Strategia d’intervento

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Transcript della presentazione:

Strategia d’intervento Differentemente dalle altre forme di energia, entro certi limiti, il corpo umano non riesce a percepire mediante i propri sensi la presenza di energia nucleare

Strategia d’intervento Proprio per l’incapacità del nostro apparato sensoriale di avvertire le radiazioni, l’intervento in presenza di radioattività non deve essere assolutamente istintivo, ma deve essere scrupolosamente pianificato, fissando tra gli obiettivi primari della strategia la sicurezza del personale VV.F.

Tipologia degli interventi in presenza di sostanze radioattive irradiazione esterna contaminazione + irradiazione interna

Strategia d’intervento dipende dal tipo di radiazioni nucleari che attraversano la materia dipende dal tipo di materia che è attraversata dalle radiazioni ( aria, materia in genere, corpo umano)

 bassissimo altissimo qualche Km Potere ionizzante e potere penetrante delle principali radiazioni nucleare Radiazione Potere Potere Percorso ionizzante penetrante in aria  altissimo bassissimo qualche cm  alto basso qualche mt  bassissimo altissimo qualche Km

Strategia d’intervento Interventi in presenza di contaminazione radioattiva fattore strategico primario protezione (tutti i possibili D.P.I.) finalizzata ad evitare l’introduzione nell’organismo di sostanze radioattive

Strategia d’intervento Interventi in presenza di sola irradiazione esterna fattore strategico primario riduzione ai minimi termini delle dosi di radiazioni assorbite dal personale VV.F. e dalle persone in genere utilizzando i fattori : distanza dalla sorgente tempo di esposizione schermatura (se vantaggioso)

Tipologia degli interventi in presenza di sostanze radioattive irradiazione esterna contaminazione irradiazione esterna + irradiazione interna

Tipologia degli interventi in presenza di sostanze radioattive Ricerca di sorgente radioattiva smarrita Intervento per irradiazione esterna da sorgente radioattiva in ambienti di lavoro (sanitari, industriali, etc.) Intervento per incidente stradale in presenza di sorgente radioattiva

Pianificazione dell'intervento Fase di informazione Fase di ricognizione Fase di delimitazione delle zone di rischio Fase di intervento Fase di controllo

Fase di informazione e di ricognizione Natura della sostanza radioattiva Data di confezionamento della sorgente Attività della sorgente alla data di confezionamento Stato fisico della sorgente Tipo di radiazioni nucleari emesse

Fase di informazione e di ricognizione Coefficiente K della sostanza radioattiva Caratteristiche del contenitore della sorgente Mezzo di trasporto della sorgente Esperto qualificato della ditta Responsabile legale della ditta

Pianificazione dell'intervento Fase di informazione Fase di ricognizione Fase di delimitazione delle zone di rischio Fase di intervento Fase di controllo

Le dosi massime ammissibili

Le zone da delimitare Zona d'intervento I > 250 mR/h Zona operativa 250 mR/h > I > 2,5 mR/h Zona controllata 2,5 mR/h > I > 0,0114 mR/h

Pianificazione dell'intervento Fase di informazione Fase di ricognizione Fase di delimitazione delle zone di rischio Fase di intervento Fase di controllo

Dati necessari per pianificare l'intervento Tempo max ammissibile di permanenza per soccorritori ad 1 metro della sorgente per dose di 3 Rem Tempo max ammissibile di permanenza per soccorritori a 1 metro dalla sorgente per dose di 12 Rem

La strumentazione da utilizzare Strumentazione di ricerca Strumentazione di misura Strumentazione di protezione

La strumentazione di ricerca Radiametro RA 141 B/F (in altenativa RA 141 C) Sonda GF 118 B  (in alternativa sonda GM120)

La strumentazione di misura Radiametro 141 B/F (in altenativa RA 141 C) Sonda GF 145 (in alternativa GF 122 o GF 129)

Strumentazione di protezione Dosimetri individuali a termoluminescenza

Pianificazione dell’intervento L’utilità del GEN

La pianificazione dell’intervento