Notte di neve Poesia di Guy de Maupassant (1850-1893)
La grande pianura è bianca, immobile e silenziosa. Non un rumore, non un suono, Ogni segno di vita si è spento.
A volte si sentono angosciosi lamenti, ululati di cani senza riparo, in un angolo del bosco.
Niente più canti nell’aria, né stoppie sotto i nostri piedi. L’inverno s’è abbattuto su ogni fioritura;
Gli alberi spogli tendono al cielo come fantasmi i loro scheletri bianchi.
La grande e pallida luna sembra aver fretta. Sembra abbia freddo nel grande cielo austero.
Col suo cupo sguardo percorre la terra, e vedendo tutto deserto, si affretta a lasciarci.
E freddi cadono su noi i raggi che lancia, fantastici bagliori che va seminando;
E la neve si illumina in lontananza, sinistramente, con strani riflessi di livido chiarore.
Oh! Che terribile notte per gli uccellini! un vento glaciale attraversa di brividi i viali;
e non avendo più l’asilo ombroso di un giaciglio non possono dormire sulle loro zampe gelate.
Nei grandi alberi spogli che il ghiaccio ricopre son lì, tutti tremanti senza alcuna protezione;
con i loro occhi inquieti guardano la neve, aspettando tutto il giorno la notte che non giunge mai.
Poesia di Guy de Maupassant Realizzazione e traduzione: Lulu Musica: Good morning my live E. Cortazar