Ricciolino soccorso dal dottor Zampa

L’arrivo Un bel giorno nel giardino di casa compare un riccio. Sargon lo sorveglia, ma si tiene prudentemente a debita distanza da quella strana palla di spine.

Ma è ferito! Il riccio –subito battezzato Ricciolino– non si muove, sembra addormentato. Strano! Ma, cosa vedo? Qui c’è un moscone! mosca carnaria E qui, tra gli aculei, quella verde è una mosca carnaria, una brutta mosca che depone le uova nella carne viva! E questa sferetta è una zecca! Ma allora il povero Ricciolino non dorme: è ferito! zecca moscone

Pronto soccorso Ma allora bisogna intervenire subito! Ci attrezziamo con i guantoni, per proteggerci dalle spine se Ricciolino dovesse cercare di divincolarsi…

Gli strumenti Divaricando gli aculei troviamo decine e decine di vermetti bianchi: sono larve di mosca che pian piano mangiano pezzetti di carne viva, strappandoli dalla ferita; dev’essere un dolore terribile. Vanno eliminate tutte, altrimenti Ricciolino rischia di essere divorato vivo: una fine atroce. Versiamo alcool sulle ferite e con un pennello entriamo tra le spine e, paziente-mente, spazzoliamo via le larve versando man mano altro alcool. L’alcool sulla ferita brucia, ma Ricciolino sembra capire che lo stiamo aiutando. Col contagocce versiamo poi olio sulla zecca in modo da impedirle di respirare e da costringerla a mollare la presa; poi, con le pinzette, tiriamo via la zecca: era un palloncino pieno di sangue succhiato al povero riccio. Proseguiamo eliminando altre zecche. olio

Il ricovero Terminata l’operazione, non possiamo certo lasciare Ricciolino nel giardino: sarebbe nuovamente aggredito da altri mosconi. Perciò lo ospitiamo in casa, nel trasportino dei gatti, con piattini di gustosa frutta fresca e un giornale da leggere, qualora dovesse annoiarsi. Adesso ha un’aria molto più arzilla e uno sguardo riconoscente.

L’esplorazione Bisogna proprio dire che Ricciolino si è rapidamente ben ripreso. Adesso gironzola per la casa esplorando il nuovo ambiente, curiosando tra vasi, computer, scrivanie e tante altre cose mai viste prima.

Il pisolino Presto si sente così sicuro nel nuovo ambiente che, quando è stanco di gironzolare, si schiaccia un bel pisolino poggiando il musino sul pavimento.

L’arrivederci Dopo una settimana è completamente guarito. Ha avuto una brutta avventura, ma che fortuna essere capitato proprio nel giardino del dottor Zampa! Adesso tornerà nel giardino. Ma prima ha voluto salutarci con un bel sorriso! Ciao Ricciolino, torna a trovarci!