Concorso per la porta nord del battistero di Firenze La formella di Ghiberti La formella di Brunelleschi
Concorso per la porta nord del battistero di Firenze Nel 1401 venne bandito a Firenze il concorso per la porta nord del Battistero. Viene generalmente indicato come un punto di rottura verso la precedente tradizione gotica, anticipando già, all'alba del secolo, alcuni stilemi che saranno alla base della rivoluzione dell'arte rinascimentale. Il tema del sacrificio di Isacco Del concorso ci sono pervenute solo due formelle, quelle di Ghiberti e del Brunelleschi, della grandezza di 45 x 38 centimetri. Le due opere sono molto diverse dal punto di vista formale e offrono una straordinaria sintesi delle due scuole di pensiero in materia artistica allora presenti in città: l'accoglienza dello stile gotico internazionale da una parte, lo sviluppo delle radici classiche dall'altra
Concorso per la porta nord del battistero di Firenze Alla prima opzione appartiene la formella di Ghiberti, che divise la scena in due fasce verticali armonizzate da uno sperone roccioso di sapore arcaico, con una narrazione equilibrata, figure proporzionate e aggiornate alle cadenze del gotico. Vi inserì anche generiche citazioni dall'"antico", di sapore ellenistico, come nel poderoso nudo di Isacco, facendo quindi una mediazione tra gli stimoli disponibili all'epoca. L'uso dello sfondo roccioso inoltre generava un fine chiaroscuro, che avvolgeva le figure senza stacchi violenti (scelta che influenzò anche lo stiacciato di Donatello La formella di Ghiberti
Concorso per la porta nord del battistero di Firenze il rilievo creato da Brunelleschi suddivide la scena in due fasce orizzontali, con piani sovrapposti che creano una composizione piramidale. Al vertice, dietro uno sfondo piatto dove le figure vi emergono con violenza, si trova il culmine drammatico dell'episodio del sacrificio, dove linee perpendicolari creano l'urto tra le tre volontà diverse (di Abramo, di Isacco e dell'angelo, che impugna il braccio armato di Abramo per fermarlo). La scena è resa con una tale espressività da far apparire al confronto la formella di Ghiberti una pacata recitazione. La formella di Brunelleschi
RINASCIMENTO concretizzazione dell’ordine cosmico logica dell’ordine geometrico eterno ed assoluto il significato funzionale sostituito dalla perfezione della forma: centralizzazione spazio omogeneo ed edifici come composizioni statiche autosufficienti articolazione: geometrizzazione (uso di forme geometriche semplici e semplici relazioni matematiche) ed antropomorfismo (Reintroduzione degli ordini classici)
Linguaggio della Tecnica Il linguaggio brunelleschiano si caratterizza per la ripresa della sintassi classica (romana) basata sull’ordine architettonico e sull’arco a tutto sesto (a). La loro fusione può dar luogo all’arco inquadrato dall’ordine (b) o all’arco sovrapposto all’ordine (c), generando le membrature architettoniche che qualificano e definiscono gli spazi brunelleschiani.