Battaglia di Yorktown – Rielaborazione Wikipedia Fonti: Battaglia di Yorktown – Rielaborazione Wikipedia Pace di Parigi – Rielaborazione Wikipedia Costituzione degli Stati Uniti – Rielaborazione Wikipedia George Washington – Parlare di storia 2, edizione Bruno Mondadori Immagini: thebritisharecoming-simmy.blogspot babilonia61.com it.123rf.com altarcatolico.es.
BATTAGLIA DI YORKTOWN Le operazioni di assedio contro Yorktown si aprirono il 6 ottobre 1781, l’artiglieria francese e americana cominciarono un bombardamento quasi incessante delle posizioni del Cornwallis. Dopo aver atteso alcuni giorni che gli ammiragli britannici Graves and Hood navigassero di nuovo verso New York, gli Americani attaccarono. Il 14 ottobre 1781 in una furiosa offensiva contro le protezioni britanniche, le truppe dei patrioti presero con forza le giubbe rosse che proteggevano il presidio britannico di Yorktown. Con un attacco simultaneo dei francesi, l'assalto indebolì le linee britanniche. Solo il 17 ottobre Sir Henry Clinton a New York City accelerò una spedizione navale verso Yorktown, ma fu ributtata indietro dal Conte de Grasse. I Britannici lanciarono un contrattacco fallendolo, Cornwallis fu soverchiato numericamente Il 17 Ottobre fu chiesto l’armistizio, Cornwallis propose dei termini che però risultarono inaccettabili per Washington. Senza speranze, Cornwallis cedette i suoi 8,000 uomini ai 17,000 dell'esercito franco-americano. Solo il 19 ottobre Cornwallis decise di arrendersi e senza alternativa accettando i termini di Washington.
PACE DI PARIGI Con il trattato di Parigi del 3 settembre 1783 Inghilterra, Francia, Spagna e le Tredici Colonie chiudono il conflitto. Il trattato stabilì l'acquisizione della sovranità da parte degli Stati Uniti per i territori ad est del Mississipi e la possibilità di continuare l'espansione verso ovest. La libera navigazione fu garantita grazie ad alcuni suggerimenti di Franklin e, nonostante l'inflazione fosse alta e la guerra avesse portato distruzione, vi erano possibilità di ripresa economica.
Costituzione degli Stati Uniti Dopo la guerra d'indipendenza, i tredici stati formarono inizialmente un governo centrale molto debole in base agli Articoli della Confederazione. Questo governo non aveva alcun potere di imporre tasse poiché non aveva l'organizzazione necessaria a far rispettare i pagamenti. Non poteva nemmeno controllare i commerci tra gli stati, per cui si venne a creare una serie di leggi tributarie e di tariffe in conflitto tra i vari stati. A seguito di questi problemi, venne indetta una riunione a causa di una disputa territoriale tra Virginia e Maryland, per vagliare la possibilità di emendare gli articoli e rafforzare il governo federale. La Convenzione si riunì a Philadelphia, nell'estate del 1787 e decise la stesura di un nuovo modello di governo, stipulando infine che solo 9 stati su 13 avrebbero dovuto ratificarlo per farlo entrare in vigore. Il 17 settembre 1787, la Costituzione venne completata e firmata a Philadelphia e il nuovo governo da questa prescritto entrò in funzione il 4 marzo 1789, dopo che in molti stati ci fu un'aspra lotta sulla ratifica. Queste dispute portarono alla creazione di una Costituzione basata sul compromesso tra gli stati e le parti politiche. Nel 1776 Benjamin Franklin contribuì alla stesura della dichiarazione di indipendenza americana. Fu l'unico dei Padri Fondatori a partecipare alla stesura di tutti e tre i principali documenti degli Stati Uniti d'America.
GEORGE WASHINGTON Figlio di un ricco piantatore della Virginia, George Washington, visse l'agiata vita dell'aristocrazia meridionale, finché il crescente conflitto con l'Inghilterra non lo portò in primo piano nella vita politica. Nominato comandante dell'esercito rivoluzionario nel 1775, seppe portarlo alla vittoria nonostante l'inesperienza militare. Nel 1789 fu eletto all'umanità primo presidente degli Stati Uniti e il mandato gli fu rinnovato nel 1793. D'AMBRA TERESA