Poesie… Spesso, al lume rossastro d’un lampione che il vento percuote al punto che la fiamma regge a stento, dentro il vecchio quartiere, labirinto fangoso, dove il genere umano brulica tempestoso, va uno straccivendolo, con la testa che dondola: se ne viene inciampando, come un poeta urtando contro i muri, incurante di spioni, a lui soggetti. L’animo suo si effonde in gloriosi progetti. Detta leggi sublimi, pronuncia giuramenti, dà giustizia alle vittime, atterra i prepotenti. E’ sotto il baldacchino del grande firmamento gusta l’ebbrezza della propria virtù splendente.
Ecco, quelli che soffrono di domestici affanni, rotti dalla fatica, tormentati dagli anni, sfiniti e curvi sotto il mucchio di rifiuti che l’enorme Parigi confusamente sputa, tornano, e hanno addosso l’odore della botte, seguiti da compagni, veterani di lotte, i grandi baffi penduli come vecchie bandiere. Appaiono stendardi, archi di trionfo, fiori, per grandiosa magia sorti dinanzi a loro: nel frastuono e nell’orgia fremente di tamburi, di squilli, di richiami, nel chiassoso splendore, regalano la gloria a genti ebbre d’amore.
Così, fulgido Pattolo, il vino in mezzo al coro dell’Umanità frivola fa trascorrere l’oro, nella gola dell’uomo le sue avventure canta: poiché profonde doni, come un vero regnante. Per spegnere il rancore, cullare l’indolenza, di quei vecchi che muoiono, maledetti, in silenzio, Dio, pentito, creò il sonno, le sue fole. L’Uomo vi aggiunse il vino, sacro figlio del Sole.
La tour eiffel Mais ovi,je suis une girafe, M’a racontè la tour eiffel. Et si ma tète est dans le ciel, C’est pour mieux brouter les nuages, Car ils me rendent èternelle. MAURICE CARENE.
DANS PARIS Dans Paris il y a une rue, Dans cette rue il y a une maison, Dans cette maison il y a un escalier, Dans cette escalier il y a une chambre, Dans cette chambre il y a une table, Sur cette table il y a un tapis, Sur ce tapis il y a une cage….
C’est place de la concorde À paris Qu’un enfant assis au bord des fontaines Entre à pas de reve au coeur de la nuit Fraiche comme l’eau claire des fontaines…. JACQUES CHARPENTREAU
CHANSON DE LA SEINE La Seine a de la chance Elle n’a pas de souci Elle se la coule douce Le jour comme la nuit… Avec sa belle robe verte Et ses lumières dorèes
Notre-Dame jalouse, Immobile et sévère Du haut de toutes ses pierres La regarde de travers… JACQUES PRÈVERT
J’AIME PARIS!!! Ludovica Cotogno 2 E