Il divorzio tra la fede e la vita quotidiana di molti deve essere considerato come uno dei più gravi errori della nostra epoca. (Vaticano II) Testo: Luca 17, 5-10 // 27 Tempo Ordinario–C- Commenti e presentazione: Asun Gutiérrez Cabriada. Traduzione in italiano don Beppe Musica: Delibes. Preghiera.
Gli Apostoli dissero al Signore: «Aumenta la nostra fede» Gli apostoli sentono la necessità di una fede più viva, vogliono aumentare la loro fiducia in Gesù. Anch’io provo questo bisogno? Gesù non risponde direttamente alla domanda, parla invece della gratuità della fede, del suo potere di fare grandi cose con poco. Per Gesú è fondamentale fidarsi totalmente ed esercitare la fede per rafforzarla. La fede é l'adesione, l’accettazione, l’impegno, il giuramento alla Persona e al messaggio di Gesú. É una relazione personale con LUI.l
Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: Sii sradicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascolterebbe. Secondo Luca, Gesú non misura la fede per la quantità ma dalla qualità. “Se aveste fede; anche se piccola”... Possiedo la Fede? Com’é la mia fede? Ereditata e infantile, abitudinaria, incoerente, flebile, profonda, matura, viva, personale, liberante, gioiosa..? La chiave è la qualità o la quantità, possiamo chiederci che cosa succede in un ambito ritenuto molto cristiano, molto cattolico, molto religioso, con tanta catechesi, con parrocchie frequentate.... Ma... con quanti veri credenti? Ho fede o solo una raccolta di dottrine, un catechismo, un complicato credo che non ha molto a che vedere con il Vangelo né con la Fede; che non trasforma la mia vita? Gesù, oggi, continua a dirci: se mi seguissi davvero, se avessi fede, se vivessi secondo il Vangelo, avresti la forza di trasformare il mondo. La FEDE osa e realizza l’impossibile!
Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà quando rientra dal campo: Vieni subito e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: Preparami da mangiare, rimboccati la veste e servimi, finché io abbia mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai anche tu? Si riterrà obbligato verso il suo servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti» La missione non termina nel campo dell’azione – evangelizzazione -, ma nella casa, nella vita personale, famigliare, comunitaria. Annunciare, con la forma di vita, che il vangelo è Buona Notizia che libera e umanizza e che tutti siamo chiamati a costruire un mondo di fratelli, è il più grande motivo di riconoscenza e di gioia, senza crederci, per questo, meritevoli di felicitazioni, lodi, ricompense o privilegi.
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare». Che cosa devo fare? Essere anuncio e presenza anticipatrice del Regno che guarisce e libera, che ci rende persone più buone e felici, per poter contagiare gioia e bontà. Far presente nel mondo la Buona Notizia di Gesú. Paradossalmente le persone realmente utili sono quelle che si considerano "inutili". Gesú vuole far crescere la proposta di gratuità. Il vero discepolo, la vera discepola, concepisce la propria vita come un servizio gratuito e generoso, senza attendersi meriti, né aver bisogno di ricompense. Al contrario della mentalità farisaica che si attribuisce il merito di quanto realizza. “Si tratta niente di meno che il superamento dell'idea farisaica di ricompensa " (J. Jeremias).
COME UN GRANELLO DI SENAPE A volte, Signore, quando mi prendono i dubbi, quando non sento niente e mi percepisco scettico, mi so piegare e cogliere un granello di senape nel cavo della mia mano, e lo guardo e lo rimiro, ricordandomi delle tue parole. A volte, quando va tutto bene, quando la vita mi sorride, quando non ho problemi nel credere in Te, né per credere negli uomini e nelle donne, né per credere in me..., anche allora mi piego a cogliere un granello di senape e lo guardo a lungo ricordandomi delle tue parole: “Se avrete fede come un granello di senape..." Ulibarri Fl.