PROTAGORA
LA VITA Nacque ad Abdera nel 480 a.C Fu retore e filosofo greco Si dedicò all’insegnamento sofistico Morì nel 411 a.C
Opere Fra le opere che quasi certamente appartengono a Protagora, ricordiamo: Ragionamenti demolitori Le antilogie. Protagora compose anche scritti sulla religione e sullo Stato, ma di questi ci sono rimasti solo dei frammenti.
L’uomo, misura delle cose La filosofia di Protagora è riassumibile in una sua famosa affermazione: « L'uomo è la misura di tutte le cose, di quelle che sono in quanto sono, e di quelle che non sono in quanto non sono » Una delle difficoltà maggiori è posta dal significato del termine uomo: quasi sicuramente si tratta dell’individuo nella sua singolarità; ciascuno è misura di ciò che percepisce con i sensi, quindi se un malato ritiene che un cibo sia amaro, quella è la sua verità, se un sano ritiene che sia dolce non dice il falso ma afferma quanto i sensi gli dettano, dunque nuovamente una sua verità. Ma il significato di misura non si riduce solo all’esperienza sensibile, ma all’esperienza umana in genere.
Secondo Protagora l’uomo non deve essere pensato come un atomo singolo e solo ma è tale in quanto è la connessione con altri esseri umani e il mondo. Questa sua ipotesi ci è stata tramandata in un racconto mitico.
RACCONTO MITICO Dopo che Zeus ebbe forgiato tutti gli esseri viventi assegnò a Prometeo e a suo fratello Epimeteo il compito di donargli le varie facoltà più opportune per la vita. ma Epimeteo nell'assegnare le facoltà si dimenticò dell' UOMO, che rimase quindi indifeso e privo di ogni risorsa; Prometeo allora dovette rubare il FUOCO e le ARTI MECCANICHE agli dei. Ma nemmeno così la razza umana era in grado di sopravvivere e per questo motivo Zeus chiese a Hermes di donare a TUTTI gli uomini indistintamente il sentimento della GIUSTIZIA, del RISPETTO reciproco e del DIRITTO (virtù politica)
Lavoro realizzato da Claudia Ciaccio Classe 3^B A.S 2016/2017