Le feste antiche di una comunità di minoranza

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Transcript della presentazione:

Le feste antiche di una comunità di minoranza Prof.ssa Letizia Miraglia letiziamiraglia@gmail.com Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” BARI CASTROVILLARI, 28 ottobre 2017

ARBERIA STORICA

4 province (Cosenza, Potenza, Lecce, Pescara) 1 nel comune di Lecce (Parrocchia di San Nicola di Mira) 25 comuni della provincia di Cosenza (Acquaformosa, Castroregio, Castrovillari, Civita, Corigliano Calabro, Cosenza, Falconara Albanese, Firmo, Frascineto, Lungro, Plataci, San Basile, San Benedetto Ullano, San Cosmo Albanese, San Demetrio Corone, San Giorgio Albanese, Santa Sofia d’Epiro, Vaccarizzo Albanese) 1 in un comune della provincia di Pescara (Villa Badessa, frazione del comune di Rosciano 2 comuni in provincia di Potenza (San Costantino Albanese, San Paolo Albanese) Eparca Donato Oliverio Vicario Generale Pietro Lanza Sacerdoti 45 Abitanti 33700 Superficie 493 kmq Parrocchie 29 Erezione 13 febbraio 2019 Indirizzo Corso Skanderbeg 54, 87010 Lungro (Cs) Sito www.eparchialungro.it

7 migrazioni principali tra XV e XVIII secolo SKANDERBEG (Kruja 1405- Alessio 17 gennaio 1468)

RICONOSCIMENTO DELLA MINORANZA ARBERESHE Legge 482 del 15 dicembre 1999 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche" Lungro 13 febbraio 1919 Benedetto XV Catholici fideles Piana degli Albanesi 26 ottobre 1937 Pio IX Apostolica Sedes

La festa: il tempo "fermo" nel fluire dei giorni, della vita, del lavoro… Il momento che coinvolge l’intera collettività, rinsalda legami, dà identità, è il riconoscersi nella medesima appartenenza se la festa è collettiva la ritualità è più rigida, ha modelli tradizionali e consolidati Una celebrazione che riguarda il suo territorio RICORDA E RIATTUALIZZA eventi che ne hanno segnato la storia Il singolo SEGNA le tappe della vita con passaggi da uno status a un altro Si concretizza con riferimenti alla cultura materiale (cibi, abiti, addobbi..) con RITI, SIMBOLI, FORMULE, GESTI, NARRAZIONE, CANTI E DANZE

Elementi essenziali della comunità arbëreshe la "vatra", il focolare primo centro intorno al quale ruota la famiglia la "gjitonia", primo ambito sociale al di fuori della casa, elemento di continuità tra la famiglia e la comunità; le case a profferlo raggruppate e organizzate attorno al nucleo fondamentale, con spiazzo centrale, sheshi la "vellamja", la fratellanza rito di parentela spirituale la "besa", la fedeltà alla parola data rito di iniziazione sociale con precisi doveri di fedeltà all'impegno preso

Calendari liturgici: Analogie e differenze Ciclo liturgico bizantino 1 settembre-25 agosto Ciclo liturgico latino Dalla prima domenica d'Avvento (tra il 27 novembre ed il 3 dicembre) alla festa di Cristo Re Nucleo centrale fondante la Pasqua di Resurrezione FESTE PRINCIPALI A DATA FISSA 8 settembre Natività di Maria 14 settembre Esaltazione della Santa Croce 21 novembre Presentazione di Maria al Tempio 25 dicembre Natale 6 gennaio Teofania 2 febbraio Presentazione del Signore al Tempio 25 marzo Annunciazione 6 agosto Trasfigurazione 15 agosto Dormizione di Maria FESTE A DATA MOBILE Palme Pasqua Ascensione Pentecoste «Corpus Domini» 8 dicembre Immacolata 25 dicembre Natale e ciclo di Natale 6 agosto Trasfigurazione di Nostro Signore 15 agosto Assunzione di Maria Palme Pasqua Ascensione Pentecoste Corpus Domini

Calendario bizantino gioco con noci e staçët 8 settembre Natività di Maria Santissima (già dal VI sec.) 9 dicembre La festa della Concezione di Sant’Anna (inizio primo mese di gravidanza) preparazione a quella della Natività di Maria 14 settembre (Esaltazione della Croce) festa con digiuno se cade di domenica Benedizione processione con basilico gioco con noci e staçët

Dicembre Natale (preceduta da una delle quattro quaresime) Raduni nelle case della Gijtonia a rotazione per la preparazione dei dolci (Pettulle, scaletette e Krustulli) pietanze per gli animali di casa 26 dicembre Commemorazione della Santissima Madre di Dio prima domenica dopo Natale san Giuseppe

Gennaio 1 san Basilio 6 Epifania (manifestazione della Trinità) Me bën Shën Vasili? Me bën Capdhani? 1 san Basilio 6 Epifania (manifestazione della Trinità) Benedizione delle acque Benedizione delle case (per il rito latino dopo Pasqua) I tre sacramenti dell’iniziazione cristiana Battesimo cresima ed eucarestia insieme Simbologia legata a M/F

Febbraio Sabato dei Defunti (undici giorni prima delle ceneri) Collivi 2 febbraio Presentazione al tempio di Gesù Sabato dei Defunti (undici giorni prima delle ceneri) Credenza ritorno dei morti sulla terra Collivi sesamo, uva passa, noci, mandorle, chicchi del melograno, aromi

Prigatorët

Nel pomeriggio del sabato dei morti grano bollito, pasta e ceci, panini di farina di grano, di forma allungata (picatullin), denari, olio, vino, formaggi, salami Nel pomeriggio del sabato dei morti Panaghia

Marzo Vigilia del primo marzo Është e vjen kungulli marzit Frascineto-Ejanina Vigilia del primo marzo Është e vjen kungulli marzit Se te Thonë me Kungullin Acquaformosa Primo venerdì di marzo, i ragazzi in gruppo, suonando dei campanacci, sbeffeggiando la gente del paese evidenziandone pregi e difetti Plataci Primo giorno di marzo Campanacci per invitare a portare al pascolo gli armenti

Quaresima Grande e Santa Settimana Prima domenica Processione delle Icone Ricordo della vittoria sulla Iconoclastia (Nicea 787) çiajn Poçet (Rompignatte) Per favorire l’agjirimi (digiuno) Domenica delle Palme Entrata di Gesù a Gerusalemme Alloro e Ulivi Grande e Santa Settimana lunedì, martedì, mercoledì: NYMPHIOS Giovedì pomeriggio: lettura dei dodici Vangeli Digiuno stretto dei tre giorni (agjrimi) solo acqua

Venerdì Processione con l’Epitaffion nel Sepolcro Sabato mattina Anasta o Theos (Sorgi o Signore …) Si battono le botti e i granai Accompagnato da scampanio festoso Fine aghjrimi

PASQUA: Fjalza mirë (Diavoli, candele, uova rosse e kulaçi) Centro del culto della Spiritualità orientale, culmine delle feste «La Festa delle Feste» Sabato notte (Frascineto) o domenica mattina (Civita) Fjalza mirë (Diavoli, candele, uova rosse e kulaçi) Krishti u ngjall – verteta u ngjall (Cristos anesti – alitos anesti) Saluto per quaranta giorni

Simboli della Resurrezione

il profano si innesta sul Sacro Inizio vallje il profano si innesta sul Sacro 24 aprile 1467 /Vittoria di Skanderbeg sui Turchi Tintori Kutula Vallje Plezit/Pjezit

Vallje

Regalità del costume arbëresh

Festa della Madonna - Martedì dopo Pasqua (Spezzano Albanese) Quindici giorni dopo Pasqua (Ejanina) Shën Mëria këtje lart

Ascensione Processione e benedizione della natura fuori dall’abitato Rito della Vllamja Cimbi një e cimbi dy Vllau/motra imë im je ti Gjaku imë është gjaku it, shpirti im është shpirti it Ruhi bij ka lëtir, si druri ka topra Rapsodia di Kostantini e Jurendina (valore dalla Besa/parola data)

Maggio Lule mai Frascineto/Ejanina Falò a Civita (Fondazione della comunità da parte di Giorgio Paleologo Assan)

fidanzamento e matrimonio rito ben strutturato indipendente da altri riti liturgici RITO DEGLI ANELLI Anello= fidanzamento su anulare mano destra

Matrimonio: Incoronazione danza imenea vino /biscotto rottura del bicchiere

COLLIVI 500 g di grano 50 g di farina 160 g di semi di sesamo tostati 160 g di noci sgusciate e tostate 120 g di mandorle pelate e tostate 160 g di uva passa una tazza di prezzemolo tritato 200 g di zucchero a velo 120 g di confetti argentati 3 cucchiai di cannella 1 cucchiaio di noce moscata sale q.b. 1 melograno sgranato se disponibile. Preparazione Lasciare il grano a bagno tutta la notte in acqua e bicarbonato. Scolarlo e sciacquarlo bene. Metterlo in una pentola con abbondante acqua e portarlo ad ebollizione Farlo cuocere per almeno due ore finché non diventa tenero e mescolando frequentemente perché non si attacchi. Se necessario aggiungere altra acqua bollente man mano che viene assorbita. Aggiungere il sale negli ultimi dieci minuti. Togliere dal fuoco ed attendere 10 minuti Scolare bene. Disporre il grano su di un tovagliolo pulito perché assorba l’umidità, lasciandovelo per almeno due ore e girandolo spesso affinché si asciughi bene. Far rinvenire in acqua tiepida l’uva passa, scolarla ed asciugarla. Porre la farina in un recipiente su fuoco molto basso e rimescolare continuamente finché non abbia preso colore. In un recipiente mischiare il grano e la farina con 2/3 dello zucchero. Aggiungere e mischiare il sesamo, l’uva passa, le noci, le mandorle, i chicchi del melograno, gli aromi ed il prezzemolo Disporre il tutto in una ciotola od altro largo recipiente pressando bene il tutto. Cospargere con il rimanente zucchero a velo e decorare in forma di croce con i confetti. È possibile preparare il tutto il giorno precedente. In questo caso conservare in frigorifero e cospargere di zucchero a velo e disporre i confetti solo il giorno successivo. Le dosi su indicate sono sufficienti per la distribuzione a c.a. 50 persone.  

Bibliografia essenziale Gli Arbereshe in Italia. Cultura ed immagini della minoranza linguistica storica, S.l., s.n., 2002 La croce nella preghiera bizantina, Brescia Morcelliana, 1972 Vincenzo Dorsa, La tradizione greco-latina negli usi e nelle credenze popolari della Calabria citeriore, Cosenza : Tip. municipale di F. Principe, 1884 (2. Ed) Giuseppe Ferrari, Rapsodie e scene di vita degli albanesi di Calabria, Cosenza, Scat, 1959 Letizia Miraglia, Tradizioni ad Ejanina sul periodico italo-albanese “Katundi Ynë”, 23 (1992) n.1, pp. 20-21 Caterina Zuccaro, Per un approccio antropologico ai riti della grande e santa settimana nella comunita arbereshe di Civita , “Katundi Ynë”, 22 (1991) n. 1, pp. 12-15

Grazie per l’attenzione