La Rivoluzione americana 1620 Arrivo dei primi coloni puritani nell’America settentrionale 1783 Vittoria delle colonie nordamericane nella guerra contro la Gran Bretagna 1776 Dichiarazione di indipendenza delle colonie nordamericane 1787 Approvazione della Costituzione degli Stati Uniti d’America
Le origini degli Stati Uniti d’America La Rivoluzione americana Le origini degli Stati Uniti d’America Gli Stati Uniti d’America ebbero origine dalle colonie fondate a partire dal Seicento da migranti provenienti dalla Gran Bretagna e dall’Europa settentrionale. Questi coloni, spinti soprattutto da motivazioni religiose, diedero vita a istituzioni autonome, talvolta con caratteristiche democratiche.
Caratteristiche colonialismo britannico La Rivoluzione americana Caratteristiche colonialismo britannico Sviluppo non per iniziativa dello Stato centrale (come in Spagna) ma della società civile, di cui segue le contraddittorie vicende. Parlamento inglese privo di poteri sulle colonie, ma solo sul commercio imperiale I Governatori delle colonie nominati e dipendenti solo dal re; non rispondono al Parlamento.
Dai padri pellegrini agli Stati Uniti La Rivoluzione americana Dai padri pellegrini agli Stati Uniti Maggio 1620: 115 esuli inglesi, calvinisti “biblicisti”, si imbarcano a Plymouth sul vascello Mayflower (fiore di maggio) diretti in America. Il loro scopo è fondare in America una Nuova Gerusalemme.
Dal padri pellegrini agli Stati Uniti La Rivoluzione americana Dal padri pellegrini agli Stati Uniti Luglio 1620: i Padri pellegrini sbarcano alla Plymouth Rock, presso Boston, e pronunciano un solenne giuramento (Covenant): un patto fra eguali e con Dio, finalizzato al benessere generale (Commonwealth). Nasce la libera colonia del Massachussets (Boston), primo nucleo della “Nuova Inghilterra” puritana
Caratteristiche società civile americana La Rivoluzione americana Caratteristiche società civile americana Protagonisti della rinascita americana sono gli attivisti Puritani, sconfitti in Inghilterra nel 1620, ma vittoriosi nel 1649. Puritani: purificazione della religione anglicana di tutti i residui di cattolicesimo. Indotti all’esilio nelle colonie, i Puritani scelgono il Nuovo Mondo come terra di missione (missione nel deserto = colonizzazione e conversione)
Le colonie come “mondo alternativo” La Rivoluzione americana Le colonie come “mondo alternativo” Le colonie divengono, rispetto all’Inghilterra, una sorta di mondo alla rovescia: Mancanza di un’aristocrazia ereditaria Tolleranza e pluralismo religioso Governo locale di tipo repubblicano Mobilità sociale e geografica Incrocio etnico fra coloni europei e (in misura minore) fra coloni e nativi
La Rivoluzione americana Le origini degli Stati Uniti d’America I primi coloni furono inglesi e olandesi. Tra Sei e Settecento si aggiunsero tedeschi, svedesi, polacchi, francesi. Si formò così una mescolanza di gruppi etnici e religiosi capaci di costruire una società basata su uguaglianza e tolleranza. Vi erano poi i “migranti” per obbligo, cioè gli schiavi provenienti dall’Africa.
La Rivoluzione americana Le origini degli Stati Uniti d’America All’arrivo dei primi coloni, nell’America settentrionale vivevano sei/otto milioni di nativi, che gli europei chiamarono “indiani” o “pellerossa”. I nativi erano suddivisi in gruppi diversi tra loro: alcuni erano organizzati in modo molto semplice, altri possedevano sistemi politici e sociali complessi. La maggior parte era sedentaria anche se non tutti praticavano l’allevamento e l’agricoltura.
Europei e indigeni: una difficile convivenza La Rivoluzione americana Europei e indigeni: una difficile convivenza Prima della guerra d’indipendenza i coloni europei e gli indigeni (pellerossa) convivono gli uni accanto agli altri senza eccessivi problemi; in numerosi casi si formano piccole comunità miste
Il sistema coloniale americano La Rivoluzione americana Il sistema coloniale americano Tessuto sociale disaggregato e differenziato Necessità del consenso per governare i territori delle colonie = ruolo delle assemblee locali Non si può parlare di sfruttamento economico delle colonie, ma di crescita indotta dalla madrepatria: “Navigation Acts” come gabbia economica di riferimento, ma ampia libertà all’interno dei sistema ed esenzione dalle tasse (e protezione militare)
La Rivoluzione americana Economia In presenza di un fortissimo aumento della popolazione delle colonie americane (da 250.000 abitanti nel 1700 a 2.150.000 nel 1770) Le colonie forniscono alla madrepatria materie prime agricole: grano, riso, legname, pesce, pellicce, tabacco, indaco, catrame. … e assorbono manufatti provenienti dalle industrie inglesi. È attivo anche il contrabbando che rifornisce di materie prime e di prodotti lavorati le colonie spagnole e francesi e i paesi europei rivali dell’Inghilterra (Francia).
La guerra dei Sette Anni (1756-1763) La Rivoluzione americana La guerra dei Sette Anni (1756-1763) La guerra dei sette anni investe principalmente le colonie americane e vede la sconfitta dei francesi, costretti a cedere all’Inghilterra i territori del Canada (Québec) e della Louisiana. Il ruolo delle colonie britanniche si rafforza in assenza di un riconoscimento del loro ruolo militare, politico ed economico da parte della madrepatria.
Le cause della Rivoluzione americana Nel 1776 le tredici colonie dell’America settentrionale si dichiararono indipendenti dalla Gran Bretagna, per la pretesa del governo britannico di prendere decisioni e imporre tasse senza garantire ai coloni una rappresentanza politica. Alla base di questa protesta vi erano anche i princìpi illuministici affermatisi nel corso del Settecento.
Le tredici colonie: le differenze… La Rivoluzione americana Le cause della Rivoluzione americana Le tredici colonie: le differenze… Le colonie settentrionali erano fondate su comunità agricole puritane di piccoli e medi proprietari, piuttosto chiuse e tradizionaliste. Le colonie del centro prosperavano grazie al commercio di prodotti agricoli coltivati all’interno di grandi proprietà. La popolazione era più varia, dato che vi erano numerosi coloni di diversa origine. Nelle colonie meridionali dominavano le grandi piantagioni di tabacco, lavorate dagli schiavi africani e possedute da un ristretto numero di grandi e medi proprietari.
Le tredici colonie: le differenze… La Rivoluzione americana Le cause della Rivoluzione americana Le tredici colonie: le differenze…
Le tredici colonie: gli aspetti comuni La Rivoluzione americana Le cause della Rivoluzione americana Le tredici colonie: gli aspetti comuni Elevata mobilità sociale: era più facile per i coloni poveri migliorare la propria condizione, al contrario di quanto accadeva in Europa. Assemblee e istituzioni elettive: parlamenti, giudici, governi locali erano eletti dai coloni. La partecipazione alla politica era maggiore che in Europa. Una missione comune: per i coloni l’America era un territorio destinato loro da Dio perché lo occupassero e lo sfruttassero al meglio. I nativi erano considerati solo dei “selvaggi”, senza diritti.
I rapporti con l’Inghilterra La Rivoluzione americana Le cause della Rivoluzione americana I rapporti con l’Inghilterra I rapporti commerciali tra le colonie e la madrepatria erano regolati dal governo inglese a proprio vantaggio: le colonie erano obbligate a esportare alcuni prodotti, come il tabacco, solo verso l’Inghilterra e utilizzando esclusivamente navi inglesi. Ai coloni era vietato produrre in proprio beni considerati fondamentali per l’economia inglese (prodotti tessili e siderurgici) o importarli da altri Stati che non fossero l’Inghilterra. . Via via che l’economia delle colonie si sviluppava, la dipendenza dall’Inghilterra divenne sempre meno accettabile.
L’inizio della crisi dei rapporti anglo-americani La Rivoluzione americana L’inizio della crisi dei rapporti anglo-americani Il governo inglese deve risollevare le finanza pubbliche svuotate e impone nuovi gravami sulle colonie americane: - mantenimento di un esercito di 10.000 uomini di stanza in America (1763) - divieto di avanzare a ovest e di trattare con gli indiani - dazio sulla melassa importata dai Caraibi (1764) - divieto di monetazione (certificati coloniali) - Stamp Act = legge sul bollo (1765) L’élite delle colonie reagisce radicalizzando le proprie posizioni antibritanniche.
Si rinnova il mito del “Nuovo Mondo” La Rivoluzione americana Non ridurre la “rivoluzione americana” alla sola guerra civile (1775-1783), ma cogliere la crisi politica e sociale di medio periodo (1750-1787). MATRICE: puritanesimo democratico e illuminismo radicale (Locke+Montesquie+Rousseau) CAUSA OCCASIONALE: 1765 tasse inglesi (zucchero, bollo, thé) non approvate dai coloni (“No taxation without representation”) ESITO: autogoverno / repubblica federale
Le tappe dell’indipendenza 1750-83 La Rivoluzione americana Le tappe dell’indipendenza 1750-83 ANNO TAPPE RIVENDICAZIONI RISULTATI 1750-65 Premesse Partecipazione 1765-76 Contrasto Autonomia 1774: Leggi intollerabili 1776-83 Guerra Indipendenza 1776: dichiarazione d’indipendenza
Lo scontro con l’Inghilterra La Rivoluzione americana Le cause della Rivoluzione americana Lo scontro con l’Inghilterra Nel 1765 il governo britannico impose ai coloni il pagamento di una tassa su giornali e altri documenti (Stamp Act). I coloni si rifiutarono di farlo in base al principio che non può essere tassato chi non gode di rappresentanza politica. Poiché i coloni non avevano deputati eletti al Parlamento inglese, ritenevano fosse loro diritto rifiutarsi di pagare tasse alla madrepatria.
La Rivoluzione americana Il Boston tea party (1773) Travestiti da indigeni, un gruppo di coloni assalta una nave inglese nella baia di Boston gettando a mare le casse di the inglese, simbolo dell’oppressione coloniale della Compagnia delle Indie. È l’inizio della rivolta.
La guerra d’indipendenza (1775-81) La Rivoluzione americana La guerra d’indipendenza (1775-81) Preceduta da una rivolta a Boston (1775), nel corso della quale viene abbattuta la statua di Giorgio III, si sviluppa una vera e propria guerra civile fra l’esercito britannico e l’esercito dei coloni guidato da George Washinghton.
La nascita degli Stati Uniti d’America La Rivoluzione americana La nascita degli Stati Uniti d’America Il 4 luglio 1776 i rappresentanti delle colonie americane approvano la Dichiarazione di indipendenza e rompono i rapporti con l’Inghilterra. È la guerra. Le colonie, guidate da George Washington e con l’aiuto della Spagna e della Francia, nel 1783 sconfiggono la Gran Bretagna e diventano indipendenti. Nascono gli Stati Uniti d’America.
La Rivoluzione americana La nascita degli Stati Uniti d’America Inizialmente l'esercito americano guidato da George Washington si trovò in grande difficoltà. Poi giunsero la vittoria di Saratoga (1777) e gli aiuti di Francia, Spagna e Olanda, che colsero l'occasione per opporsi all'Inghilterra. Trovandosi ormai isolata e sconfitta sul campo di battaglia a Yorktown (1781), l'Inghilterra si vide allora costretta a riconoscere alle colonie indipendenza (1783).
La Rivoluzione americana La nascita degli Stati Uniti d’America Con il trattato di Parigi del 1783, il governo inglese fu costretto a riconoscere l’indipendenza delle tredici colonie e il loro diritto a estendersi su tutti i territori nordamericani sino al fiume Mississippi.
La Costituzione degli Stati Uniti d’America La Rivoluzione americana La Costituzione degli Stati Uniti d’America I capi della rivoluzione elaborano una Costituzione che, con alcuni cambiamenti, è in vigore ancora oggi. La Costituzione degli Stati Uniti d’America adotta diversi principi proposti dai filosofi illuministi.
La Costituzione degli Stati Uniti d’America La Rivoluzione americana La Costituzione degli Stati Uniti d’America
I punti fondamentali della Costituzione americana La Rivoluzione americana La Costituzione degli Stati Uniti d’America I punti fondamentali della Costituzione americana Gli Stati Uniti sono una repubblica federale. Il governo centrale controlla la moneta, la difesa, i rapporti con gli altri Paesi e stabilisce i diritti fondamentali dei cittadini. I singoli Stati federati mantengono la propria autonomia in alcuni ambiti. A capo della nazione viene eletto ogni quattro anni un presidente che controlla il potere esecutivo.
I punti fondamentali della Costituzione americana La Rivoluzione americana La Costituzione degli Stati Uniti d’America I punti fondamentali della Costituzione americana Il potere legislativo è controllato dal parlamento, chiamato Congresso, che è formato da Senato e Camera dei rappresentanti. Alla Corte suprema spetta il compito di decidere se le leggi e le decisioni adottate dal presidente, dal Congresso o dai governi dei vari Stati rispettano le norme generali della Costituzione.
Le Idee illuministe oltreoceano La Rivoluzione americana Le Idee illuministe oltreoceano «Riteniamo di per sé evidentissime le seguenti verità: che tutti gli uomini sono stati creati uguali e dotati di diritti inalienabili; […] che tra questi diritti vi sono la vita, la libertà, la ricerca della felicità; che per garantire questi diritti il popolo ha il potere di scegliere il Governo che ritiene più opportuno e di abbattere quelli che ritiene dannosi». 1776 DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA proclamata dai rappresentanti delle 13 colonie inglesi all’inizio della guerra con l’Inghilterra Potere esecutivo affidato a un Presidente eletto ogni 4 anni. Potere legislativo assegnato a due Camere, il Congresso e il Senato. Potere giudiziario attribuito alla Corte Suprema composta da giudici nominati dal Presidente. Il diritto al voto fu concesso ai maschi maggiorenni su base censitaria. Neri e pellerossa furono esclusi. 1787 La COSTITUZIONE del nuovo Stato repubblicano e federale Il principio di uguaglianza solennemente dichiarato nel 1776 era stato tradito, tuttavia in molti nell’Europa delle monarchie assolute guardarono agli Stati Uniti come a un modello da imitare.
La Rivoluzione americana George Washington (1732-1799) Nominato comandante in capo delle truppe delle colonie, il generale George Washinghton guida la rivolta militare contro gli inglesi conseguendo dopo sette anni di guerra (1775-1781) una netta vittoria alla fine del 1781. Gran Maestro della Massoneria americana, nel 1789 sarà eletto primo presidente degli Stati Uniti d’America.
“… la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità” La Rivoluzione americana “… la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità” “Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili Diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà e la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo più adatta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità”.
La Rivoluzione americana Thomas Jefferson (1743-1826) Membro della Convenzione della Virginia nel 1774 Membro del Congresso Continentale nel 1775 Nel 1776 è il principale autore della Dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti. Governatore della Virginia (1779-80) è fra i fondatori del Partito Repubblicano. Ambasciatore a Parigi (1785-89) assiste alla prima fase della Rivoluzione francese. Presidente degli Stati Uniti dal 1801 al 1809.
Benjamin Franklin (1706-1790) La Rivoluzione americana Esponente tipico della nuova società americana: intellettuale eclettico, giornalista, tipografo, scienziato (è l’inventore del parafulmini) e uomo politico. Deputato al Parlamento inglese nel 1751, sostiene le rivendicazioni delle colonie. Rappresentante delle Tredici colonie a Parigi nel 1778 sigla il trattato di alleanza con la Francia. È considerato uno dei padri della Costituzione americana (1783) Presidente dello Stato della Pennsylvania (1787-90).
Europa e America: modelli politici a confronto La Rivoluzione americana Europa e America: modelli politici a confronto Nelle colonie americane in rivolta si afferma un modello politico opposto a quello dell’assolutismo illuminato. L’Europa si interroga sulla sua applicabilità nel vecchio continente. Sarà mai possibile governare un grande stato europeo con istituzioni politiche democratiche, repubblicane, federali, ad ampia partecipazione popolare?
Le novità della costituzione americana La Rivoluzione americana Le novità della costituzione americana Separazione netta fra Stato e Chiesa: 1° emendamento: “Il Congresso non potrà emanare alcuna legge che riguardi il riconoscimento ufficiale di una religione o che ne vieti l’esercizio”. Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere, autonome e indipendenti. Democrazia diffusa: Tutte le rappresentanze sono elettive, con limite rigoroso alla durata delle cariche pubbliche Assemblee locali e assemblee intermedie e Assemblea generale (= Congresso) Diffuso sistema di controlli e di equilibri (gli uomini sono malvagi quindi si devono controllare a vicenda)