1. Panoramica del tessuto muscolare

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Transcript della presentazione:

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

1. Panoramica del tessuto muscolare Ci sono tre tipi di tessuto muscolare scheletrico: è attaccato alle ossa e muove parti dello scheletro; cardiaco: si trova unicamente nel cuore; liscio: si trova nelle pareti dei vasi sanguigni e in quella degli organi cavi. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

1. Panoramica del tessuto muscolare Le funzioni del tessuto muscolare sono: produzione dei movimenti del corpo; stabilizzazione delle posizioni del corpo; regolazione del volume degli organi; movimento di sostanze all’interno del corpo; produzione di calore. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

2. Il tessuto muscolare scheletrico Ogni muscolo scheletrico è un organo distinto composto da numerose cellule, di forma allungata, dette fibre muscolari. Ognuno è dotato di un rivestimento costituito da più strati di tessuto connettivo. Sono irrorati da vasi sanguigni e provvisti di innervazioni. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

2. Il tessuto muscolare scheletrico Ogni fibra è ricoperta da una membrana plasmatica detta sarcolemma che contiene il sarcoplasma, ricchissimo di mitocondri, e il reticolo sarcoplasmatico. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

2. Il tessuto muscolare scheletrico Per tutta la lunghezza della fibra si estendono le miofibrille. Esse contengono filamenti spessi e sottili. I filamenti si sovrappongono secondo schemi specifici formando strutture dette sarcomeri. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

2. Il tessuto muscolare scheletrico I filamenti spessi sono composti da miosina, una proteina formata da una testa globulare e una coda fibrosa. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

2. Il tessuto muscolare scheletrico I filamenti sottili sono composti da tre proteine: actina, tropomiosina e troponina. Durante la contrazione muscolare le teste miosiniche dei filamenti spessi esercitano una trazione sui filamenti sottili, facendoli scorrere verso il centro del sarcomero, che quindi si accorcia Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

3. La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Prima di contrarsi, la fibra muscolare scheletrica deve essere stimolata da un impulso, detto potenziale di azione muscolare, emesso dal relativo neurone motorio insieme al quale costituisce una unità motoria. La sinapsi che si forma tra i terminali assonici di un motoneurone e una placca motrice prende il nome di giunzione neuromuscolare. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

3. La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

3. La contrazione e il rilasciamento del muscolo scheletrico Quando i siti di legame miosinico sono scoperti inizia il ciclo di contrazione: scissione dell’ATP; formazione dei ponti trasversali; Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

4. Il metabolismo del tessuto muscolare scheletrico L’ATP presente nelle fibre è sufficiente soltanto a rifornire energia per i primi secondi di attività muscolare. In seguito deve essere sintetizzato dell’altro da tre fonti: creatinfosfato; respirazione cellulare anaerobica; respirazione cellulare aerobica. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

5. I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni I muscoli scheletrici contengono tre tipi di fibre: ossidative lente; ossidative-glicolitiche rapide; glicolitiche rapide. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

5. I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni Le fibre ossidative lente (o rosse) sono piccole di diametro; contengono molta mioglobina e molti mitocondri; si contraggono e si rilassano in tempi più lunghi rispetto alla fibre rapide; possono sostenere contrazioni prolungate e intense. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

5. I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni Le fibre ossidative glicolitiche rapide (o intermedie) sono intermedie di diametro; contengono molta mioglobina; hanno un alto contenuto di glicogeno e generano molto ATP. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

5. I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni Le fibre glicolitiche rapide (o fibre bianche) sono le più grandi di diametro; contengono poca mioglobina e pochi mitocondri; generano ATP per glicolisi anaerobica. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

5. I tipi di fibre muscolari scheletriche e di contrazioni La maggior parte dei muscoli scheletrici è costituita da tutti e tre i tipi di fibre. Le fibre muscolari di una qualsiasi unità motoria sono tutte dello stesso tipo e si ha l’attivazione di una certa unità in base al tipo di sforzo fisico cui il corpo va incontro. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

6. Il tessuto muscolare cardiaco Il tessuto muscolare cardiaco costituisce la maggior parte della muscolatura del cuore. Le fibre spesso sono ramificate, più corte e di diametro maggiore rispetto a quelle della muscolatura scheletrica, interconnesse tramite dischi intercalari, ispessimenti trasversali irregolari del sarcolemma. Il ritmo automatico o intrinseco delle contrazioni cardiache è detto autoritmicità. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

6. Il tessuto muscolare cardiaco Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

7. Il tessuto muscolare liscio Il tessuto muscolare liscio si trova in molti organi interni e riveste i vasi sanguigni. Il muscolo liscio è un muscolo involontario. I filamenti di actina sono ancorati a strutture detti corpi densi. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

7. Il tessuto muscolare liscio Il muscolo viscerale o unitario si trova negli strati che si sovrappongono a formare le pareti di piccole arterie, vene e organi cavi come lo stomaco, l’intestino, l’utero e la vescica. Le fibre della muscolatura viscerale sono strettamente legate e formano un reticolo continuo. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

7. Il tessuto muscolare liscio Il muscolo liscio ha una possibilità di allungamento e di contrazione molto maggiore rispetto alle fibre muscolari scheletriche. Risponde a impulsi provenienti dal sistema nervoso autonomo (involontario), oppure a ormoni, a variazioni del pH o del livello di ossigeno. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento Il muscolo scheletrico è un organo composto da vari tipi diversi di tessuto, che comprendono il tessuto muscolare scheletrico, il tessuto vascolare, il tessuto nervoso e vari tipi di tessuto connettivo. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento L’attacco del muscolo all’osso fisso è detto origine. L’altra estremità è ancorata in un punto detto inserzione. La porzione carnosa è definita ventre. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009

8. Il ruolo dei muscoli scheletrici nel movimento Tutti i movimenti si producono perché molti muscoli scheletrici lavorano in gruppo. Il muscolo che produce l’azione si chiama agonista o primo motore. Il muscolo antagonista si rilascia mentre l’agonista si contrae. Molti movimenti coinvolgono muscoli sinergici che aiutano il muscolo a funzionare con più efficacia. Tortora, Derrickson Conosciamo il corpo umano © Zanichelli editore 2009