I Domenica di Avvento Rito Romano
Prima lettura – Dal Profeta Isaia 64,2-6
Ecco, tu sei adirato perché abbiamo peccato contro di te da lungo tempo e siamo stati ribelli. Siamo divenuti tutti come cosa impura, e come panno immondo sono tutti i nostri atti di giustizia: tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. Nessuno invocava il tuo nome, nessuno si riscuoteva per stringersi a te; perché tu avevi nascosto da noi il tuo volto, ci hai messo in balia della nostra iniquità. ,
Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corìnzi 1,5-9 Seconda lettura Dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corìnzi 1,5-9
La testimonianza di Cristo si è stabilita tra voi così saldamente che non manca più alcun carisma a voi, che aspettate la manifestazione del Signore nostro Gesù Cristo. Egli vi renderà saldi sino alla fine, irreprensibili nel giorno del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è Dio, dal quale siete stati chiamati alla comunione con il Figlio suo Gesù Cristo, Signore nostro!
Dal Vangelo secondo Marco 13,33-37
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate! In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!». Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!
Omelia IL REGALO INDOVINATO
Terribilmente attuale, la I Lettura! È la storia di un mondo che si riscopre stanco da morire e che non ha più voglia di vivere. Terribilmente attuale, la I Lettura! In tutti i suoi particolari, ma proprio in tutti!
E’ da secoli che il nostro mondo occidentale Gli chiede di farsi da parte.
Ultimamente glieLo impone con la prosopopea della Legge, magari europea.
"abbandona gli uomini in balia della loro iniquità". E Lui esaudisce: "abbandona gli uomini in balia della loro iniquità".
S.Paolo all’inizio della sua Lettera ai Romani scrive delle righe che non dovremmo mai dimenticare:
con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile. e hanno cambiato la gloria dell'incorruttibile Dio con l'immagine e la figura dell'uomo corruttibile. "Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti
sì da disonorare fra di loro i propri corpi, Perciò Dio li ha abbandonati all'impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi, poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna..."
E' proprio lì che si vede tutta l’estensione del disastro: ai massacri in guerra, dalla prostituzione alla "fecondazione assistita"... all'aborto, dall'omosessualità E' proprio lì che si vede tutta l’estensione del disastro: Oggi è la stessa cosa: l’uomo è disonorato nel proprio corpo.
Vien voglia di utilizzare la I Lettura come scenario e - im mezzo - metterci la II Lettura e anche il Vangelo.
Ecco: immaginate una massa di bambini che si aspettano un Natale triste e regali costosi e brutti,
e, in mezzo, un gruppo tutto felice, che ASPETTA qualcosa di enormemente bello.
Aspettano - ci racconta la II lettura - “la manifestazione del nostro Signor Gesù Cristo”.
L'INVIDIA! Già. E cosa devono attendersi i bambini fortunati, quelli col REGALO INDOVINATO, in mezzo a quelli con il giocattolo brutto?
"Se il mio modo di vivere è disastroso, tu non ti puoi permettere di avere gioia e certezze”. “Se il mio giocattolo non funziona, non deve funzionare nemmeno il tuo!"
Perché? . ma qualcuna è apertamente odiata. Ecco perché tutte le religioni sono guardate con sospetto,
Anzi, che – grazie al Sacramento - la nostra carne è la carne di Dio, Ma lo capite che noi andiamo per il mondo dicendo che DIO E' UNO DI NOI? Anzi, che – grazie al Sacramento - la nostra carne è la carne di Dio, la nostra vita la vita di Dio, dell'unico Dio?
Allora, cosa resta da fare, a noi cristiani? CHE COSA NON FARE, prima di tutto:
è la mentalità della setta; 1. cacciar via gli altri per tenerci per noi soli il nostro Dio:
è la mentalità del gregge; 2. cacciar via il nostro Dio e fare silenzio sulle nostre certezze:
è' la mentalità di Giuda, il venditore di Cristo. 3. usare il nostro Dio come etichetta per dare ragione al mondo, soprattutto quando non ce l'ha:
Lo dice il Vangelo: VIGILARE. CHE COSA FARE ? Lo dice il Vangelo: VIGILARE.
Non sottrarci noi, alla Sua luce. E poi fare quello che sta in noi perché nirnte di ciò che è umano venga sottratto a questa luce.
VIGILARE sul nostro amore, a Dio e agli uomini: che non si raffeddi. .
VIGILARE per essere sempre capaci di dire che cosa va bene, cioè che prepara l'incontro con il Signore,
e che cosa non va bene, cioè che allontana l’incontro con il Signore.
per ricuperare le radici proprio per ricuperare un futuro. Sacra di S. Michele (TO) - Fine X Sec. VIGILARE E RICORDARE per ricuperare le radici proprio per ricuperare un futuro.
e conserviamo la sicurezza che Lui ritornerà. Noi Cristiani sappiamo bene che Lui è venuto e conserviamo la sicurezza che Lui ritornerà.
Con questa certezza si ritrova il gusto di progettare e costruire, di conservare e non di sporcare e fracassare, di amare e non di odiare.
Testo tratto da un'omelia di Don Mario Caccia Brani musicali: Beethoven Moonlight sonata Sinfonia n. 5 Realizzazione di Anna Maria