La rivolta dei Cristeros

Nel 1926 il Presidente del Messico, Plutarco Elías Calles, ordinò che si desse piena attuazione alle norme costituzionali che prevedevano:

la chiusura delle scuole cattoliche e dei seminari,

l'esproprio delle Chiese,

lo scioglimento di tutti gli ordini religiosi,

l'espulsione dei sacerdoti stranieri

I sacerdoti messicani, ridotti ad un ristretto numero, dovevano sottomettersi alle autorità civili e non potevano portare l’abito talare.

Calles, inoltre, impose agli impiegati cattolici di scegliere tra la rinuncia alla propria fede o la perdita del posto di lavoro.

Alle pacifiche rimostranze del clero e della popolazione,

il governo reagì con ferocia barbaramente uccidendo laici cattolici il governo reagì con ferocia

e sacerdoti,

decise di ricorrere alle armi. sinché la "Lega per le libertà religiose"

la rivolta dei "Cristeros", Iniziò dunque nel 1926 la rivolta dei "Cristeros",

così chiamati perché combattendo gridavano "Viva Cristo Re".

tra cui un quattordicenne, José Luis Sanchez Del Rio, A questi insorti si unirono mon pochi giovani, tra cui un quattordicenne, José Luis Sanchez Del Rio,

che, a causa dell’ età, fu arruolato ma come porta bandiera. che, a causa dell’ età, fu arruolato non come combattente,

Nel corso della cruenta battaglia del 6 febbraio 1928,

durante la quale il cavallo del Generale fu ucciso,

la propria cavalcatura perché potesse Josè dette al Generale stesso la propria cavalcatura perché potesse al sicuro raggiungere l'esercito.

Poco dopo il ragazzo viene catturato

nel Battistero della sua Chiesa, e rinchiuso, per scherno, nel Battistero della sua Chiesa, ridotta ad una stalla.

Là lo insultarono, lo percossero, lo seviziarono,

tentando con promesse di ogni genere, ma inutilmente, di fargli rinnegare la propria fede. tentando con promesse di ogni genere, ma inutilmente,

Il 10 febbraio, dopo aver sfogato su di lui tutta la loro ferocia,

i soldati spinsero il ragazzo, ridotto ad una maschera di sangue, fino al cimitero.

Là il capo delle guardie, il capo delle guardie, esasperato dalle continue invocazioni di Josè a Cristo Re, Là il capo delle guardie, esasperato dalle continue invocazioni di Josè a Cristo Re,

lo finì con un colpo di pistola.

Josè è stato beatificato nel 2005 con altri 12 martiri Josè è stato beatificato nel 2005 con altri 12 martiri. E’ prossima la sua canonizzazione.

Nel 2000, Papa Giovanni Paolo II ha canonizzato 25 martiri messicani che hanno offerto la loro vita a Cristo Re durante la rivolta.

Le immagini sono in parte storiche, in parte tratte dal film “Cristiada” Anna Maria www.veritatissplendor.org