DAL RANCORE… AL PERDONO

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
«Il Signore veglia sul cammino dei giusti dice 11 salmo primo, che apre il libro del Salterio, che parla delle due vie, delle due possibilità opposte che.
Advertisements

SECONDO I RACCONTI DELLA CREAZIONE DAVVERO L’AMORE È DA CONSIDERARE L’ELEMENTO COSTITUTIVO DELL’UOMO? PER QUALE MOTIVO? L’amore di Dio è principio e fine,
La preghiera, invece, diventa la nostra risposta alla chiamata di Dio che fa sempre il primo passo; infatti è lui che pone nel nostro cuore il desiderio.
COSA E' LA PREGHIERA!
11.00.
ESERCIZI SPIRITUALI IGNAZIANI
DOMENICA 7 Tempo ordinario anno A Regina
PADRE NOSTRO PER RAGAZZI Preghiamo insieme come Gesù ci ha insegnato
PARTE QUARTA LA PREGHIERA CRISTIANA
CARTESIO Miceli Roberta IV D A. S. 2016/2017.
7 TEMPO ORDINARIO Anno B DOMENICHE
IL MODELLO Attieniti con Fede e con Amore al modello che è in Cristo Gesù secondo le sane parole che udisti da me. 2Ti 1:13 Siamo circondati da falsi.
PASQUA DOMENICA 6 Ascoltando il “Pie Jesu” del Requiem di Marcel Olm, allunghiamo il passo verso la Vita nella VIA, con Gesú Regina.
1° incontro di catechesi
Preghiera per la famiglia di San Giovanni Paolo II
11.00.
DOMENICA 16 ANNO A Regina.
12.00.
COSMOLOGIA - INDICE METODO DEFINIZIONE METODO SCIENTIFICO
DAL RANCORE… AL PERDONO
Grazie. Grazie. Grazie a tutti voi e a tutte le autorità
LA PREGHIERA DEL SIGNORE:
8.00.
CREDO NELLA PREGHIERA ( Padre A. Gasparino ).
11.00.
PAROLA DI VITA “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato voi in Cristo” (Ef 4, 32). Luglio.
Parola di Vita Luglio 2011.
Parola di Vita Giugno 2006 Chiara Lubich.
11.00.
Parola di Vita Ottobre 2017.
E’ passato un anno da quando sei partito!
Preghiera del giorno CAPITOLO PROVINCIALE ITALIA/SVIZZERA
12.00.
DELLA SCUOLA DEL SABATO
Parola di Vita Gennaio 2006.
11.00.
Parola di Vita Giugno 2006 Chiara Lubich.
GUERRA.
I DOMENICA DI AVVENTO ANNO B
Parola di Vita Gennaio 2006.
« Dio vide che era cosa buona »
PAROLA DI VITA “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato voi in Cristo” (Ef 4, 32). Luglio.
Inno dei Figli del Divin Volere
DOMENICA 7 t.o. anno A Regina.
Dalla Lettera ai fedeli, di San Francesco d’Assisi
10.00.
Lo Spirito nei nostri cuori
Parola di Vita Ottobre 2018 «Ma se vi lasciate guidare dallo Spirito, non siete sotto la Legge» (Gal 5,18).
10.00.
16.00.
9.00.
13.00.
Parole del Santo Curato d'Ars Con le sue parole, Giovanni Maria Vianney ha saputo toccare i cuori e guidarli verso Dio .
11.00.
10.00.
Avvento Anno B.
Tweets di Papa Francesco
LA PACE, DONO DI DIO Dalle parole di Benedetto XVI e Giovanni Paolo II.
xXVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ANNO B
Vista dalla cima delle Beatitudini
PAROLA DI VITA “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato voi in Cristo” (Ef 4, 32). Luglio.
Figlio di Davide abbi Pietà di me!
Ascoltando il brano della Passione di Bach che dice: “Svegliati
vita CON UNA MARCIA IN PIU'
LA SS. TRINITÀ.
I doni dello Spirito Santo
IL DONO DEL TIMOR DI DIO.
I FRUTTI DELLO SPIRITO SANTO
IL DONO DELLA SCIENZA.
Transcript della presentazione:

DAL RANCORE… AL PERDONO PARROCCHIA MARIA SS. ADDOLORATA OPERA DON GUANELLA – BARI DAL RANCORE… AL PERDONO SECONDA PARTE: …AL PERDONO Anno Pastorale 2015-2016   8° giorno  

7. Perdonare è lottare C’è ancora un altro aspetto da considerare in que­sto nostro itinerario: il combattimento spirituale che ogni cristiano si trova necessariamente ad affrontare, una lotta a tutto campo che abbraccia:

le proprie fragilità, i vizi, i peccati, le tentazioni diaboliche, tutto ciò che in qualche modo vuole portarci lontano da Dio, da noi stessi e dagli altri.

Si tratta di capire quale strategia adottare: infatti, un combattimento affrontato facendo affidamento sulle sole forze umane, confidando solo sulla pro­pria intelligenza o sulla buona volontà, porta già alla sconfitta;

invece, se condotto con sapienza e intelligenza, diventa un’esperienza feconda di pu­rificazione e di crescita umana e spirituale.

Bisogna, pertanto, rivestirsi dell’armatura di Dio, come raccomanda san Paolo scrivendo agli Efesini:

«Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza «Per il resto, rafforzatevi nel Signore e nel vigore della sua potenza. [...] Là nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Prin­cipati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti» (Ef 6,10.12).

Il maligno nutre un profondo odio verso Dio dal quale è stato irrevocabilmente condannato per la sua disobbedienza,

ma anche verso l’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio e, quindi, tenta in tutti i modi di distruggere il progetto di amore che Dio ha per l’umanità, cercando di dissuadere l’uomo da ogni proposito di bene.

Egli muove continuamente guerra ai figli di Dio seminando zizzania e divisione, attuando le sue perverse strategie, facendo leva soprattutto su tutte le fragilità psicologiche dell’uomo,

in modo da far nascere in lui un sentimento di scoraggiamento per farlo desistere dal percorrere la via del perdono, innescando il dubbio sui buoni propositi, alimen­tando il sospetto e il pregiudizio, fino a fare percepire l’inutilità del pregare per i propri nemici.

Questo aspetto della tentazione, che spinge a desistere dal fare il bene e soprattutto dal perdonare, non deve essere sottovalutato,

in quanto il maligno proprio su questo ambito investe tanto, trova un ter­reno fertile e congeniale per lavorare indisturbato.

Infatti, lui sa che il perdono ci rende simili a Dio, ci fa addirittura suoi figli e, quindi, tenta in tutti i modi di seminare divisione nel cuore dell’uomo, della famiglia, delle comunità e dei popoli.

Per questo, Gesù, conoscendo bene le strategie del demonio e le fragilità dell’uomo, invita continua­mente alla vigilanza dicendo:

«Vegliate e pregate per non entrare in tentazione «Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole» (Mc 14,38).

Vigilanza e preghiera, quindi, sono le armi che ci vengono messe a disposizione per affrontare la lotta contro le proprie passioni, i vizi e le tentazioni diaboliche.

Essere vigilanti significa avere un cuore attento alle mozioni dello Spirito, un cuore che sa fare il giusto discernimento su ciò che porta a Dio e su cosa allontana da lui, che sa fare da guardia a tutti i doni che il Signore ha posto nel cuore, come un tesoro prezioso che deve essere custodito dalle improvvise incursioni diaboliche che vogliono ru­bare la grazia di Dio.

Essere vigilanti significa an­che custodire i pensieri, perché rimangano sempre illuminati dalla parola di Dio e non si lascino in­quinare da pensieri contrari alla sua volontà.

Infine, la vigilanza ci permette di non essere distolti da quello che è l’impegno primario per ogni cristiano, e cioè l’amore per Dio e per i fratelli.