PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO
LE NORME GIURIDICHE E I LORO CARATTERI NORME SOCIALI NORME GIURIDICHE NORME MORALI NORME RELIGIOSE La differenza fondamentale tra le norme (o regole) giuridiche e le altre regole è che la loro violazione è accertata da un giudice nel corso di un processo e che le sanzioni eventualmente decise dal giudice sono applicate da parte dello Stato, se necessario anche con l’uso della forza. Non tutte le regole sono norme giuridiche, quindi non tutte le regole richiedono l’intervento di un giudice. Tutti sappiamo che non finiamo davanti al giudice se rincasiamo tardi o ci comportiamo male a tavola. Mentre sappiamo che l’intervento del giudice è possibile sa passiamo con il rosso o non paghiamo l’affitto. Le regole di questo secondo tipo sono infatti norme giuridiche.
CARATTERI DELLE NORME GIURIDICHE LE NORME GIURIDICHE SONO POSITIVE GENERALI ASTRATTE BILATERALI ESTERIORI Sono prodotte dagli organi dello Stato e “poste” nell’ordinamento giuridico statale, secondo le procedure stabilite Sono dettate per tutti i consociati o per classi generiche di soggetti Sono dettate per fattispecie astratte, cioè per situazioni individuate ipoteticamente che potrebbero anche non verificarsi Conferiscono diritti e impongono obblighi Non tengono conto delle intenzioni delle persone, ma dei loro comportamenti esterni Ciò permette che una sola norma preveda Una fattispecie astratta Un numero indefinito di fattispecie concrete Si attuano, cioè, fra più parti, delle quali disciplinano gli interessi Regolano, quindi, un rapporto giuridico (relazione fra due o più parti, prevista e disciplinata dalle norme giuridiche
Art. 186 del codice della strada Guida sotto l’influenza dell’alcool È vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza all’uso di bevande alcooliche. Chiunque guida in stato di ebbrezza è punito… a) con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 527 a euro 2.108, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). All'accertamento della violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi; La regola stabilisce il divieto di guidare in stato di ebbrezza. Il termine “chiunque” evidenzia che la regola è rivolta a tutti, quindi è generale. La sanzione è rappresentata dalla punizione che la norma pone a carico di chi viola la regola: in questo caso arresto, ammenda e sanzione amministrativa accessoria (sospensione della patente). b) con l'ammenda da euro 800 a euro 3.200 e l'arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). All'accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno; (3) c) con l'ammenda da euro 1.500 a euro 6.000, l'arresto da sei mesi ad un anno, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro g/l). All'accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. La patente di guida è sempre revocata, ai sensi del capo II, sezione II, del titolo VI, in caso di recidiva nel biennio. Con la sentenza di condanna ovvero di applicazione della pena a richiesta delle parti, anche se e' stata applicata la sospensione condizionale della pena, è sempre disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che il veicolo stesso appartenga a persona estranea al reato. Nella norma riportata sono evidenti due caratteri: generalità e astrattezza. È generale poiché è rivolta a tutti (“Chiunque”), mentre è astratta poiché viene sanzionato lo stato di ebbrezza, ossia di euforia, provocato dall’alcool, senza specificare, per esempio, che lo stesso sia determinato da un certo prodotto oppure da un altro (per esempio senza dire che è vietato l’uso di un certo liquore). Pertanto, se una persona guida in un certo stato, indipendentemente dal prodotto assunto (birra, liquore, aperitivo alcoolico, ecc.) deve essere punita.
Omicidio (art. 575 Codice penale) Chiunque cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione non inferiore ad anni ventuno. Fattispecie sanzione Risarcimento per fatto illecito (art. 2043 Codice civile) Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno. Costituzione dell’assemblea di condominio e validità delle deliberazioni (art. 1136 c. 2 Codice civile) Sono valide le deliberazioni approvate con un numero di voti che rappresenti … almeno la metà del valore dell’immobile. Sanzione (si intende che le deliberazioni non approvate in quel modo non sono valide) Si noti che nel primo esempio la sanzione è di tipo punitivo, ossia una pena: la reclusione. Negli altri due esempi le sanzioni sono di tipo riparatorio: nel secondo esempio: il risarcimento del danno; nel terso esempio: la non validità delle deliberazioni prese con un numero di voti inferiori a quello prescritto.
EFFICACIA DELLE NORME GIURIDICHE INIZIO DELL’EFFICACIA CESSAZIONE DELL’EFFICACIA Pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Vacatio legis Entrata in vigore LE NORME GIURIDICHE DIVENTANO OBBLIGATORIE fino a quando non perdono efficacia ABROGAZIONE Art. 11 PRELEGGI Le norme giuridiche dispongono per l’avvenire e non hanno effetto retroattivo (principio della irretroattività) DEROGHE leggi penali più favorevoli all’imputato Leggi interpretative Leggi derogative a. espressa a. tacita deroga Per volontà del legislatore Per referendum popolare Per dichiarazione di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale
APPLICAZIONE DELLA LEGGE ITALIANA NELLO SPAZIO Capacità delle persone Rapporti di famiglia Successioni e donazioni Beni mobili o immobili in Italia Forme dei processi in Italia Italiani in Italia SI Italiani all’estero Stranieri in Italia NO Stranieri all’estero SI: si applica la legge italiana NO: non si applica la legge italiana, ma quello straniera
PARTIZIONI DEL DIRITTO La parola Diritto ha, nel linguaggio giuridico, due significati diversi: In base al primo significato, diritto equivale a insieme di norme, ordinamento giuridico. Possiamo perciò dire indifferentemente: “il diritto degli Stati Uniti ammette la pena di morte, mentre il diritto italiano non la ammette” oppure “l’ordinamento giuridico degli Stati Uniti ammette la pena di morte, mentre l’ordinamento giuridico italiano non la ammette”. Quando la parola diritto viene usata in questo senso, si può anche parlare di diritto in senso oggettivo, più semplicemente, di diritto oggettivo. Diritto oggettivo, insieme di norme, ordinamento giuridico sono espressioni che hanno esattamente lo stesso significato. Il secondo significato della parola diritto ricorre quando usiamo espressioni come “il creditore ha diritto di essere pagato”; “il figlio ha diritto all’eredità del padre”; tu non hai diritto di costruire su quel terreno”. In queste frasi la parola diritto sta ad indicare il potere di un soggetto che è riconosciuto e tutelato dall’ordinamento giuridico. Per distinguere questo significato dal precedente si usa l’espressione diritto soggettivo. Si noti che questo doppio significato è tipico della lingua italiana e di altre lingue neolatine. La lingua inglese usa invece due parole diverse, law e right, per esprimere i due concetti. “Il diritto italiano” si traduce in inglese “Italian law”. “ho un diritto” si traduce “I have a right”.
DIRITTO POSITIVO E DIRITTO NATURALE Il diritto oggettivo, detto anche positivo in quanto imposto della Stato ai cittadini tenuti a osservarne le norme che lo compongono, viene distinto dal diritto naturale. Il diritto naturale è l’insieme delle norme che rispondono al fondamentale bisogno di libertà e di giustizia di tutti gli uomini, di tutti i Paesi e di tutti i tempi (diritto alla vita, rispetto della persona umana, godimento dei propri beni, ecc.). Le norme del diritto naturale però acquistano concreto valore solo a condizione che siano fatte proprie dallo Stato e siano tradotte in norme giuridiche. Il diritto positivo è, invece, l’insieme delle norme giuridiche che in un dato momento storico sono in vigore in un determinato Paese. Rientrano nel diritto positivo anche le norme emanate da un altro Stato, dalle Chiesa, dalla Comunità internazionale, purché siano riconosciute valide dallo Stato stesso. Il diritto positivo è tanto più progredito quanto più si ispira al diritto naturale, facendo propri e tutelando i valori di pace, di libertà, di giustizia e di solidarietà.
DIRITTO SCRITTO E DIRITTO CONSUETUDINARIO Oggi la grande maggioranza delle norme giuridiche è contenuta in documenti scritti emanati da un’autorità pubblica, che assumono varie denominazioni. Non sempre è stato così. Per lungo tempo nella storia umana, la maggior parte delle norme giuridiche che vigevano nella società erano norme consuetudinarie o orali. Non venivano decise da un’autorità politica e non erano contenute in documenti scritti. Venivano prodotte spontaneamente dalla società attraverso la ripetizione nel tempo di certi comportamenti. La situazione mutò, circa due secoli fa, con la nascita dello Stato moderno. Tra il Settecento e l’Ottocento le norme consuetudinarie vennero progressivamente abolite e sostituite con norme scritte, emanate dagli Stati. Il punto di svolta in questo processo fu costituito dalle codificazioni: gli Stati emanarono leggi scritte (i codici) che disciplinavano le materie in precedenza regolate dalla consuetudine dando ad esse un nuovo contenuto.
Sistemi legali nel mondo. civil law common law misto di civil law e common law legge consuetudinaria diritto religioso Non tutti gli Stati moderni hanno seguito la strada della codificazione. In particolare in Gran Bretagna e negli altri paesi di cultura anglosassone, come gli Stati Uniti d’America, il diritto consuetudinario è rimasto in vita e non è stato sostituito da codici emanati dallo Stato . Ancora oggi in questi Paesi il diritto è formato in parte da norme scritte emanate dallo Stato e in parte da norme consuetudinarie (dette diritto comune o common law) che si tramandano attraverso le sentenze dei giudici. Per conoscere le norme giuridiche in vigore in quei Paesi non si può sempre far riferimento a una norma scritta; spesso occorre esaminare come i giudici hanno risolto in precedenza casi simili, occorre cioè esaminare i precedenti. Un avvocato italiano, quando deve difendere un proprio cliente, va a vedere che cosa dice la legge. Un avvocato americano o inglese (lo avrete visto in qualche film) va invece a cercare le sentenze che hanno affrontato casi dello stesso tipo.
RISPONDI ALLE SEGUENTI DOMANDE Cosa sono le norme? Quali sono le principali tipologie di norme? Sai spiegarne il significato? Cosa sono le norme giuridiche? Che cos’è il Diritto? A cosa serve il Diritto? Quali sono i caratteri della norma giuridica? Sai spiegarne il significato? Cosa sono le sanzioni e quali funzioni hanno? Quali sono le tipologie delle sanzioni? Sai spiegarne il significato? Che cosa si intende per Diritto oggettivo? Che cosa si intende per Diritto soggettivo? Da cosa sono caratterizzate le norme? Cosa sono le norme orali? Cosa sono le norme scritte? Che cos’è la Costituzione? Come si citano le norme? Quali elementi possiamo individuare leggendo un articolo di legge? Cosa s’intende per efficacia delle norme nel tempo? Cosa s’intende per efficacia delle norme nello spazio? Quando entrano in vigore le norme giuridiche? Cosa s’intende per principio della irretroattività? Quando cessa l’efficacia delle norme giuridiche? Cosa s’intende per annullamento? Cosa s’intende per abrogazione? Come può avvenire l’abrogazione? Cosa s’intende per referendum abrogativo e quali sono le fasi salienti che lo compongono? Che cosa si intende per Diritto oggettivo? Che cosa si intende per Diritto soggettivo? Che cosa si intende per ordinamento giuridico? Che cosa si intende per Diritto positivo? Che cosa si intende per Diritto naturale? Che cosa si intende per Diritto scritto? Che cosa si intende per Diritto consuetudinario? Che cos’è il Diritto privato? Come si distingue il Diritto privato? Che cos’è il Diritto pubblico? Come si distingue il Diritto pubblico?