Mattia Dolci – Partner Noviter 11/04/2017 Prospettive di innovazione per il sistema professionalizzante: aspetti chiave per lo sviluppo della iefp nell’ottica del potenziamento del work-based learning Mattia Dolci – Partner Noviter 11/04/2017
1. Lo scenario attuale della formazione professionale: il rafforzamento del rapporto scuole-imprese
Sistema educativo-Lavoro Scenario di rafforzamento rapporto scuole-imprese Buona scuola Jobs Act Relazione Sistema educativo-Lavoro + Livello regionale: legge 30/2015 Decontribuzione assunzione post alternanza Finanziamento pubblico PAL Finanziamento alternanza scuole e progetti territoriali Sviluppo alta formazione tecnica Alternanza Apprendistato Garanzia Giovani Politiche attive La formazione professionale superiore: IFTS e ITS
INCLUSIONE LAVORATIVA E FORMAZIONE PERMANENTE Il sistema della formazione professionale INCLUSIONE LAVORATIVA E FORMAZIONE PERMANENTE POLITICHE ATTIVE LAVORO (Garanzia Giovani, Dote Unica Lavoro, AdR) 21 ITS PTP 20 Tirocinio Incentivi 19 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO APPRENDISTATO MODULI FORMATIVI INTEGRATIVI V Diploma d’istruzione IFTS ALTERNANZA SCUOLA LAVORO APPRENDISTATO MODULI FORMATIVI INTEGRATIVI 18 IV IV Diploma professionale 17 III III Qualifica professionale 16 II II 15 I I 14 Istituti Tecnici e Professionali Istruzione e Formazione Professionale Età
Modalità di connessione scuole-imprese AVVICINAMENTO SCUOLA-LAVORO 1. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 2. ISTITUTI TECNICI SUPERIORI 3. POLI TECNICO PROFESSIONALI 4. TRANSIZIONE SCUOLA LAVORO (Garanzia Giovani) 5. APPRENDISTATO DUALE
2. Lo scenario evolutivo della formazione professionale: la revisione dell’IP e il raccordo con la IeFP
Perché riformare gli Istituti Professionali? La legge n. 107/2015 sulla “Buona Scuola” conferisce al Governo la delega per la revisione dei percorsi di Istruzione Professionale al fine di superarne le criticità: Elevata dispersione scolastica Carattere teorico contrasta con logica VET Obiettivi riaffermare l’identità degli Istituti Professionali (I.P.) guarda all’esperienza IeFP (VET europei, basati su metodo induttivo, didattica laboratoriale, priorità dei compiti concreti e contestualizzati, ambienti di apprendimento assunti dal mondo reale) 7 7
Revisione dell’Istruzione professionale: novità Principali novità previste: Viene confermata la possibilità di attivare presso gli IP percorsi di V anno integrativo per l’accesso all’esame di Stato. Consolidamento del modello duale attraverso la previsione di uno stanziamento annuale dedicato alla realizzazione del sistema duale nella IeFP. Correlazione regolamentare tra gli indirizzi di studio della IeFP e della IP, anche al fine di agevolare i passaggi tra i due sistemi; Costruzione di un sistema di formazione professionale unitario, prevedendo la possibilità di effettuare passaggi tra i sistemi formativi; In aggiunta: In sede di Conferenza Unificata Stato-Ragioni sarà prevista una nuova modalità per il riparto delle risorse destinate alla IeFP tra le Regioni, secondo criteri che premiano e consolidano i sistemi di IeFP dei centri di formazione regionali.
Revisione dell’Istruzione professionale: novità Gli IP possono attivare percorsi di IeFP in regime di sussidiarietà e previo accreditamento presso le Regioni, secondo le modalità che saranno definite da specifici accordi tra la Regione e l’USR. Viene confermata la possibilità di attivare presso gli IP percorsi di V anno integrativo per l’accesso all’esame di Stato per gli studenti in possesso del Diploma di istruzione e formazione professionale di IV anno. Consolidamento e messa a regime dello stanziamento del MLPS per il sistema duale: a decorrere dal 2018 il Ministero del lavoro e delle politiche sociali destina annualmente 25 milioni di euro aggiuntivi alle attività di formazione duale rivolte all’alternanza scuola-lavoro e all’apprendistato di primo livello.
Revisione dell’Istruzione professionale: novità Si istituisce un sistema di formazione professionale unitario, prevedendo: l’utilizzo delle tabelle di corrispondenza tra le qualifiche e i diplomi professionali conseguiti nell’ambito dei percorsi di IeFP e gli indirizzi dei percorsi quinquennali dell’istruzione professionale, anche al fine di favorire i passaggi tra i due sistemi. la possibilità di effettuare passaggi tra i sistemi formativi. Le fasi del passaggio sono disciplinate dai seguenti criteri generali: richiesta manifesta dell’allievo; non automatico, autorizzazione rilasciata previa procedura di certificazione delle competenze e riconoscimento dei crediti in ingresso; la possibilità, a conclusione del primo triennio, di scegliere se proseguire il percorso di studio con la frequenza del IV anno presso il sistema di IP o di IeFP.
3. La prospettiva di evoluzione dei sistemi di policy: il ruolo delle istituzioni formative tra politiche formative e politiche per il lavoro
Servizi formativi e intermediazione al lavoro trasversali alle policy Istituzione formativa IeFP Formazione continua Garanzia Giovani Apprendistato duale Alternanza scuola-lavoro
Quali servizi formativi? Percorsi di formazione iniziale per l'assolvimento del DDIF Percorsi di formazione professionale superiore: IFTS e ITS Percorsi di formazione continua per l'aggiornamento delle competenze e la riqualificazione professionale
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Ampliamento verticale dell’offerta formativa mediante l’attivazione di percorsi correlati e integrati lungo la stessa filiera di IeFP, IFTS e ITS; Ampliamento orizzontale dell’offerta formativa attraverso l’attivazione anche di percorsi di formazione continua per i lavoratori del settore; Centro di formazione come incubatore (“hub”) del “sapere specialistico” del territorio, in grado di offrire servizi formativi mirati alle diverse esigenze in tutti i momenti e fasi della vita, al fine di costruire, arricchire e aggiornare un capitale di competenze specifico, riconoscibile, e spendibile, attraverso una formazione personalizzata e funzionale all’occupazione ed alla competitività. Dal punto di vista delle policy, l’apprendimento permanente richiede la presenza di misure volte a sostenere il passaggio flessibile, graduale e reciproco tra i diversi sistemi educativi.
Intermediazione al lavoro: quali servizi? Alternanza Apprendistato Politiche attive del lavoro Policy nazionali e regionali Sostenibilità
Intermediazione al lavoro: sviluppo commerciale verso le imprese Servizi alla persona Servizi all’impresa Orientamento Formazione Bilancio competenze …. Rilevazione dei fabbisogni aziendali Attività di preselezione di candidati Individuazione rosa di candidati e gestione colloqui Redazione patto e progetto formativo Tutoraggio in itinere Monitoraggio finale
Intermediazione al lavoro: prospettive di sviluppo Matching studente – azienda è essenziale: per le scuole per le aziende che vogliono investire sui giovani Intermediario: fornitore qualificato di servizi di incontro domanda - offerta di lavoro (→ ruolo di consulenza e supporto nella gestione dei processi HR)
Intermediazione al lavoro: quale ruolo Operativamente: l’obiettivo è accreditarsi come fornitori delle risorse umane strategiche (da individuare precocemente e formare on the job); il servizio si innesta sulla consulenza organizzativa e sull'analisi dei fabbisogni di competenza dell'azienda cliente (integrazione dei processi produttivi); il servizio è sempre rivolto all'azienda; la scuola può essere un fornitore qualificato delle risorse umane da inserire ovvero un partner di progetto
4. La IeFP nella prospettiva del work-based learning
La formazione in contesto lavorativo come formazione “potenziata” Il contesto lavorativo rappresenta un contesto di apprendimento “potenziato”, che concorre allo sviluppo della progettualità della persona e della possibilità di scegliere un percorso professionale coerente con le sue inclinazioni e aspirazioni.
CAPACITAZIONE E CAPITALE UMANO Dimensione collettiva: partecipazione alla vita collettiva e alle scelte sociali Dimensione individuale: piena realizzazione della dimensione soggettiva della persona Dimensione professionale: sviluppo delle competenze professionali per essere competitivi L’arricchimento del capitale umano ha valore in quanto consente la realizzazione degli individui, tanto nella dimensione individuale, quanto in funzione del fatto che rende le persone capaci di essere cittadini responsabili e partecipi delle scelte sociali. L’investimento nel capitale umano favorisce la piena realizzazione della persona, nella sfera individuale, collettiva e professionale.
CONTESTO DI APPRENDIMENTO POTENZIATO Gli elementi che qualificano un contesto di apprendimento “potenziato”: Attivo: orientato alla scelta e alla partecipazione Centrato sullo studente: consente ai ragazzi di esprimersi secondo le proprie diversità e abilità Improntato alla personalizzazione dei percorsi formativi a partire dall’unicità degli individui Fondato sull’esperienza: valorizza l’apprendimento induttivo, unendo alle conoscenze teoriche “il saper fare”, che è anche un “saper progettare”, inteso come la capacità di attivare le risorse del contesto per raggiungere un determinato obiettivo.
LA FORMAZIONE ”POTENZIATA” In questa prospettiva la formazione “potenziata” fondata sull’esperienza pratica migliora la qualità del processo di apprendimento in quanto: Al fine di creare ambienti di apprendimento realmente “capacitanti”, occorre rafforzare all’interno dei curricula le attività laboratoriali e le esperienze formative qualificate in azienda, in linea con i modelli VET europei più avanzati. sviluppa la capacità di adattamento e l’inventiva connette il sapere alla dimensione produttiva
LA FORMAZIONE IN CONTESTO LAVORATIVO Esperienze di alternanza scuola-lavoro Conseguimento dei titoli formativi mediante il contratto di apprendistato Esperienze formative all’estero Questi strumenti consentono da un lato di innalzare la qualità del processo di apprendimento e al contempo di formare i giovani sviluppando le competenze trasversali e le conoscenze tecnico- professionali, legate all’industria 4.0, per rispondere al fabbisogno professionale del sistema produttivo e accrescere la loro occupabilità.