Primo Evento Nazionale per la Giornata della Cooperazione Europea

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Primo Evento Nazionale per la Giornata della Cooperazione Europea

La Cooperazione nel dibattito sul post 2020 Cooperation in the framework of post 2020 debate Maria Dina Tozzi Autorità di Gestione del Programma Italia – Francia Marittimo 2014-2020 e co-presidente del Comitato Nazionale INTERACT

1. PREPARARE IL FUTURO DELLA CTE La possibilità che la CTE abbia un futuro dipende in larga parte da: la capacità che i Programmi/progetti in corso avranno di generare risultati’ rilevanti e pertinenti’, che dimostrino chiaramente a istituzioni e cittadini il valore aggiunto della CTE; Una valutazione, capitalizzazione e comunicazione di tali risultati, efficace e precoce

2. COME OTTENERE RISULTATI DI QUALITÀ Ottenere ‘risultati di qualità’, di Programma/progetto, è quindi un obiettivo primario ineludibile di questa programmazione e richiede di essere accuratamente perseguito disegnando precocemente ‘processi ad hoc’ di: GENERAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO VALUTAZIONE E CAPITALIZZAZIONE DISSEMINAZIONE/COMUNICAZIONE

3. GENERAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO/1 Risultati efficaci e di qualità a livello di Programma si ottengono se sono chiari e definiti ex ante i risultati attesi e se gli strumenti di misurazione (indicatori) sono adeguati, chiari e pertinenti La Buona Pratica: a. ‘sensibilizzazione/formazione ’ dei membri dei CDS in fase di avvio della programmazione (sessioni ad hoc delle task forces prima dell’avvio dei lavori? Task force ‘partecipate’?) b. definizione di indicatori ad hoc per la CTE ‘capitalizzando ‘l’esperienza attuale’ ( perchè non utilizzare alcuni indicatori dell’Agenda 2030 delle N.U?)

4. GENERAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO/2 Risultati efficaci e di qualità , a livello di progetto,si ottengono se i beneficiari si ‘appropriano da subito’, con il supporto degli organi di Programma, dei risultati globali da perseguire. La Buona Pratica: Sviluppare iniziative di consultazione e coinvolgimento diretto degli stakeholder sui contenuti degli avvisi mettendo in pratica il Codice di condotta del partenariato. (es.consultazione sistematica con gli stakeholder prima della pubblicazione degli avvisi per integrarne i contenuti)

5. GENERAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO/3 Fonte: “Raising Project Quality”, INTERACT, 2016

6. GENERAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO/4 Risultati efficaci e di qualità si ottengono se i beneficiari sono adeguatamente ‘accompagnati e supportati’ nella scelta degli indicatori di progetto La Buona Pratica: a) produzione di ‘Linee guida’ per la scelta degli indicatori da parte dei progetti; b) ‘rinegoziazione’ puntuale degli indicatori dopo l’approvazione del progetto

7. VALUTAZIONE E CAPITALIZZAZIONE/OBIETTIVI · Favorire la generazione di una conoscenza tematica ‘avanzata’ nei Programmi, in grado di influenzare le programmazioni future e le politiche ; · Promuovere il trasferimento e lo sviluppo di modalità di riuso della conoscenza e dei risultati fra Progetti e fra Programmi identificando e strutturando ‘buone pratiche’, sostenibili e replicabili ;

8. VALUTAZIONE E CAPITALIZZAZIONE/METODO 1 Avvio ‘precoce e sinergico’ ; 2. Strutturazione del percorso in fasi distinte: La Buona Pratica: 3 fasi consecutive - “Nascita” Strutturazione dei cluster/poli tematici che divengono anche ‘focus groups’ della valutazione on going - “Crescita e strutturazione del sé” Inizio degli scambi all’interno di ogni cluster/polo tematico - “Età adulta” ogni cluster struttura i suoi scambi con gli altri cluster del Programma, altri Programmi CTE, Programmi regionali di mainstreaming , networks europee ed internazionali ecc. producendo ‘conoscenza tematica aumentata’.

9. VALUTAZIONE E CAPITALIZZAZIONE: METODO 2 Creazione di “poli tematici” dei progetti per garantire sinergie in grado di favorire la generazione di risultati di qualità e integrati, allineando il più possibile la scelta dei poli con le strategie che insistono sull’area ( macrostrategie, iniziative CE etc) Determinare la coincidenza dei ‘poli ‘ con ‘ i focus group tematici ‘della valutazione on going Strutturare le opportunità di dialogo dei progetti con comunità tematiche a livello transnazionale e interregionale, con gli altri Programmi di Cooperazione Territoriale (INTERREG EUROPE,MED ,INTERACT, i Programmi di mainstreaming

10. DISSEMINARE E COMUNICARE “Diffusione al pubblico e agli stakeholder del programma dei risultati dei primi progetti conclusi, attraverso il sito internet, i social network, i media e gli eventi istituzionali e di comunicazione del programma.” Fonte: Strategia di comunicazione del Programma La Buona Pratica: Realizzazione di video sui poli tematici per valorizzare i risultati della presente e della passata programmazione, utilizzando tecniche di storytelling

www.interreg-maritime.eu marittimo1420@regione.toscana.it