La Medicina difensiva, tra deontologia, norme giuridiche e la tranquillità dell'anima Piacenza, 21 aprile 2012
I numeri delle prestazioni mediche Ricoveri 2010 Chirurgici 4.298.349 Medici 6.098.365 Giornate di degenza 2010 49.637.991 Interventi chirurgici 4.700.000
I numeri del contenzioso CITTADINANZA ATTIVA 28.000 richieste di aiuto x anno di cui 1/3 compatibili con RP medica, di cui 1/3 accertata AMAMI 15.000 denunce x anno, di cui 80% archiviate o concluse con assoluzione A.N.I.A. dal 1994 al 2004 le denunce in sanità sono aumentate del 200% OMCeO ROMA 80% dei medici si sente a rischio di denuncia 80% dei chirurghi riceve almeno una denuncia in carriera
I costi della medicina difensiva La medicina difensiva pesa oltre il 10% sulla spesa sanitaria globale, cioè 11 miliardi di Euro x anno Non migliora la qualità della assistenza Allunga i tempi di attesa per le prestazioni sanitarie Toglie risorse alle reali esigenze della sanità pubblica
La medicina difensiva non è un problema dei medici, ma della società ed è interesse comune comprendere e gestire le cause, per ridurne la portata e le conseguenze. Medici, giornalisti, avvocati, giudici, cittadini e politici: ciascuno deve fare la propria parte, modificando taluni comportamenti e migliorando la relazione con gli altri attori di questo processo.
Nessuno è infallibile, ed anche il migliore dei medici commette degli errori; il paziente che subisce un danno a causa di un errore è giusto che venga equamente risarcito. E’ giusto che il medico sia adeguatamente assicurato per rifondere eventuali danni arrecati nella sua attività professionale, ma la tutela assicurativa non può diventare essa stessa causa determinante di una citazione in giudizio da parte di chi spera di incassare un risarcimento in caso di sentenza favorevole, sapendo comunque di non rischiare alcunchè in caso di sentenza sfavorevole.
La speculazione infatti sta crescendo, alimentata da associazioni legali che sollecitano alla denuncia promettendo ai pazienti di assisterli gratuitamente, e di chiedere un onorario solo in caso di esito positivo della citazione. E parallelamente crescono il rischio e la paura del medico di essere denunciato, e la consapevolezza che in ogni caso, anche se gli sarà riconosciuta ogni ragione, avrà comunque sopportato una sofferenza e subito un danno professionale che mai nessuno gli rifonderà. Cresce la medicina difensiva.
Sarebbe interessante ed utile studiare i numeri, i comportamenti, le implicazioni economiche e giuridiche di questo fenomeno nella realtà piacentina, alla ricerca di una interpretazione condivisa e di una correzione concordata delle criticità rilevate.
Si potrebbe istituire un Osservatorio provinciale sul contenzioso in sanità, finalizzato al monitoraggio ed alla analisi della entità del problema, delle cause determinanti, delle possibili soluzioni, ed alla periodica pubblicazione di un aggiornamento ai cittadini della situazione e della sua evoluzione nel tempo,
tenendo conto che tutto questo deve passare attraverso il recupero del raporto medico-paziente, fondato sul rispetto della persona del paziente e della professionalità del medico