La conquista musulmana da parte degli Omayyadi di al-Andalus avvenne nel 711. Con la Battaglia del Guadalete, i musulmani avevano conquistato gran parte della Penisola iberica nel giro di cinque anni.
Nel 1031 l'ultimo Califfo di Cordova di dinastia Omayyade fu deposto e sostituito da una assemblea. Tuttavia era già iniziato il disgregarsi dei possedimenti arabi nella penisola iberica: esistevano già una ventina di stati indipendenti. I Re cattolici dei regni di Léon, Castiglia e Aragona, consapevoli delle debolezze del regno islamico, dopo aver resistito per secoli all'avanzata dei musulmani, iniziarono dunque la Reconquista, ovvero la riconquista delle terre iberiche.
Reconquista della PENISOLA IBERICA Rafforzarsi dell'identità Crisi della dinastia Omayyade Disgregarsi dei possedimenti islamici in territorio europeo Reconquista della PENISOLA IBERICA Opera di rinascita condotta dagli ordini monastici Rafforzarsi dell'identità cattolica in Europa Rafforzarsi del potere temporale del papato
Nel Duecento i principi iberici sconfiggono gli Almohadi nella battaglia di Las Navas de Tolosa nel 1212. Con questa battaglia Navarra, Aragona, Castiglia e Portogallo, insieme con cavalieri provenienti da tutto l'Occidente, sconfissero l'esercito Almohade. Gli Ordini Cavallereschi furono ordini religioso-militari nati in Europa in particolare grazie all'apporto degli ordini monastici. Non di rado, in questi ordini, si trovavamo monaci Cavalieri. La dinastia Almohade fu la dinastia che emerse dalle lotte interne al regno islamico e governò sul Maghreb e sulla Penisola Iberica dal 1147 al 1269
Nel 1248 vi fu la conquista di Siviglia e nel 1492 la conquista del Regno di Granada, l'ultimo ad essere rimasto sotto il dominio arabo. Nello stesso anno, fra l'altro, la Spagna aumenterà notevolmente il proprio prestigio a livello europeo grazie alla scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo.
Grazie all'unificazione dei feudi minori, oramai tutti composti da iberici, si affermano il Portogallo e la Spagna, i cui confini geografici sono quasi gli stessi di oggi.
Il cantare del mio Cid è uno dei poemi epici più importanti della letteratura spagnola. L'opera, di cui non si conosce l'autore, è divisa in 3 parti e risale al XII secolo (1140 circa). Cid, protagonista del poema, è un personaggio realmente esistito il cui nome era Rodrigo Diaz de Bivar e che visse alla corte del re di Castiglia. Dopo essere stato accusato di essersi impossessato di alcuni beni appartenenti alla corona, abbandonò la patria penetrando nelle terre occupate dagli Arabi, riportando su di essi numerose vittorie. Riuscì addirittura ad espugnare la città di Valencia, dove morì nel 1099. Il soprannome "Cid" in arabo significa "signore" e gli venne attribuito proprio dai Mori, popolazione presso cui Rodrigo Diaz suscitò grande ammirazione per le doti umane e militari. Il termine “campeador” significa invece “vincitore” ed è un appellativo attribuito a Rodrigo Diaz dagli Spagnoli. Il Cid è considerato l'eroe nazionale, il simbolo della Riconquista.