1915 24 Maggio 2015.

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Transcript della presentazione:

1915 24 Maggio 2015

Poco meno di 200 anni fa, nel 1818, un ragazzo di vent’anni, di nome Giacomo Leopardi, scrisse una poesia intitolata “All’Italia”, di cui viene qui di seguito illustrata la prima parte.

Non è, questo, uno dei più bei “Canti” leopardiani, tutt’altro; ma, al di là dell’enfasi e della magniloquenza, si respira una sincera passione, un’ansia giovanile per le sorti dell’Italia, ricca di gloriose memorie ma, a quei tempi, disunita, priva di libertà e di prospettive.

Il ventenne Leopardi non donò, come canta nei suoi versi, la sua povera esistenza alla patria, ma molti sono stati da allora ad oggi gli italiani che hanno sacrificato la vita in nome dell’Italia.

Senza rievocare guerre del passato, sempre dolorose, occorre far memoria di tutti coloro che non tornarono a casa e dunque anche dei seicentomila caduti nella guerra che iniziò il 24 Maggio 1915, giusto cento anni or sono.

Giacomo Leopardi Dalla Canzone "All'Italia"

O patria mia, vedo le mura e gli archi

e le colonne e i simulacri e l'erme torri degli avi nostri,

ma la gloria non vedo,

non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi i nostri padri antichi.

nuda la fronte e nudo il petto mostri. Or fatta inerme, nuda la fronte e nudo il petto mostri.

Oimè quante ferite, Che lividor, che sangue!

Oh qual ti veggio, formosissima donna!

Io chiedo al cielo e al mondo: dite dite: chi la ridusse a tale?

carche ambe le braccia; E questo è peggio, che di catene ha carche ambe le braccia;

sì che sparte le chiome e senza velo siede in terra negletta e sconsolata,

nascondendo la faccia tra le ginocchia, e piange.

Piangi, che ben hai donde, Italia mia, le genti a vincer nata e nella fausta sorte e nella ria.

Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, mai non potrebbe il pianto adeguarsi al tuo danno ed allo scorno;

che fosti donna, or sei povera ancella.

passato vanto, non dica: Chi di te parla o scrive, che, rimembrando il tuo passato vanto, non dica:

già fu grande, or non è quella?

Chi ti discinse il brando? Perché, perché? Dov'è la forza antica, dove l'armi e il valore e la costanza? Chi ti discinse il brando?

Chi ti tradì? Qual arte o qual fatica o qual tanta possanza volse a spogliarti il manto e l'aure bende?

Come cadesti o quando da tanta altezza in così basso loco?

Nessun pugna per te? Non ti difende nessun de' tuoi?

L'armi, qua l'armi: io solo combatterò, procomberò sol io.

Dammi, o ciel, che sia foco agl'italici petti il sangue mio.

Accompagnamento musicale: Giuseppe Verdi dal "Nabucco" - Sinfonia Anna Maria www.veritatissplendor.org