23. L’imperialismo coloniale
L’imperialismo coloniale La conquista europea non è un fatto nuovo: dall’epoca delle grandi scoperte geografiche Ora però fenomeno nuovo: la febbre coloniale
L’imperialismo coloniale Elementi: A) Nuove dimensioni: Nel giro di pochi anni enormi estensioni sottoposte al controllo europeo (restano fuori pochissime aree): ¼ del globo redistribuito Non solo i paesi tradizionalmente protagonisti dei grandi imperi coloniali GB, FR, E, N anche Belgio, Italia, Germania (e poi Giappone e Stati Uniti)
L’imperialismo coloniale B) Nuove caratteristiche e obiettivi: I grandi imperi erano stati in passato iniziativa di privati o di gradi compagnie mercantili La conseguenza era stata essenzialmente la penetrazione commerciale (la differenza del caso spagnolo) Ora, politica nazionale pieno assoggettamento politico e sfruttamento economico (le forme: colonia, protettorato, mandato) Flag of the British East India Company (1707)
L’imperialismo coloniale Come avviene la penetrazione? Esploratori Missionari in alcuni casi insieme: il dott. Livingstone Mercanti Stati
L’imperialismo coloniale I motivi della febbre coloniale: Innanzitutto quelli “storici” (perché gli europei?) superiorità tecnica e militare conoscenza/ esplorazione soprattutto, superiorità organizzativa
L’imperialismo coloniale B) Poi nuovi fattori complessi: una tendenza degli Stati europei a proiettare aggressivamente verso l’esterno i propri interessi economici, le proprie esigenze, la propria immagine, la propria cultura: politica di potenza su scala mondiale
L’imperialismo coloniale Dominante la dimensione economica legata alla II rivoluzione industriale? le “teorie dell’imperialismo” (Hobson, Luxemburg, Lenin): Accaparramento materie prime a basso costo Sbocchi commerciali, fondamentali nella nuova situazione protezionistica (ricerca mercati) Capitali disponibili per investimenti d’alto profitto in Oltremare Tendenza alla formazione di un’unica economia mondiale
L’imperialismo coloniale La ricerca storica però ha dimostrato che quelli economici sono elementi assolutamente fondamentali, ma non esclusivi: Il grosso del commercio mondiale direttamente tra i paesi industrializzati e non tra essi e le colonie Assenza spesso di veri vantaggi economici caso italiano caso tedesco
L’imperialismo coloniale Certo, le aspettative possono contare quanto i fatti ma è indubbio che giocarono anche i fattori politico-ideologici: Nazionalismo, politica di potenza (competizione, occupazione caselle, prestigio) Razzismo positivista Paternalismo umanitario e spirito missionario il “fardello dell’uomo bianco” di Kipling del 1899
L’imperialismo coloniale Insomma, l’imperialismo è fenomeno complessivo con fattori multipli infatti “età dell’imperialismo” concetto preciso, con un significato storico (al di là della dilatazione polemica): Fattore economico prerequisito, più che elemento che favorisce Fattore politico-militare fondamentale
L’imperialismo coloniale Anche idea popolare ceti medi, mondo operaio Empire Day, 1902 Esposizioni universali 1909
L’imperialismo coloniale L’Europa esporta tecnica ed economia, ma non solo la faccia migliore: Forza (conquista) Violenza (repressione)
L’imperialismo coloniale Discriminazione (sudditi coloniali) Trasformazioni economiche, ma sfruttamento che introduce lo sviluppo in funzione dei colonizzatori (dalla povertà al sottosviluppo)
L’imperialismo coloniale Distruzione culturale: Modello inglese e modello francese I sistemi culturali più strutturati Il caso drammatico dell’Africa comunità di tribù e universi culturali vengono travolti
L’imperialismo coloniale Nuovo rapporto Europa/mondo: Nel XIX secolo idee, tecniche, economia si trasferiscono dall’Europa al resto del mondo Ciò che avviene in Europa risuona nel mondo intero Oggi avviene largamente anche l’inverso Il fatto è che l’accelerazione del progresso che porta alla conquista coloniale europea porta anche a porre le prime condizioni di un suo ridimensionamento