“Valori in gioco” Progetto: Istituto Comprensivo di Montecchio Emilia Scuole “D. Alighieri” e “J. Zannoni”- classi terze Progetto: “Valori in gioco” 24 Novembre 2005
I ragazzi incontrano Stefania Ferri per riuscire a vedere l’handicap come risorsa
UN SOGNO FATTO INSIEME NON È UTOPIA... PROGETTO GERANIO: UN SOGNO FATTO INSIEME NON È UTOPIA... ...MA L'INIZIO DI UNA NUOVA REALTÀ!!! di Stefania Da un po' di tempo mi ero accorta che noi membri di quello che ora è il “GRUPPO GERANIO” eravamo quasi "invisibili" nella scuola e non era giusto!!! digilander.libero.it/progettogeranio
E’ vero che i disabili spesso sono poco considerati, ci sembrano diversi quasi come fossero invisibili???!!! Perché succede questo?
Intolleranza della persona in difficoltà Paura di conoscere la disabilità
Qual è secondo te il colore della disabilità? Il gioco dei colori Qual è secondo te il colore della disabilità?
(Prova a pensarci poi cerca di colorare la scritta nel modo che ritieni più opportuno…) DISABILITA'
Questi sono i miei colori:
= MANCANZA OGGETTIVA E IRREVERSIBILE Deficit???!!! Dal latino : deficio, deficis, defeci, defectum, deficere = mancare di = MANCANZA OGGETTIVA E IRREVERSIBILE (Persona che ha una mancanza oggettiva e irreversibile)
GLI HANDICAPPATI SONO BRUTTI…??? Estetica del deficit e dell’handicap GLI HANDICAPPATI SONO BRUTTI…??? L’handicappato spesso si identifica ed è identificato dagli altri con il proprio deficit. Quindi…
1. All’inizio l’handicappato tende a scappare dal proprio deficit. 2. In un secondo momento tende a riconsiderare il proprio deficit anche e soprattutto in modo positivo attraverso l’accettazione di sé. 3. Infine spesso arriva a concepire il suo deficit come una caratteristica originale, scoprendo il piacere di essere così.
BELLEZZA = PERFEZIONE Proverbio Orientale: ”QUANDO IL SAGGIO INDICA LA LUNA, LO STOLTO GUARDA IL DITO” Certo forse è più comprensibile l'atteggiamento dello stolto nel caso il saggio abbia nella mano un unico dito perchè gli altri sono amputati. Non si vede mica tutti i giorni una mano con un solo dito! Eppure lo stolto continuerà a perdersi la bellezza della luna, per guardare quella che per lui è la mano non di un uomo saggio ma solo di un uomo disabile.
C’è un detto greco che dice: “Chi non sta nella polis, è o un animale o un dio”. Purtroppo è ancora oggi molto diffusa la concezione che individua il disabile come colui che espia i peccati dell'umanità (e nella concezione più arcaica le colpe della famiglia), del disabile che una volta lasciata questa valle di lacrime se ne va dritto in Paradiso.
Come se non bastasse, accanto a questa spinta, diciamo ascendente, c'è una spinta discendente che schiaccia il disabile, lo appiattisce sui dati "terreni". La sua corporeità, infatti, risalta molto di più che nei normodotati (basti pensare alle funzioni primarie, ad esempio mangiare o bere, che spesso sono problematiche e saltano subito all'occhio).
La vita dell'handicappato a molti sembra non-vita, una vita priva delle caratteristiche tipiche della vita (il movimento, la trasformazione, le situazioni sempre nuove, una storia con passato, presente e futuro).
Disabile???!!! = Non abile (Persona NON ABILE a…)
Cosa dice in proposito il Dizionario Etimologico?
Disabile da dis + abile Che non ha alcune capacità o fisiche o mentali, inabile; in senso figurato invalido.
Handicap da hand + cap Persona svantaggiata fisicamente o psichicamente e incapace di provvedere in tutto o in parte a se stessa.
Persona con ABILITA’ DIVERSE Diversabile = Abilità diverse Persona con ABILITA’ DIVERSE
Disabilità Allenamento + Buona relazione
HANDICAP = LIMITE IMPOSTO DAL CONTESTO
Attenzione!!! Se noi cambiamo il contesto l’handicap migliora o addirittura sparisce!!! E allora diamoci da fare…!!!
e adesso... un altro gioco insieme!!! Alla scoperta delle nostre risorse per comunicare in modo alternativo.
"SIAMO TUTTI HANDICAPPATI O MEGLIO TUTTI DIVERSABILI"
Handicap e religione: che rapporto c’è? Il rapporto è molto stretto perché nella Bibbia noi troviamo dei protagonisti con deficit, che il Signore assume come modelli, proprio perché hanno determinate caratteristiche, che Egli stesso ha donato loro.
Mosè, ad esempio, nonostante fosse balbuziente, fu chiamato da Dio ad essere guida del Suo popolo. Pertanto l’handicap non è necessariamente emarginante, ma può diventare un punto di forza: “La pietra scartata dai costruttori, nelle mani di Dio diventa testata d’angolo” (Salmo 118). O, come diceva San Paolo: “Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole, per confondere i forti” (I Corinzi 1, 27) .
Dio ci ama così come siamo, con i nostri limiti, i quali sono tutti vie importanti per incontrare Lui. La buona notizia è che non dobbiamo più vergognarci dei nostri limiti, che possiamo essere liberi dalla mentalità dominante per cui chi non rientra in determinati modelli è “fuori”.
Handicap e sofferenza non sono due concetti strettamente collegati, perché il disabile è una persona e sappiamo che ognuno di noi soffre nel corso della vita, non capita solo ai disabili. A mio parere è impossibile e presuntuoso stabilire chi soffre di più e chi di meno.
Un consiglio: Anche se è molto difficile, potremmo cercare di vedere i momenti neri in modo un po’ più positivo…!!!
Il basket: una passione! La gioia di formare una squadra!
San Polo d’Enza, 20.11.2005 Festa del Mandato ai catechisti Un impegno al servizio dei bambini!
BIBLIOGRAFIA: Claudio Imprudente, UNA VITA IMPRUDENTE, Edizioni Erickson Barbara Garlaschelli, SIRENA, Salani Editore 3 Giuseppe Pontiggia, NATI DUE VOLTE, Mondatori (questo libro ha ispirato anche un film con Kim Rossi Stuart intitolato: LE CHIAVI DI CASA)
Grazie per la vostra attenzione!!! Stefania