Terza domenica di Avvento 17 dicembre 2017

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Transcript della presentazione:

Terza domenica di Avvento 17 dicembre 2017 Grata del cortile del Magníficat. Ein Karem Anno B Terza domenica di Avvento 17 dicembre 2017 Musica: “Stella di Davide“ (Avvento) Arvo Pärt

Le delusioni si susseguirono a ritmo incalzante Le delusioni si susseguirono a ritmo incalzante. In questa difficile situazione ecco sorgere un altro profeta. La lettura di oggi ci riporta le parole con cui si è presentato.. Non ha armi. Non ha denaro. Non ha potere politico. Ha la parola. È latore di una promessa da parte di Dio: è giunto l’anno giubilare, quello in cui “ognuno tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Sì, ci fu qualche leggero miglioramento, ma le ingiustizie e la corruzione andarono avanti come prima. Difficile continuare a credere e a sperare di fronte a delusioni così cocenti. C’erano tutte le ragioni per abbandonare la fede. Invece, il popolo non si perse d’animo, convinto che non sarebbe stato tradito dal suo Signore e che le sue promesse si sarebbero adempiute.

RALLEGRATEVI SEMPRE, il SIGNORE È VICINO. DOMENICA 3 B RALLEGRATEVI SEMPRE, il SIGNORE È VICINO. 1a lettura: Gioisco pienamente nel Signore per il lieto annunzio. Salmo: Il Signore ricolma di beni i poveri. 2a lettura: Lieti e degni di fede fino alla sua venuta. Vangelo: In mezzo a noi sta uno che noi non conosciamo, è tra noi Colui che deve venire.

Is 61:1-2a, 10-11 Lo spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha consacrato con l’unzione; mi ha mandato a portare il lieto annuncio ai miseri, a fasciare le piaghe dei cuori spezzati, a proclamare la libertà degli schiavi, la scarcerazione dei prigionieri, a promulgare l’anno di grazia del Signore. Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli. Poiché, come la terra produce i suoi germogli e come un giardino fa germogliare i suoi semi, così il Signore Dio farà germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le genti. Scultura del cortile

Il salmo di oggi è il Cantico del “Magníficat” che, secondo Luca, la Madonna proclamò dopo essere rimasta incinta. Sentendo lo sguardo di Dio sulla nostra umiltà, ci rallegriamo con Maria. Il Santo fa grandi cose in Lei e in noi. Egli ricolma dei suoi beni quelli che si sentono poveri. Con questo Cantico dei primi cristiani magnifichiamo Dio con gioia.

Magnificat in catalano Salmo Lc 1 La mia anima esulta nel mio Dio. L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Magnificat in diverse lingue La mia anima esulta nel mio Dio. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono.

La mia anima esulta nel mio Dio. Insieme del cortile La mia anima esulta nel mio Dio. Ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia.

Le delusioni si susseguirono a ritmo incalzante Le delusioni si susseguirono a ritmo incalzante. In questa difficile situazione ecco sorgere un altro profeta. La lettura di oggi ci riporta le parole con cui si è presentato.. Non ha armi. Non ha denaro. Non ha potere politico. Ha la parola. È latore di una promessa da parte di Dio: è giunto l’anno giubilare, quello in cui “ognuno tornerà nella sua proprietà e nella sua famiglia. Sì, ci fu qualche leggero miglioramento, ma le ingiustizie e la corruzione andarono avanti come prima. Difficile continuare a credere e a sperare di fronte a delusioni così cocenti. C’erano tutte le ragioni per abbandonare la fede. Invece, il popolo non si perse d’animo, convinto che non sarebbe stato tradito dal suo Signore e che le sue promesse si sarebbero adempiute.

Cortile e facciata della chiesa 1Te 5:16-24 Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito, non disprezzate le profezie. Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. Astenetevi da ogni specie di male. Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo! Cortile e facciata della chiesa

Ingresso Lo Spirito del Signore è sopra di me, ALLELUIA Is 61: 1 Lo Spirito del Signore è sopra di me, mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.

“Dolce è la luce e agli occhi piace vedere il sole” (Qo 11,7) “Dolce è la luce e agli occhi piace vedere il sole” (Qo 11,7). Alla luce sono associate risonanze positive ed emozioni piacevoli. “Venire alla luce” è sinonimo di nascere (Gb 3,16), “vedere la luce” equivale ad “essere vivo” (Gb 3,20). Questo simbolismo, presente in tutta la Bibbia, è ripreso nel Nuovo Testamento, soprattutto dall’evangelista Giovanni. Fin dal prologo egli presenta la venuta di Cristo nel mondo come l’apparire della luce: “In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta” (Gv 1,4-5). Anche la figura del Battista è introdotta con la stessa immagine. Nella prima parte del Vangelo di oggi, il Battista è identificato come l’uomo mandato da Dio per rendere testimonianza alla luce.

Visione panoramica (in fondo Gerusalemme) Gv 1: 6-8,19-28 Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Originale: Joan Ramirez (+) Ampliamento immagini, letture, musica, commenti (versione catalana e castigliana) : Regina Goberna, con la collaborazione di Àngel Casas Versione neerlandese : Ben van Bossel Versione italiana: Ramon Julià Versione euskera (basco): Periko Alkain Versione portoghese: Ze Manel Marquespereira Versione francese: Àngel Casas Video: Esther Lozano