L’UMANITÀ DALLA PREISTORIA ALLA NASCITA DELLE PRIME CITTÀ LEZIONE 1
LA PREISTORIA DELL’UOMO Gli storici chiamano Preistoria il lungo periodo che va dalla comparsa sulla Terra della prima specie di Homo, circa 2,5 milioni di anni fa, all’invenzione della scrittura, intorno al 3000 a.C. Con l’invenzione della scrittura ha inizio la storia, cioè il racconto delle antiche civiltà umane. Durante la Preistoria si realizza il complesso processo di evoluzione e di diffusione della specie umana sul pianeta, chiamato ominazione. Questo percorso parte dalla comparsa dei primi ominidi, circa 4 milioni di anni fa, e si conclude con la comparsa, circa 200.000 anni fa, di Homo sapiens, la specie a cui tutti apparteniamo.
LE TAPPE EVOLUTIVE DELL’UOMO SPECIE COM’ERA COSA SAPEVA FARE QUANDO E DOVE Australopithecus Altezza 1 m circa; peso 30-40 kg Può assumere la posizione eretta; impugna gli oggetti 4-3 milioni di anni fa, in Africa Homo habilis Altezza 1,30 m circa; peso 40 kg; capacità cranica 700 cm3 Ha una dieta onnivora; costruisce semplici utensili (chopper) 2,5-1,5 milioni di anni fa, in Africa Homo ergaster Altezza 1,70 m circa; peso 70 kg; capacità cranica 850 cm3 Adotta stabilmente l’andatura bipede; costruisce amigdale 2-1 milioni di anni fa, dall’Africa all’Asia Homo erectus Altezza 1,70 m circa; peso 60-70 kg; capacità cranica 800-1000 cm3 Controlla il fuoco; cuoce i cibi; produce abiti con pelli di animali 1,8 milioni-250.000 anni fa, in Asia Homo Neanderthalensis Altezza 1,60 m circa; capacità cranica 1500 cm3; fisico tozzo e sopracciglia sporgenti Lavora la pietra, l’osso e il corno; realizza ripari; seppellisce i defunti 200.000-30.000 anni fa, in Europa e Asia Homo sapiens Fisico slanciato e faccia piatta; capacità cranica 1400 cm3 Fabbrica utensili raffinati; utilizza un linguaggio articolato; vive in comunità organizzate 200.000 anni fa, dall’Africa in Asia, Europa, Australia e Americhe
LA DIFFUSIONE DELL’UOMO SULLA TERRA
LE TRE ETÀ DELLA PIETRA La maggior parte degli utensili preistorici giunti fino a noi è in pietra. In base alle tecniche di lavorazione della pietra, gli storici distinguono 3 età: Paleolitico (‘età della pietra antica’, da 2,5 milioni a 15.000 anni fa): gli uomini scheggiano la pietra e vivono di caccia e raccolta. Mesolitico (‘età della pietra di mezzo’, da 15.000 a 10.000 anni fa): gli uomini cacciano con l’arco e cominciano ad addomesticare gli animali. Neolitico (‘età della pietra nuova’, dall’8000 al 3000 a.C.): gli uomini levigano la pietra, inventano l’agricoltura e vivono in comunità organizzate, divenendo sedentari.
LA RIVOLUZIONE NEOLITICA dallo sfruttamento casuale delle risorse alla produzione razionale e volontaria NASCITA dell’AGRICOLTURA AUMENTO della POPOLAZIONE da NOMADISMO a VITA SEDENTARIA NASCITA delle CITTÀ DIFFERENZIAZIONI SOCIALI SPECIALIZZAZIONE del LAVORO
LE TRE ETÀ DEI METALLI Alla fine del Neolitico, l’uomo imparò a usare un nuovo materiale, il metallo. Intorno al 6000 a.C. gli uomini cominciarono a lavorare il rame, un metallo facile da plasmare e che fonde a basse temperature. In rame furono fabbricati monili, punte e poi recipienti e brocche. Intorno al 3000 a.C., si cominciò a usare il bronzo, una lega ottenuta fondendo insieme il rame e lo stagno. Dal 1200 a.C. circa, si diffuse la lavorazione del ferro, più forte e resistente, che fondeva a temperature più elevate.