L’angelo curioso
col capo sotto l’ala, come gli uccelli, Gli angeli non sognano. Dormono, qualche volta col capo sotto l’ala, come gli uccelli, ma non possono sognare.
Solo gli esseri umani sognano e gli angeli guardano.
Li vedono chiudere gli occhi e cambiare respiro, a volte russare e agitarsi, a volte sorridere; ma non se ne domandano la ragione.
Gli angeli non sono curiosi e non hanno desideri, perché hanno già tutto.
Ma c’era un angelo diverso dagli altri
Egli stava al capezzale di un bambino a vegliare il suo sonno, come tanti altri angeli.
Ogni mattina il bambino si svegliava sorridendo e diceva a sua madre:
“ Mamma, questa notte ho fatto un sogno bellissimo! ”
E il bambino cominciava a raccontare. Mattina dopo mattina, “ Che cosa hai sognato? “ E il bambino cominciava a raccontare. Mattina dopo mattina, l’angelo ascoltava il bambino che raccontava i suoi sogni come fossero bellissime storie.
Insomma, diventò curioso e sempre più curioso; e questo non è bello per un angelo. Una notte non resistette alla tentazione e decise di guardare il sogno del bambino.
Erano sogni allegri e tutto si muoveva a grande velocità. cose del genere l’angelo non le aveva mai viste e si appassionò. Era già notte fonda. Tornò al capezzale del bambino ma lo trovò occupato da un altro angelo che non lo degnò nemmeno di un’occhiata.
Da quel giorno il bambino riprese a sognare sogni bellissimi mentre all’angelo curioso, per vincere la noia, non rimase altro da fare che dormire
L’angelo capì che per lui non c’era più posto e ritornò sul tetto.
Ma continuava a fare sogni confusi e faticosi, e quando si svegliava aveva sempre mal di testa.
Così cominciò a desiderare di tornare a dormire senza sogni, come dormivano gli altri angeli; ma era ormai troppo tardi.
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