Measurements of level densities in hot nuclei

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Interazioni non-coulombiane e reazioni nucleari
Advertisements

Studio degli effetti disospin sulla densità dei livelli ed iniziative strumentali in vista della futura sperimentazione con SPES Fisica Studi con fasci.
R P Rivelazione Acustica Particelle A bassa temperatura e in Superconduttori Sommario problematica e risultati Nautilus Attivita svolta Programma del prossimo.
FISICA AMBIENTALE 1 Lezioni Radioattività: effetti Marie Curie.
1 Astroparticle Physics in Space Claudia Cecchi Dipartimento di Fisica e Sezione INFN, Perugia Workshop Nazionale La Scienza e la Tecnologia sulla Stazione.
Introduzione: lequazione di stato (EoS) Particelle prodotte in collisioni ad energie relativistiche (1-2 AGeV) Pioni e kaoni come osservabili per lEoS.
MECCANISMI DI INTERAZIONE DELLE RADIAZIONI
APOTEMA Accelerator-driven Production Of TEchnetium/Molybdenum
Interazione di particelle cariche pesanti con la materia
An anomalous positron abundance in cosmic rays with energies 1.5–100 GeV PAMELA First Result from the Alpha Magnetic Spectrometer on the International.
Isaac Newton ( ) Frederick William Herschel ( ) Ultravioletto: effetti fotochimici Infrarosso: effetti termici Oltre i limiti dello.
Gennaio Coordinatore scientifico (CS) del progetto SPES Aprile Steering Committee + CS TDR (Primo 2002) Aprile Presentazione SPES.
GAMMA 2016 Roberto Menegazzo Padova, GAMMA Neutron-rich heavy nuclei (N/Z → 2) Large neutron skins (r -r  → 1fm) New coherent excitation modes.
Possibili temi per tesi di Laurea con il rivelatore CHIMERA G.Cardella per Il gruppo EXOCHIM.
29 Ricercatori (23 FTE) Rappresentanti Nazionali: F. Gramegna (LNL), G. Casini (FI) Collaborazioni internazionali: Francia: GANIL, LPC, IPNO Turchia: Nevsehir.
LUNA. The Ne-Na Cycle 22 Ne(p, g ) 23 Na Q=8.8 MeV Only upper limits (μeV) on the strength of the 14 possible resonances below 400 keV (factor 2000 on.
Low Energy Particle Detector: Laser Induced DORELAS Rivelatori a Bassa Soglia di Energia vs Fisica Dai KeV all’eV sguardo d’insieme e prospettive Pompaggio.
L’ ENERGIA NUCLEARE. Primi studi sui reattori nucleari: - Germania Nazista (Heisenberg) -Stati Uniti d’America (progetto Manhattan) Primo reattore nucleare.
1 Franco Simonetto Corso di Fisica Subnucleare AA Decadimenti Deboli degli Adroni ● Considerazioni Generali ● Il decadimento  dei Nucleoni ●
Composizione corporea, psicopatologia specifica e disagio psicologico nell’anoressia nervosa Dr. Marwan El Ghoch Unità di Riabilitazione Nutrizionale Casa.
Indice Equazioni di bilancio Bilancio di massa Portata Energia
AUGER Surface Detector (SD) e Fluorescence Detector (FD)
Low Energy Particle Detector: Laser Induced DORELAS
AXIAL Fe-LNL-MiB-TIFPA
Bologna, Firenze, Napoli, Padova Apparati
Richieste 2017 HMPID e LHC_IF
Chimica Fisica II Scienza dei Materiali NMR 1^ Parte
LO STATO LIQUIDO Lo stato liquido è uno stato intermedio tra quello solido e quello gassoso e in quanto tale non facilmente razionalizzabile con un modello.
Lavoro di gruppo – Classe 1E - A.S: 2016/2017
Re-writing nuclear physics textbooks: an experimental view
stiramento asimmetrico a 2349 cm-1
13/11/
The FOOT Calorimeter No TOF, high density and good energy resolution -> BGO TOF asks for 1.2 m lever arm -> R = 20 cm with 100 angular aperture of the.
Top status and plans Note sul top per le winter conferences (drafts e non): Measurement of top quark pair production cross-section in dileptons; Search.
Gamma Rays at SPARC/X Produzione di raggi X a 500 KeV a SPARC
Cluster structure appears close to the decay thresholds
EXOTIC (7 ricercatori, 5.4 FTE)
Gigi Cosentino - LNL 20 ottobre 2016
e dinamica delle reazioni F. Camera (MI), L. Corradi (LNL)
Termodinamica classica:
Quesito C Esame di Stato del 2001 Considerazioni iniziali:
EPR Chimica Fisica II Scienza dei Materiali
Stato di COMPASS Franco Bradamante interazioni con il CERN run 2010
Il calore e le sue modalità di trasmissione
Interazione dei gamma I fotoni, a differenza delle particelle cariche, interagiscono con la materia attraverso dei processi «catastrofici», nei quali perdono.
ESPERIMENTO NUCL-EX: Nuovo piano quadriennale
Environmental Radioactivity Monitoring for Earth Sciences - Uranium
Highlights del meeting ESPP di Cracovia Settembre 2012 (FISICA DI G1)
LA MASSA E IL VOLUME dei corpi
Natura a cluster dei nuclei studiata di recente con GARFIELD a Legnaro
(cf. X. Roca-Maza, 2015; E. Vigezzi, 2013)
Atlas Milano Giugno 2008.
Figura 1-9 Schema della decomposizione di carbonato di calcio con formazione di un solido A (56.0% in massa) e di un gas B (44.0% in massa).
Mario Rippa La chimica di Rippa primo biennio.
L’umidità atmosferica
Modelli stellari omologhi
Riassunto della lezione precedente
Mario Rippa La chimica di Rippa primo biennio.
Le righe Proibite Una riga proibita si origina quando un elettrone, in un atomo eccitato, salta da un livello metastabile ad un livello ad energia minore.
Misura dell’energia del fascio
Lavoro di gruppo – Classe 1E - A.S: 2016/2017
Antonietti EEE Beretta
L'oscillatore anarmonico
Elettronegatività degli Elementi
Ottimizzazione dei materiali per la rivelazione simultanea di luce Cherenkov e di scintillazione Elena Vannuccini Elena Vannuccini 20/06/2014.
Stati di aggregazione dal microscopico della materia al macroscopico:
Instabilità nucleare.
AXIOMA Sviluppo di tecniche spettroscopiche su sistemi freddi per la rivelazione di Assioni Cosmologici Padova, Pisa, Legnaro, Napoli, Ferrara, Palermo,
STRENGTH Fisica Nucleare Teorica a Padova Struttura nucleare
ESPERIMENTO NUCL-EX Partecipanti 2019 Collaborazioni:
Transcript della presentazione:

Measurements of level densities in hot nuclei Submitted to the LNL PAC

Level density and CN population

Nuclear Level density studies Shell closure Spectra of  200Pb K ~ 8 K ~ 12 K ~ 13 Un altro aspetto importante per la descrizione della materia nucleare sono le proprietà termodinamiche di un sistema a molti corpi. E’ noto che un nucleo può essere descritto come un gas di Fermi (in cui, nello stato fondamentale, tutti gli stati sotto il livello di Fermi risultano occupati) in cui però vanno tenute in conto le interazioni residue tra nucleoni. Una quantità importante per questa descrizione è la densità dei livelli del nucleo ed in particolare il cosiddetto parametro “a” che è essenzialmente una misura della densità dei livelli all’intorno dell’energia di Fermi. Il valore di questo parametro è ben noto nello stato fondamentale, dipende dalla massa del nucleo, dalle chiusure di shell e viene riprodotto tenendo conto delle interazioni residue attraverso una “massa efficace” del nucleone. Il contributo personale è stato lo studio di questo parametro dall’energia di eccitazione (e quindi dalla temperatura) del nucleo evidenziando attraverso la misura della forma degli spettri di particelle cariche una transizione di questo parametro con la temperatura La temperatura a cui avviene tale transizione dipende dalla regione di massa considerata ed avviene più tardi per nuclei leggeri. Inoltre, per lo studio di nuclei reali, vanno presi in considerazione le chiusure di shell in cui persistono effeti dovuto a tale chiusura. D. Fabris et al., PRC 50 (1994)

Isospin Effects on Nuclear Level density 3) 2) 1) Al-Quraishi et al., PRC 63 (2001) 065803 Al-Quraishi et al., PRC 67 (2003) 015803 8LP@LNL alfa spectra at Theta= 15° Energy (MeV) protons protons Ovviamente anche la densità dei livelli dovrebbe risentire dell’isospin e recentemente sono stati previsti alcuni andamenti Sia in funzione della differenza N-Z, sia e questa fitta meglio i dati di bassa energia da Z- Zo dove Zo è lo Z dell’isotopo stabile A parità di massa totale. Un primo studio di questo possibile effetto è stato iniziato con una misura sul nostro apparato a 4   ’    No evidence of Z-Zo effects No possible to discriminate between st. and N-Z

Measurement of the Level Density (I) At moderate excitation energies of the CN, the high energy part of the particle spectrum arises mainly from the first step decay. A~ 100, Eproton= 13 – 20 MeV predominantly from 1st step Typical range of applicability EX= 5 – 25 MeV D.R. Chakrabarty et al., PRC 51 (1995)

Measurement of the Level Density (II) Measurement of the LD for a specific nucleus D.R. Chakrabarty et al., PRC 51 (1995)

Measurement of the Level Density (II) (p,n) reactions A.V. Voinov et al., PRC 74 (2006) A. Wallner et al., PRC 51 (1995)

Systems Proposed and Experimental Needs 86Sr 86Zr 86Mo 61Ni Light particle spectra with high precision over many decades Angular distributions CN contribution tagging (ER residues detection) Detectors at LNL: GARFIELD, 8LP (charged particles) and RIPEN (neutrons)

60 MeV 16O + 58Fe  74Se 60 MeV 16O + 58Ni 74Kr