Storia del latino Classe 1 scientifico Prof. ssa Valentina Guida.

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Transcript della presentazione:

Storia del latino Classe 1 scientifico Prof. ssa Valentina Guida

Tutto parte dalla linguistica… LA SCIENZA CHE STUDIA LE CARATTERISTICHE DEI LINGUAGGI MEDIANTE L’ANALISI TRA LE LINGUE DEL MONDO. Questo studio può essere: DIACRONICO SINCRONICO Una lingua viene studiata nella sua evoluzione nel tempo Una lingua viene studiata in un preciso momento storico

Dall’osservazione alla comparazione FINO ALLA METÀ DEL 1700 CHI STUDIAVA LE LINGUE SI LIMITAVA AD OSSERVARLE E A DESCRIVERNE LE CARATTERISTICHE Fino a che, proprio a metà del ‘700, sir William Jones, uno degli inviati dell’Inghilterra in India, a quel tempo colonia inglese, cominciò a leggere il sanscrito, la lingua in cui si scrivevano i testi della letteratura indiana Sir Jones, imparando il sanscrito, si rese conto che molte parole somigliavano a quelle di altre lingue che lui conosceva, prime fra tutte il greco e il latino. Ipotizzò allora che queste lingue fossero IMPARENTATE TRA LORO, CHE DERIVASSERO DA UNA COMUNE LINGUA ANTENATA. Gli studi di sir Jones diedero inizio alla comparazione linguistica.

L’indoeuropeo I linguisti ipotizzano che sia esistita una lingua comune, l’indoeuropeo, parlata in Europa centrale tra IV e III millennio a.C. e che si sia diffusa nel tempo, dando origine alle lingue odierne. Probabilmente, più che di unica lingua, sarebbe corretto parlare di dialetti diversi che avevano delle affinità nel lessico e nella fonetica. MUTAMENTI LINGUISTICI dovuti a: TEMPO, ZONA GEOGRAFICA, CETO SOCIALE

Una forma i.e. ricostruita: *mater sanscrito greco latino antico inglese antico tedesco antico slavo mātā mētēr mater mōdhir muoter mati

Una lingua, tante influenze I popoli indoeuropei arrivati in Italia entrarono in contatto con le popolazioni preesistenti e assimilarono molte caratteristiche della lingua parlata da questi gruppi di popoli. Tra questi, i LATINI abitavano nella parte settentrionale del Lazio. Il carattere composito della lingua latina si accentuò molto tra il 1000 e il 500 a.C., grazie agli scambi economici e culturali che i Latini ebbero con gli altri popoli presenti sul territorio, fra i quali ricordiamo gli Etruschi e i Greci.

L’alfabeto latino DERIVA DA UN ALFABETO GRECO DELLE COLONIE CAMPANE. VENNE MODIFICATO tra IV e III sec a.C. da APPIO CLAUDIO CIECO. Costui eliminò la Z e introdusse la G. Poco dopo il latino abolì la K, che rimase solo in alcune parole arcaiche (es. Kalendae), e usò la Q solo davanti a U. In età augustea la Z venne reintrodotta e venne inventata la Y, per trascrivere le parole greche, molto numerose nell’onomastica e nei termini scientifici e filosofici, in latino.

La prisca lingua : sec. VIII-VI È il LATINO ARCAICO  una forma originaria della lingua, molto distante da quella che traduciamo a scuola! A scuola si studiano principalmente le opere letterarie degli autori e non le attestazioni arcaiche del latino! Elementi latini fortemente influenzati da elementi italici, etruschi e greci

Le prime attestazioni come fonti dirette del latino arcaico ISCRIZIONI SU OGGETTI  l’uso della lingua è circoscritto alla vita quotidiana per i primi tempi, quando ancora non si diffonde l’esigenza della letteratura (III sec. A.C.) IMPORTANTI TESTIMONIANZE PER LA STORIA  di grande interesse archeologico e storico, oltre che linguistico. Ci rivelano le usanze dei primi popoli latini e danno conferma, in alcuni casi, dei passi degli storici relativi al periodo arcaico.

il Cippo del foro o «Lapis niger» Sito del foro romano: area quadrata di marmo nero transennata da lastre di marmo bianco Scoperta nel 1899 sulla base di un passo del grammatico latino Festo, che accennava a una pietra nera nel comizio indicante un luogo funesto, forse la tomba di Romolo o il luogo dove egli venne ucciso. Parte di un complesso monumentale costituito da una piattaforma sulla quale sorge un altare mancante della parte superiore con accanto un cippo di tufo iscritto, anch’esso mancante della parte superiore.

http://www.romanoimpero.com/2010/06/lapis-niger.html

QUI HUNC… SACER ESTO… REGI CALATOREM… IUMENTA CAPIAT… IUSTO Scrittura bustrofedica (da sinistra a destra e viceversa) Datazione VI sec. a.C. QUOI HON… SAKROS ESED… REGEI KALATOREM… IOUXMENTA KAPIA… IOUESTOD In latino classico: QUI HUNC… SACER ESTO… REGI CALATOREM… IUMENTA CAPIAT… IUSTO In italiano: CHI VIOLERÀ QUESTO LUOGO SIA MALEDETTO… AL RE L’ARALDO… PRENDA IL BESTIAME… GIUSTO

La fibula praenestina : un falso? Spilla d’oro ritrovata a Preneste (odierna Palestrina) VII sec. a.C.  se fosse vera, sarebbe il più antico reperto che reca una scritta in latino Alcuni archeologi credono che sia un falso Museo Pigorini di Roma / Museo Terme di Diocleziano In latino arcaico: MANIOS MED FHEFHAKED NUMASIOI In latino classico: MANIUS ME FECIT NUMASIO In italiano: MANIO MI FECE PER NUMERIO

La Latina lingua : sec. V-III a.C. Latino arcaico disprezzato dagli scrittori classici (I sec. a.C.) e recuperato dagli eruditi di II sec. d.C. Frammentaria attestazione latino arcaico attribuita all’incendio di Roma del 390 a.C., ma più probabilmente molti testi non furono più trascritti perché ritenuti incomprensibili V SECOLO TERMINA L’ETÀ REGIA Roma si chiude in se stessa per timore di un ritorno dell’egemonia etrusca IV SECOLO  Roma comincia ad assorbire i popoli confinanti e così i loro influssi linguistici

Il III secolo a.C.: la nascita della letteratura latina Prende spunti da quella greca (che esisteva da molti più secoli!!! Ricordiamo che i poemi omerici risalgono al IX-VIII sec. A.C.!!!!!) Agisce sulla lingua in due modi: AZIONE UNITARIA AZIONE DI SVILUPPO SI FORMA UN LATINO LETTERARIO

La Romana lingua: sec. III a.C.-IV d.C. Il latino comincia ad esprimere l’unità culturale del mondo romano  VERSO UNA LINGUA STANDARD Fissazione della pronuncia, della sintassi, della morfologia Arricchimento del lessico: grecismi, composti ecc. Modificazione accento sulle parole Definizione di «rusticus» per tutte le parole che non venivano parlate a Roma dai ceti colti  TENDENZE PURISTICHE dal I sec. A.C.

La lingua «pura»: il latino classico Già nel I sec. A.C. si teme l’inquinamento della lingua urbana, cioè parlata a Roma, una città sempre più multietnica Il latino «puro» veniva difeso mediante l’insegnamento dei grammatici nelle scuole Per evitare l’introduzione di parole greche vennero creati dei neologismi IL LATINO CLASSICO HA UN’ORIGINE NATURALE! È LA LINGUA CHE VIENE PARLATA NELLE FAMIGLIE ALTOLOCATE E CHE VIENE POI INSEGNATA NELLE SCUOLE. NON è UNA LINGUA ARTIFICIALE!

Dal latino ai «latini» SERMO FAMILIARIS / PLEBEIUS: SERMO DOCTUS: LATINO PARLATO DALLA MAGGIORANZA DELLA POPOLAZIONE SERMO DOCTUS: LATINO STUDIATO A SCUOLA E PARLATO DALLE PERSONE COLTE

LINGUE NEOLATINE / ROMANZE Latino classico: AMICUS Le lingue romanze SERMO PLEBEIUS utilizzato in tutto l’Impero MA diverso da zona a zona! Dopo il crollo dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) si sviluppano delle lingue differenti a partire dalla varietà di latino parlato in ogni area geografica LINGUE NEOLATINE / ROMANZE Italiano Portoghese Spagnolo Catalano Francese Rumeno Ladino Sardo Latino classico: AMICUS Italiano: AMICO Spagnolo: AMIGO Francese: AMI Portoghese: AMIGO Rumeno: AMIC

Dal latino popolare all’italiano il latino popolare rimase una lingua viva per molto tempo e il suo lessico è poi passato nell’italiano latino classico letterario latino popolare italiano auris = orecchio auricula = orecchietto orecchio bibere = bere potare = bere a gran sorsi potabile flere = piangere plangere = battersi il petto piangere equus = cavallo caballus = cavallo da lavoro cavallo

Il latino cristiano Latino più semplice Neologismi presi dal greco es. baptisma Significati diversi es. dominus «signore»  Dio Sintassi più semplice

Il latino medievale Latino delle lingue romanze si impone Latino rimane come lingua colta delle élite e come lingua per i documenti ufficiali Lingua ufficiale della Chiesa Lingua del diritto, della scienza

Il latino dall’Umanesimo a oggi Rinascita del latino durante Umanesimo e Rinascimento Dal XVI sec. il latino si impone come lingua della scienza  lingua internazionale della cultura Nel 1700 il latino continua a essere utilizzato all’università e rimane la lingua ufficiale di medicina, astronomia, matematica Nel 1800 e 1900 il latino rimane relegato nella vita accademica soprattutto nei settori del mondo classico Il latino è ancora la lingua della Chiesa Con il Concilio Vaticano II (1962-65) il latino smette di essere l’unica lingua in cui si celebra la messa