Analogie familiari e problematiche peritali Dott. Raffaele CASELLI Analogie familiari e problematiche peritali Napoli, 24.11.2006
Orlando Sivieri: “Una conferma che la scrittura è il riflesso delle condizioni organiche dell’individuo è data anche dalle analogie fisionomiche e strutturali che si osservano talvolta nella grafia di stretti parenti. La consanguineità giustifica, infatti, la eventuale somiglianza tra scritti di padre e figlio, di fratelli e sorelle.”
Alberto Bravo: “Tra i componenti di un nucleo familiare, sia per la specifica simbiosi di vita che per la naturale tendenza all’imitazione ed all’assimilazione, è possibile che si generino similarità grafiche, così che si verificano similarità di abitudini e di comportamenti. Può essere più o meno frequente il fatto che il figlio imiti la grafia del padre perché gli piace e perché la ritiene come un modello di maturità espressiva da far proprio.”
Alberto Bravo: “Può accadere che la moglie cerchi di scrivere allo stesso modo del marito (e viceversa), perché a volte diventa necessario, oltre che pratico, che l’uno firmi con il nome dell’altro. (….) Le affinità grafiche tra i componenti di un nucleo familiare sono possibili ed insidiose, per cui il perito, quando ricorre il caso, non dovrà sottovalutarle.”
Consanguinei Due fattori possono contribuire a rendere simile la scrittura dei consanguinei: - Fattore imitativo - Fattore genetico
Fattore imitativo La scrittura si personalizza secondo un modello interiore che Klages chiama “immagine anticipatrice”. Il processo di assimilazione è favorito da fattori affettivi che trovano nell’ambiente familiare la loro naturale espressione.
Fattore genetico Nei consanguinei si riscontra una base neurofisiologica e temperamentale affine, che può portare a manifestazioni esterne simili nel comportamento (modo di incedere, di gesticolare), nella fisionomia, … nella scrittura.
GEMELLI OMOZIGOTI (La Graphologie n° 180, Oct. 1985) Dalla constatazione che gemelli omozigoti non si assomigliavano psicologicamente, il Prof. Zazzo ha posto l’attenzione sul fenomeno della “coppia” e sulla sua funzione. Alcuni test hanno dimostrato che gemelli omozigoti allevati insieme si assomigliavano psicologicamente meno rispetto a gemelli sempre omozigoti allevati separatamente.
GEMELLI OMOZIGOTI (La Graphologie n° 180, Oct. 1985) “E’ per opposizione, per complementarità che ogni individuo creerà il proprio ruolo e la propria personalità.” “Il paradosso è che al limite i gemelli dizigoti, non avendo così tanti motivi di cercare di distinguersi quanto i monozigoti, potrebbero rassomigliarsi più di questi ultimi.”
Josée e Monique, 50 anni, nubili, entrambe capo contabile
Pierre (ingegnere) e Christian (musicista), 24 anni
Considerazioni sulla scrittura dei gemelli La scrittura testimonia il processo di differenziazione nel rapporto gemellare. La personalizzazione della scrittura va di pari passo con la differenziazione e con la ricerca di autonomia. In genere le scritture di gemelli rimasti più ancorati al rapporto simbiotico hanno caratteristiche meno evolute e spesso si manifesta la forma “orale”. Nei gemelli in cui l’identità è meno differenziata scelgono un testo uguale, in genere copiato, mentre i gemelli più indipendenti scelgono un testo spontaneo e quindi diverso.
Consanguinei Cosa succede nei consanguinei non gemellari dove il fattore genetico non è così forte? Certamente le somiglianze a livello fisico, temperamentale e grafico sono meno vistose e meno frequenti, ma esistono ugualmente dei casi nei quali esse possono emergere in maniera anche molto vivace.
6 FRATELLI Uomo 62 anni Uomo 60 anni Uomo 58 anni
6 FRATELLI Uomo 53 anni Donna 51 anni Donna 43 anni
3 dei 6 fratelli Uomo 58 anni Uomo 53 anni Donna 43 anni
Uomo 58 anni Uomo 53 anni Donna 43 anni
IL PRIMO DEI 6 FRATELLI Uomo 62 anni SUA MOGLIE Donna 54 anni
2 dei 6 fratelli Uomo 58 anni Uomo 53 anni La cognata Donna 54 anni
Padre 54 anni Zio-nipote Figlio 23 anni Zio 61 anni
Considerazioni peritali Il fattore “ereditario” può certamente contribuire, anche in maniera determinante alla similarità delle scritture. Nei gemelli questa base genetica comune può essere assecondata, trovando nella coppia una sinergia del tutto positiva o può essere sentita come un peso dal quale liberarsi: la scrittura testimonia nelle similitudini e nelle diversità questo diverso atteggiamento.
Considerazioni peritali Nei consanguinei non gemellari il patrimonio genetico certamente è importante nel determinare similarità nella scrittura,ma accanto ad esso giocano un ruolo non meno importante i fattori affettivi. L’imitazione di firme e scritture da parte di consanguinei risulta particolarmente insidiosa per disponibilità del modello da imitare e, nel caso di fratelli, per la possibilità che essi attingano allo stesso modello scolastico.
Seconda legge di Solange Pellat “Ad un certo momento si può volontariamente modificare la propria grafia naturale, ma non si può mai del tutto impedire che nel tracciato della grafia modificata non appaiano segni rivelanti lo sforzo occorso per ottenere il cambiamento... Gli scriventi bravi possono, con l’allenamento, riuscire a rendere fluida, corrente una grafia artificiale, ma sempre e solo entro certi limiti…” Nel caso di consanguinei, quando esiste una base comune, lo “sforzo” imitativo risulta minimo e quindi anche i segni rivelatori.
Legge della difficoltà riproduttiva delle proprietà grafiche (Klages) “Una caratteristica grafica è tanto più difficile da reprimere quanto più appartiene all’immagine espressiva della volontà. (…) Lo sforzo è tanto maggiore quanto più il Leitbild da imitare è diverso dal proprio, ad esempio se quello da imitare è improntato al rilassamento ed il proprio alla costrizione.” (Bruno VETTORAZZO)
CONCLUSIONE Non esistono metodologie particolari che mettano il perito al riparo da eventuali errori sulla attribuzione della paternità di uno scritto. Unica precauzione: approfondire lo studio del caso prima di pronunciarsi sulla autografia di uno scritto che, se prodotto da un consanguineo, potrebbe avere caratteristiche simili a quelle della persona imitata, in un contesto spontaneo, rendendo minimi i segni dello sforzo imitativo.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE