27 Gennaio “Giornata della memoria”

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
ORATORIO di NATALE di JS. Bach: “Sorge bella LUCE”
Advertisements

L’OLOCAUSTO.
Scuola Media Statale Via Santhià
Il "Giorno della Memoria"
27 GENNAIO.
Musica: L’ Eternità dei Vangeli
Raccontiamo storie.
LA STORIA DI MOSE’.
dal buio del peccato alla LUCE del Perdono!
Anno C Domenica XXXIII tempo ordinario 14 novembre 2010.
FANCIULLA, IO TI DICO: RISORGI !.
Madre Gesuina Seghezzi
SHOAH SUL FILO DELLA MEMORIA 27 gennaio 2011.
LA GIORNATA DELLA MEMORIA
27 gennaio giorno della memoria.
SHOAH.
Pane spezzato.
LE NOSTRE POESIE.
I colori della diversità
Il piccolo principe e la volpe
R O B.
“Nessuno ha amore più grande di
PER NON DIMENTICARE MAI…
27 gennaio 1945 La Shoah (sterminio).
G I O R N D N A T L E.
Uscire con un altra donna
Rob è il tipo di persona che ti fa piacere odiare:
All’arrivo ad Auschwitz–Birkenau, 477 deportati furono uccisi immediatamente nelle camere a gas e poi bruciati nei crematori. Tra di loro c’era anche Sissel.
Il 27 gennaio è LA GIORNATA DELLA MEMORIA
IMMAGINI, POESIE, PENSIERI, RIFLESSIONI SULLA PACE.
P R E C I S A Z I O N E Queste NON sono le letture della Messa originali: si tratta di mie rielaborazioni, comunque molto aderenti ai testi. I S T R U.
27 gennaio Giorno della Memoria
SHOAH SUL FILO DELLA MEMORIA.
Saper volare con le ali della vita…
AMARE DIO E GLI UOMINI ! B E L L A N O T I Z I A
Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario. – Primo Levi -
PER NON DIMENTICARE! IL GIORNO DELLA MEMORIA
Istituto Comprensivo Nocera Terinese Scuola secondaria 1°
STORIA DI… ORDINARIA MIGRAZIONE
L’INCONTRO CON ALTRE CULTURE
nel gruppo ci sono gli artisti
I BAMBINI DELLA SHOAH PROGETTO CLASSE 3° E A.S. 2013/2014.
Col passare degli anni perdiamo l’innocenza, che altro non è che la saggezza che ci ha regalato Dio.
Arbeit macht FREI IL LAVORO RENDE LIBERI.
Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di ogni anno come giornata in commemorazione delle vittime del nazismo,
Legge 20 luglio 2000, n. 211 Art La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno.
Marco Locatelli Francesco Cantoni Classe II D Anno Scolastico
ISTITUTO COMPRENSIVO CROSIA MIRTO (CS)
10 SMS di promesse Zaccaria 8 Anthony Testa . Ottobre 19, 2014
La shoah a Napoli Nico Pirozzi nelle sue pagine ci ha parlato di tutti gli ebrei napoletani uccisi da un pensiero malvagio.
Insegnare la Shoah La memoria e l’agire presente
Giornata della Memoria, 27 gennaio 2010
Ascoltando «Guardate la pena» di Händel, partecipiamo ai sentimenti di Gesù davanti alla morte DOMENICA 5 quaresima B 2015 Immagini della Valle del Cedron,
Occhiali nuovi Non vedo molto bene da vicino, Signore. Almeno le cose che mi riguardano: i miei errori, i miei difetti. Mentre inquadro benissimo.
Avanzamento automatico
PER NON DIMENTICARE 27 gennaio GIORNATA DELLA MEMORIA
Regina I I I I 5 quaresima B 2015 Partecipiamo ai sentimenti di Gesù davanti alla sua morte.
“JEUNES CITOYENS REPORTERS: ENQUETES SUR NOTRE PATRIMOINE”
ORATORIO di NATALE di JS. Bach: “Sorgi bella LUCE”
Frasi d’amore da dedicare a tutte le persone che amate in ogni occasione By lolita.
SCUOLA PRIMARIA DI REFRONTOLO GIORNO DELLA MEMORIA
Il lessico della memoria
Domenica V di Quaresima 29 marzo 2009
GIORNATA DELLA MEMORIA
Lavoro svolto dagli alunni delle classi quarte
Il giorno della memoria BAMBINO : mamma cosa vuol dire giorno della memoria? MAMMA: siediti qui vicino a me, accendiamo la televisione e vediamo se troviamo.
Natale 2009 CARO GESU’ TI SCRIVO Scuola A. Moro CASAGLIO.
Perché il 27 Gennaio È stata scelta questa data per ricordare il 27 Gennaio del 1945, quando le truppe sovietiche dell’Armata Rossa arrivarono presso la.
Il capo del Governo Italiano Che condivise le pazzie del cancelliere… BENITO MUSSOLINI Che istituì tra il le leggi razziali In seguito ai.
Transcript della presentazione:

27 Gennaio “Giornata della memoria”

Legge 20 luglio 2000, n. 211 Art. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, (…),nonché coloro che, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Art. 2. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto (…), in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

Le classi IV e V Scuola Primaria di Carolei - centro Presentano

Dedicato ai bambini vittime dell'olocausto

Tanti sono stati i bambini vittime dell’olocausto… ad iniziare da ad Anne Frank, simbolo delle atrocità dei campi di concentramento, che nel suo diario quelle atrocità ha raccontato … per finire ai 15.000 bambini, tra i 12 e i 16 anni, rinchiusi nel campo di Terezin… I loro disegni ritrovati e conservati raccontano ancora una volta gli orrori vissuti e fanno da sfondo alla nostre slides

Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz si aprirono davanti agli occhi stupefatti dei soldati dell'Armata Rossa, accolti dai pochi prigionieri che non avevano potuto essere evacuati.

Molti bambini ebrei erano giunti con le loro famiglie anche ad Auschwitz… Dopo giorni di viaggio torturante dentro vagoni sigillati, venivano sottoposti alla selezione. Se avevano meno di 15 anni erano destinati allo sterminio immediato. Le S.S. li separavano dalle famiglie e li spingevano nel gruppo di coloro che venivano avviati verso le camere a gas di Birkenau. Sfuggivano alla morte immediata alcuni bambini (soprattutto gemelli) destinati agli esperimenti medici di Josef Mengele.

i forni... Birkenau

La follia era iniziata anni prima, anche in Italia, con l’introduzione delle leggi razziali che contenevano i vari “divieti” per i cittadini italiani di razza ebraica… Ecco la triste testimonianza di una bambina ebrea, “cacciata” dalla sua scuola…

Via da scuola … sei ebrea! Eravamo d'estate, quando è uscita la legge che obbligava gli alunni ebrei a lasciare la scuola. Io avevo finito la terza elementare, sarei dovuta andare in quarta. Non me l'hanno fatto capire subito per non darmi dei dispiaceri…Però verso l'autunno mamma un giorno m'ha detto, col tono di quella che racconta una cosa senza importanza: Via da scuola … sei ebrea!

"Sai, il prossimo anno non puoi più andare nella tua scuola e andrai in un'altra scuola dove ci saranno tutti bambini ebrei". Perché io in terza avevo avuto il "premio di secondo grado". Avevo meritato un premio, perché ero brava a scuola, di secondo grado perché ce n'era una più brava di me.

Per me è stata una doccia fredda: lasciare la maestra, lasciare i compagni. Così è stato. Ad ogni modo io aspettavo con grandissima ansia il giorno in cui ci sarebbe stata la premiazione dei bambini alla scuola pubblica dov'ero andata.

Ma ero contentissima. La premiazione avveniva a metà dell'anno dopo e io aspettavo il giorno in cui sarei andata a ritirare il mio premio e a rivedere la mia maestra e i miei compagni. Il giorno prima di quello della premiazione suonarono alla porta di casa. Driin… chi sarà? Mia mamma va ad aprire…

Era la bidella della scuola Mignon, che portava un pacchetto contenente un libro, e ha detto : "La signora direttrice manda questo premio per la bambina Elena O.; non deve venire domani alla premiazione per non profanare le scuole del Regno d'Italia". E' stato il primo dispiacere folle della mia vita. Ho pianto, ho urlato e… quel libro oltretutto era anche brutto, un libro di mitologia greca, fascistissimo.

Allora la mia mamma ha cercato di consolarmi dicendomi: "Faremo una bella festa noi in casa, faremo la premiazione". Ha fatto venire tutte le zie che fingevano di essere le patronesse e tutti i cuginetti piccoli che erano piccolissimi e non capivano; ognuno ha avuto un piccolo premio, la mamma s'è messa al piano e così abbiamo fatto una gran bella festa a casa. Ma quello è stato il più grande dispiacere, il mio primo grande dispiacere!

Ma, alla data del 27 gennaio 1945, quando, finalmente, furono aperti i cancelli di Auschwitz, gli orrori non erano ancora terminati…

Il 20 aprile 1945, infatti, nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm furono uccisi 20 bambini ebrei - 10 maschi e 10 femmine - provenienti da Francia, Olanda, Jugoslavia, Italia, Polonia. I bambini, dal campo di sterminio di Auschwitz Birkenau, con un tremendo inganno perpetrato dall'angelo della morte, il dottor Joseph Mengele, erano stati inviati al campo di concentramento di Neuengamme - che distava circa 30 chilometri da Amburgo - come cavie umane, per esperimenti sulla tubercolosi, che avrebbe condotto il medico nazista Kurt Heissmeyer Kurt Heissmeyer

Alcuni dei bambini massacrati Eduard e Alexander Hornemann Sergio De Simone Roman Witonski (con la mamma) Georges Andrè Kon Jacqueline Morgenstein

La scuola di Bullenhuser Damm Giunsero a Neuengamme il 29 novembre 1944. Il dottor Kurt Heissmeyer diede inizio ai suoi esperimenti nel gennaio del 1945. Il 20 aprile, l'esperimento era fallito, i bambini erano malati e stremati e gli inglesi erano alle porte… Da Berlino giunse l'ordine di trasferirli nella scuola amburghese di Bullenhuser Damm e di eliminarli. Un'ora prima di mezzanotte ebbe inizio il loro massacro. Quella stessa notte i cadaveri dei bambini, dalla scuola, furono nuovamente trasferiti a Neuengamme e cremati. Il 18 marzo 1946, l'esercito inglese diede inizio al processo contro i 14 responsabili del massacro di questi 20 innocenti, che si concluse con la loro condanna a morte per impiccagione. Ma solo 11 di loro furono giustiziati, gli altri tre rimasero impuniti. La scuola di Bullenhuser Damm

La scuola di Bullenhuser Damm oggi è un "Luogo della Memoria" La scuola di Bullenhuser Damm oggi è un "Luogo della Memoria". Un museo ricorda l'assassinio dei bambini. Dietro la scuola un giardino pieno di rose bianche descrive, attraverso piccole lapidi, la storia delle piccole vittime. I visitatori possono piantare una rosa per ricordare i bambini della Bullenhuser Damm.

Oggi Sergio De Simone, il bambino napoletano che morì con i suoi compagni quella notte, avrebbe circa 65 anni. Avrebbe passato la sua vita come qualsiasi altro italiano, avrebbe amato, sarebbe stato a volte triste, a volte felice, avrebbe avuto figli, nipoti, sarebbe invecchiato serenamente. Nella nostra memoria Sergio rimarrà sempre il bambino di 7 anni massacrato dai suoi orchi. Ricordare Sergio De Simone e tutti i bambini della Bullenhuser Damm in questa "Giornata della Memoria" è un regalo alla pace. Finché Sergio rimarrà vivo nella nostra memoria gli orchi non potranno uscire dalle tenebre per chiedere ancora sangue e seminare ancora l'odio nel mondo. Perché gli orchi non sono nelle favole, vivono nel mondo aspettando che il mondo perda la Memoria e, insieme ad essa, l'umanità.

Ai bambini una carezza per tutte le infanzie rubate, per i legami strappati, per i fiori recisi, per le andate senza ritorno, per tutti i "progetti-uomo" mai realizzati, per tutte le ferite dell'abbandono, per tutto il freddo, per tutta la paura, per tutto l'odio, per tutta la fame, per tutto il non amore...

C'E' UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE

C'è un paio di scarpette rosse numero ventiquattro quasi nuove: sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica Schulze Monaco. C'è un paio di scarpette rosse in cima a un mucchio di scarpette infantili a Buchenwald.

Più in là c'è un mucchio di riccioli biondi di ciocche nere e castane a Buchenwald. Servivano a far coperte per i soldati, non si sprecava nulla e i bimbi li spogliavano e li radevano prima di spingerli nelle camere a gas. C'è un paio di scarpette rosse, di scarpette rosse per la domenica a Buchenwald.

Erano di un bimbo di tre anni, forse di tre anni e mezzo Erano di un bimbo di tre anni, forse di tre anni e mezzo. Chi sa di che colore erano gli occhi bruciati nei forni, ma il suo pianto lo possiamo immaginare, si sa come piangono i bambini. Anche i suoi piedini li possiamo immaginare, scarpa numero ventiquattro per l'eternità.

Perché i piedini dei bambini morti non crescono Perché i piedini dei bambini morti non crescono. C'è un paio di scarpette rosse a Buchenwald, quasi nuove, perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole... Joyce Lussu

Carolei, 29 Gennaio 2008

… perché … quello che è stato mai più avvenga … Ricordare… perché… … perché … quello che è stato mai più avvenga … …immaginando un mondo….così…

Immagina che non ci sia il Paradiso Prova, è facile Nessun inferno sotto i piedi … sopra di noi solo il Cielo. Immagina che la gente viva al presente... Immagina non ci siano paesi, non è difficile Niente per cui uccidere e morire… Immagina che tutti vivano la loro vita in pace.. Sono un sognatore, ma non sono il solo. Spero che ti unirai anche tu un giorno e che il mondo diventi uno... Immagina un mondo senza possessi … senza necessità di avidità o rabbia La fratellanza tra gli uomini …. Immagina tutta le gente condividere il mondo intero...     (da “imagine” di Jhonn Lennon)