I.C. VANVITELLI UDA DIVERSITA’ LA CORSA DELLA DIVERSITA’ Favola ambientata in un habitat campano, il monte Matese CLASSE I E
Un giorno, una lepre e una tartaruga decisero di fare una gara di velocità per vedere chi fosse la più abile nella corsa. La lepre, consapevole delle sue capacità, diede un vantaggio alla tartaruga.
Appollaiati su un faggio, un picchio e una marmotta si interessarono alla corsa. - Perché la lepre ha dato un vantaggio alla tartaruga? –, domandò il picchio. - Secondo me, è troppo sicura di sé! -, rispose la marmotta.
La marmotta, infatti, aveva capito il gioco della lepre e mise un cartello che portava ad una finta scorciatoia per farle perdere la gara. La lepre, vedendo il cartello, prese la scorciatoia.
Mentre correva, vide un cespuglio e fu assalita dalla fame; poco dopo, senza esitare, iniziò a mangiare l’erba ma non sapeva che fosse velenosa.
Durante il pasto si sentì male; allora, la marmotta e il picchio prepararono con le proprie zampe un antidoto mettendo a frutto le loro capacità e così la lepre poté riprendere la corsa.
La tartaruga, nel frattempo, aveva quasi raggiunto il traguardo ma, vedendo la lepre che stava perdendo, si fermò, perché voleva essere corretta nella gara.
– Hai visto cosa ha fatto la tartaruga. – si meravigliò il picchio – Hai visto cosa ha fatto la tartaruga? – si meravigliò il picchio. – Il mondo è vario e pieno di talenti: la tartaruga non è veloce ma è corretta – commentò la marmotta.
La lepre e la tartaruga tagliarono contemporaneamente il traguardo e festeggiarono insieme a tutti gli animali del bosco.
Ognuno possiede doni e capacità propri: la diversità può essere una risorsa per tutti.
Grazie per l’attenzione