concentrano lo sguardo sui personaggi principali.
NOTIZIE SULL’OPERA L’opera è molto scenografica: i due alberi ai lati sembrano altrettante quinte da teatro che concentrano lo sguardo sui personaggi principali.
NOTIZIE SULL’OPERA L’alternarsi dei giochi di luce e ombre gioca in favore di un annullamento delle proporzioni tra i personaggi in primo piano e le minute figure sullo sfondo.
NOTIZIE SULL’OPERA L’alternarsi dei giochi di luce e ombre gioca in favore di un annullamento delle proporzioni tra i personaggi in primo piano e le minute figure sullo sfondo.
NOTIZIE SULL’OPERA Maria cavalca con un certa difficoltà l’asino, mentre tiene ben stretto il frutto del suo grembo. La Sacra Famiglia è ritratta come un gruppo di profughi. Sta sostando durante la fuga in Egitto, per sottrarsi alla furia omicida di Erode.
NOTIZIE SULL’OPERA Maria cavalca con un certa difficoltà l’asino, mentre tiene ben stretto il frutto del suo grembo. La Sacra Famiglia è ritratta come un gruppo di profughi. Sta sostando durante la fuga in Egitto, per sottrarsi alla furia omicida di Erode.
NOTIZIE SULL’OPERA Maria cavalca con un certa difficoltà l’asino, mentre tiene ben stretto il frutto del suo grembo. La Sacra Famiglia è ritratta come un gruppo di profughi. Sta sostando durante la fuga in Egitto, per sottrarsi alla furia omicida di Erode.
NOTIZIE SULL’OPERA È una famiglia fragile e per nulla idealizzata, ma tenace. Maria e Giuseppe sanno di poter contare sulla fiducia in Dio anche nella cattiva sorte. La Sacra Famiglia sembra sporgersi in avanti, come se stesse uscendo dal dipinto per trovare rifugio negli ambienti della Scuola, in compagnia dei bisognosi.
THE END . . .