Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Te Deum laudamus.
Advertisements

20 SETTEMBRE XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua.
IL REGNO È IN MEZZO A NOI FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO vangelo di Luca IL REGNO È IN MEZZO A NOI Anno C FIGLIO, QUELLO CHE E’ MIO E’ TUO.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Le preghiere della sera
Domenica XIV tempo ordinario 9 luglio 2017 Anno A.
Nella notte o Dio noi veglieremo con le lampade, vestiti a festa: presto arriverai e sarà giorno. Rallegrati in attesa del Signore improvvisa giungerà.
Musica giudeo spagnola
INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
ORATORIO di NATALE di JS. Bach: “Sorge bella LUCE”
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
Domenica XIV tempo ordinario 3 luglio 2011 Anno A.
Domenica XXXI 4 novembre 2012 Tempo ordinario Anno B
ultima domenica dell’anno Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo
Musica: L’ Eternità dei Vangeli
“LA FEDE DI ABRAMO” LEZIONE 5 DELLA SCUOLA DEL SABATO
24 SETTEMBRE XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO SECONDI VESPRI
12 agosto 2012 Domenica XlX tempo ordinario Anno B
24 SETTEMBRE XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ORA MEDIA
Musica: Preghiera ebraica
Sesta Domenica di PASQUA
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
3 DICEMBRE I DOMENICA DI AVVENTO UFFICIO DELLE LETTURE
S A L M O 2.
Monastero dove si trova la tomba di Aronne (Giordania)
TUTTI I SANTI 1 novembre 2008 Musica: “Sanctus” del Requiem di Fauré.
4 FEBBRAIO V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO UFFICIO DELLE LETTURE
Costruiamo il nostro Presepe
4 FEBBRAIO V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ORA MEDIA
ultima domenica dell’anno Solennità di Nostro Signore Gesù Cristo
Nostro Signore Gesu Cristo
29 APRILE V DOMENICA DI PASQUA UFFICIO DELLE LETTURE
10 APRILE 2018 MARTEDÌ - II SETTIMANA DI PASQUA ORA MEDIA
18 FEBBRAIO I DOMENICA DI QUARESIMA UFFICIO DELLE LETTURE
18 MARZO V DOMENICA DI QUARESIMA UFFICIO DELLE LETTURE
Credo in Dio Padre.
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
IL CREDO.
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
2 APRILE 2018 LUNEDÌ - OTTAVA DI PASQUA UFFICIO DELLE LETTURE
10.00.
1 MAGGIO 2018 MARTEDÌ - V SETTIMANA DI PASQUA ORA MEDIA
9.00.
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.
4 APRILE 2018 MERCOLEDÌ - OTTAVA DI PASQUA ORA MEDIA
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
TRIDUO PASQUALE DELLA PASSIONE E RISURREZIONE DEL SIGNORE 1 APRILE 2018 - DOMENICA DI PASQUA  RISURREZIONE DEL SIGNORE ORA MEDIA V. O Dio, vieni a salvarmi.
29 APRILE V DOMENICA DI PASQUA ORA MEDIA
3 LUGLIO 2018 MARTEDÌ - SAN TOMMASO Apostolo ORA MEDIA
7 APRILE 2018 SABATO - OTTAVA DI PASQUA ORA MEDIA
Salmo 51 TRANSIZIONE MANUALE.
Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.
27 MAGGIO SANTISSIMA TRINITÀ Domenica dopo Pentecoste ORA MEDIA
Te Deum laudamus: . te Dominum confitemur..
21 GENNAIO III DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO SECONDI VESPRI
21 OTTOBRE XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ORA MEDIA
Le parole di Gesù sulla croce
23 SETTEMBRE XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ORA MEDIA
15 APRILE III DOMENICA DI PASQUA ORA MEDIA
1 LUGLIO XIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ORA MEDIA
29 LUGLIO XVII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO ORA MEDIA
P R E C I S A Z I O N E Queste NON sono le letture della Messa originali: si tratta di mie rielaborazioni, comunque molto aderenti ai testi. I S T.
B E L L A N O T I Z I A N O N C O N T A T E S O L O S U G L I
Peccato.
Solennità della Madre di Dio
FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO FIGLIO, QUELLO CHE È MIO È TUO
CREDO in un solo Signore, Gesù Cristo
Transcript della presentazione:

Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti. 24 SETTEMBRE 2017 - XXV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO UFFICIO DELLE LETTURE INVITATORIO V. Signore, apri le mie labbra R. e la mia bocca proclami la tua lode.   Antifona Venite, esultiamo al Signore, acclamiamo il Dio che ci salva, alleluia. SALMO  66  Tutti i popoli glorifichino il Signore Sia noto a voi che questa salvezza di Dio viene ora rivolta ai pagani (At 28, 28) Dio abbia pietà di noi e ci benedica, * su di noi faccia splendere il suo volto;  perché si conosca sulla terra la tua via, * fra tutte le genti la tua salvezza.  Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.  Esultino le genti e si rallegrino, † perché giudichi i popoli con giustizia, * governi le nazioni sulla terra.  Ti lodino i popoli, Dio, * ti lodino i popoli tutti.  La terra ha dato il suo frutto. * Ci benedica Dio, il nostro Dio,  ci benedica Dio * e lo temano tutti i confini della terra. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen. Antifona Venite, esultiamo al Signore, acclamiamo il Dio che ci salva, alleluia.

Inno Splende nel giorno ottavo l'era nuova del mondo, consacrata da Cristo, primizia dei risorti. O Gesù, re di gloria, unisci i tuoi fedeli al trionfo pasquale sul male e sulla morte. Fa' che un giorno veniamo incontro a te, Signore, sulle nubi del cielo nel regno dei beati. Trasformàti a tua immagine, noi vedremo il tuo volto; e sarà gioia piena nei secoli dei secoli. Amen.

1^ Antifona L'albero della vita si è manifestato nella croce del Signore. SALMO 1 Le due vie dell'uomo Beati coloro che, sperando nella croce, scesero nell'acqua del battesimo (da un autore del II secolo). Beato l'uomo che non segue il consiglio degli empi, † non indugia nella via dei peccatori * e non siede in compagnia degli stolti;  ma si compiace della legge del Signore, * la sua legge medita giorno e notte.  Sarà come albero piantato lungo corsi d'acqua, * che darà frutto a suo tempo  e le sue foglie non cadranno mai; * riusciranno tutte le sue opere.  Non così, non così gli empi: * ma come pula che il vento disperde;  perciò non reggeranno gli empi nel giudizio, * né i peccatori nell'assemblea dei giusti.  Il Signore veglia sul cammino dei giusti, * ma la via degli empi andrà in rovina. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   1^ Antifona L'albero della vita si è manifestato nella croce del Signore.

2^ Antifona Parola di Dio al suo Cristo: Io ti ho costituito re su tutti i popoli. SALMO 2 Il Messia, Re vittorioso I capi di questa città si radunarono insieme, contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato Messia (At 4, 27). Perché le genti congiurano * perché invano cospirano i popoli?  Insorgono i re della terra † e i principi congiurano insieme * contro il Signore e contro il suo Messia:  «Spezziamo le loro catene, * gettiamo via i loro legami».  Se ne ride chi abita i cieli, * li schernisce dall'alto il Signore.  Egli parla loro con ira, * li spaventa nel suo sdegno:  «Io l'ho costituito mio sovrano * sul Sion mio santo monte».  Annunzierò il decreto del Signore. † Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, * io oggi ti ho generato.  Chiedi a me, ti darò in possesso le genti * e in dominio i confini della terra.  Le spezzerai con scettro di ferro, * come vasi di argilla le frantumerai».  E ora, sovrani, siate saggi * istruitevi, giudici della terra;  servite Dio con timore * e con tremore esultate;  che non si sdegni * e voi perdiate la via.  Improvvisa divampa la sua ira. * Beato chi in lui si rifugia. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   2^ Antifona Parola di Dio al suo Cristo: Io ti ho costituito re su tutti i popoli.

3^ Antifona Tu sei la mia difesa, Signore, tu sei la mia gloria 3^ Antifona Tu sei la mia difesa, Signore, tu sei la mia gloria. SALMO 3 Il Signore mi sostiene Cristo si è addormentato nella morte e si è risvegliato nella risurrezione, perché Dio lo sosteneva (sant'Ireneo).  Signore, quanti sono i miei oppressori! * Molti contro di me insorgono.  Molti di me vanno dicendo: * «Neppure Dio lo salva!».  Ma tu, Signore, sei mia difesa, * tu sei mia gloria e sollevi il mio capo.  Al Signore innalzo la mia voce * e mi risponde dal suo monte santo.  Io mi corico e mi addormento, * mi sveglio perché il Signore mi sostiene.  Non temo la moltitudine di genti † che contro di me si accampano. * Sorgi, Signore, salvami, Dio mio.  Hai colpito sulla guancia i miei nemici, * hai spezzato i denti ai peccatori.  Del Signore è la salvezza: * sul tuo popolo la tua benedizione. Gloria al Padre e al Figlio * e allo Spirito Santo.  Come era nel principio, e ora e sempre, * nei secoli dei secoli. Amen.   3^ Antifona Tu sei la mia difesa, Signore, tu sei la mia gloria.

V. La parola di Cristo abiti in voi con abbondanza; R V. La parola di Cristo abiti in voi con abbondanza; R. ammaestratevi e ammonitevi con ogni sapienza. Prima Lettura: Dal libro del profeta Ezechiele 24, 15-27 La vita del profeta è «segno» per il popolo Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo ecco, io ti tolgo all'improvviso colei che è la delizia dei tuoi occhi: ma tu non fare il lamento, non piangere, non versare una lacrima. Sospira in silenzio e non fare il lutto dei morti: avvolgiti il capo con il turbante, mettiti i sandali ai piedi, non ti velare fino alla bocca, non mangiare il pane del lutto».  La mattina avevo parlato al popolo e la sera mia moglie morì. La mattina dopo feci come mi era stato comandato e la gente mi domandava: «Non vuoi spiegarci che cosa significa quello che tu fai?». Io risposi: «Il Signore mi ha parlato: Annunzia agli Israeliti: Così dice il Signore Dio: Ecco, io faccio profanare il mio santuario, orgoglio della vostra forza, delizia dei vostri occhi e amore delle vostre anime. I figli e le figlie che avete lasciato cadranno di spada. Voi farete come ho fatto io: non vi velerete fino alla bocca, non mangerete il pane del lutto. Avrete i vostri turbanti in capo e i sandali ai piedi: non farete il lamento e non piangerete: ma vi consumerete per le vostre iniquità e gemerete l'uno con l'altro. Ezechiele sarà per voi un segno: quando ciò avverrà, voi farete in tutto come ha fatto lui e saprete che io sono il Signore. Tu, figlio dell'uomo, il giorno in cui toglierò loro la loro fortezza, la gioia della loro gloria, l'amore dei loro occhi, la brama delle loro anime, i loro figli e le loro figlie, allora verrà a te un profugo per dartene notizia. In quel giorno la tua bocca si aprirà per parlare con il profugo, parlerai e non sarai più muto e sarai per loro un segno: essi sapranno che io sono il Signore». Responsorio R. Ezechiele sarà per voi un segno: voi farete in tutto come ha fatto lui, * e saprete che io sono il Signore. V. Laceratevi il cuore e non le vesti, ritornate al Signore vostro Dio, R. e saprete che io sono il Signore.

Seconda Lettura: Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 46, 13; CCL 41, 539-540) I cristiani deboli Dice il Signore: «Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme» (Ez 34, 4). Parla ai cattivi pastori, ai falsi pastori, ai pastori che cercano i loro interessi, non quelli di Gesù Cristo, che sono molto solleciti dei proventi del loro ufficio, ma che non hanno affatto cura del gregge, e non rinfrancano chi è malato. Poiché si parla di malati e di infermi, anche se sembra trattarsi della stessa cosa, una differenza si potrebbe ammettere. Infatti, a considerare bene le parole in se stesse, malato è propriamente chi è già tocco dal male, mentre infermo è colui che non è fermo e quindi solo debole. Per chi è debole bisogna temere che la tentazione lo assalga e lo abbatta, Il malato invece è già affetto da qualche passione, e questa gli impedisce di entrare nella via di Dio, di sottomettersi al giogo di Cristo. Alcuni uomini, che vogliono vivere bene e hanno fatto già il proposito di vivere virtuosamente, hanno minore capacità di sopportare il male, che disponibilità a fare il bene. Ora invece è proprio della virtù cristiana non solo operare il bene, ma anche saper sopportare i mali. Coloro dunque che sembrano fervorosi nel fare il bene, ma non vogliono o non sanno sopportare le sofferenze che incalzano, sono infermi ossia deboli. Ma chi ama il mondo per qualche insana voglia e si distoglie anche dalla stesse opere buone, è già vinto dal male ed è malato. La malattia lo rende come privo di forze e incapace di fare qualcosa di buono. Tale era nell'anima quel paralitico che non poté essere introdotto davanti al Signore.

Seconda Lettura: Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo (Disc. 46, 13; CCL 41, 539-540) I cristiani deboli Allora coloro che lo trasportavano scoprirono il tetto e di lì lo calarono giù. Anche tu devi comportarti come se volessi fare la stessa cosa nel mondo interiore dell'uomo: scoperchiare il suo tetto e deporre davanti al Signore l'anima stessa paralitica, fiaccata in tutte le membra ed incapace di fare opere buone, oppressa dai suoi peccati e sofferente per la malattia della sua cupidigia. Il medico c'è, è nascosto e sta dentro il cuore. Questo è il vero senso occulto della Scrittura da spiegare. Se dunque ti trovi davanti a un malato rattrappito nelle membra e colpito da paralisi interiore, per farlo giungere al medico, apri il tetto e fa' calar giù il paralitico, cioè fallo entrare in se stesso e svelagli ciò che sta nascosto nelle pieghe del suo cuore. Mostragli il suo male e il medico che deve curarlo.  A chi trascura di fare ciò, avete udito quale rimprovero viene rivolto? Questo: «Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite» (Ez 34, 4). Il ferito di cui si parla qui è come abbiamo già detto, colui che si trova come terrorizzato dalle tentazioni. La medicina da offrire in tal caso è contenuta in queste consolanti parole: «Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione ci darà anche la via d'uscita e la forza per sopportarla» (1 Cor 10, 13). Responsorio R. Mi sono fatto debole con i deboli per guadagnarli a Dio. * Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. V. Tutto io faccio per il Vangelo, per diventare partecipe con loro. R. Mi sono fatto tutto a tutti, per salvare ad ogni costo qualcuno.

Inno TE DEUM Noi ti lodiamo, Dio * ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, * tutta la terra ti adora. A te cantano gli angeli * e tutte le potenze dei cieli: Santo, Santo, Santo * il Signore Dio dell'universo. I cieli e la terra * sono pieni della tua gloria. Ti acclama il coro degli apostoli * e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; * la santa Chiesa proclama la tua gloria, adora il tuo unico Figlio, * e lo Spirito Santo Paraclito. O Cristo, re della gloria, * eterno Figlio del Padre, tu nascesti dalla Vergine Madre * per la salvezza dell'uomo. Vincitore della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. * Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi. Soccorri i tuoi figli, Signore, * che hai redento col tuo sangue prezioso. Accoglici nella tua gloria * nell'assemblea dei santi. Salva il tuo popolo, Signore, * guida e proteggi i tuoi figli. Ogni giorno ti benediciamo, * lodiamo il tuo nome per sempre. Degnati oggi, Signore, * di custodirci senza peccato. Sia sempre con noi la tua misericordia: * in te abbiamo sperato. Pietà di noi, Signore, * pietà di noi. Tu sei la nostra speranza, * non saremo confusi in eterno.

Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio. Orazione O Dio, che nell'amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa' che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen. Benediciamo il Signore. R. Rendiamo grazie a Dio.