Venerdì 27 gennaio 2017 noi alunni delle classi seconde abbiamo partecipato ad un incontro con la bibliotecaria del paese che ci ha raccontato la terribile vicenda degli ebrei e ci ha fatto riflettere sul Giorno della Memoria. Scuola Secondaria di I Grado “G. Vida” di Monticelli d’Ongina La violenza è indice di stupidità, di insicurezza ed è per questo che la gente deve saper imparare dagli errori dell’uomo, così da arricchire la cultura di cui, oggi, possiamo vantarci di disporre. (Luigi) Non riesco a comprendere pienamente quello che è successo a quelle povere persone, uccise ingiustamente da soldati che non si vergognavano di togliere la vita senza pietà o a quelle persone umiliate e costrette a lavorare in fabbrica e a vivere in baracche. Che ingiustizia! Mi fa rabbrividire il fatto che i soldati non capissero che gli uomini sono tutti uguali. Abbiamo tutti braccia, gambe, occhi e un cuore per amare, non per odiare! Spero solo che qualcuno si sia pentito veramente di ciò che ha fatto. Dopo aver appreso questi fatti ho capito veramente perché è importante ricordare queste atrocità. (Davide)
In alcuni momenti mi sono venuti i brividi, per esempio quando la bibliotecaria ci ha detto che i neonati che sopravvivevano alle camere a gas o venivano lanciati contro i muri o in aria e colpiti a morte con i fucili. Uno degli aspetti che mi ha più stupito è che le guardie tedesche decidevano il momento per ogni cosa. (Natasa) Un triste giorno da ricordare. Si ricorda un massacro di innocenti che avevano solo una colpa: essere ebrei, dissidenti politici, zingari, omosessuali, ecc.. Bambini e adulti strappati alla loro vita di sempre. Tanta gente non ce l’ha fatta a sopportare questa vita per lungo tempo, altri invece non so come possano raccontare ancora quella parte della loro vita. Mi sento molto fortunato a non essere nato in quel periodo e a non aver vissuto questa terribile tragedia. È giusto che il mondo ricordi ogni anno, anche se tutte le persone non avranno mai giustizia e saranno morte invano. (Matteo)