Egiziani Assiro – babilonesi Ebrei Cinesi Indiani https://carlobellora.wordpress.com/materiale-didattico/ Egiziani Assiro – babilonesi Ebrei Cinesi Indiani
Considerazioni generali Abbiamo pochissimi esempi di musica scritta Ci rimangono, invece, diverse fonti indirette come: Iconografia, racconti e reperti (es. Placche e sigilli babilonesi del II e III millennio a.C. che raffigurano pastori che suonano strumenti a canna lunga; oppure il Poema sull’eroe Gilgamesh ci descrive gli strumenti a percussione utilizzati, tra cui il pukku, un tamburo dei sumeri.) Pochissimi strumenti ritrovati: solo arpe e cetre dei Sumeri Necessario impiegare pensiero deduttivo: (es.musicisti egiziani sepolti nelle tombe con i faraoni ci fa capire la loro importanza sociale)
Considerazioni generali 1. Nelle popolazioni antiche la musica inizia ad essere organizzata e ordinata a sistema: Soggetta a speculazioni astrologiche, mistiche e ad essere sottoposta alle leggi della logica, del calcolo e della misurazione 2. Società più evolute iniziano a stratificarsi con la creazione di classi e di caste Ceti superiori richiedono intrattenimenti musicali
Strumento a pizzico al centro Tomba di Nakht, 1450 a.c. Flauti doppi Arpa arcuata Strumento a pizzico al centro
Egiziani (IV sec. a.c. – 327 a.c.) Popolo evoluto di scienziati, astronomi e architetti, molto religiosi in cui la musica ben si collega a queste due diverse realtà Per gli Egiziani la musica era di origine divina, possedeva un potere magico e svolgeva un ruolo fondamentale durante i riti religiosi Culto di Iside (sistro); culto di Osiride (tromba); culto di Amon (flauto)
Sistro
Le civiltà dell’Antica Mesopotamia Assiri Babilonesi SUMERI
Questa cultura dà molto spazio agli strumenti musicali: I Sumeri Fra le culture mesopotamiche ricordiamo i Sumeri (dal IV millennio fino al 2250 a.C.), la prima dotata di alfabeto. Questa cultura dà molto spazio agli strumenti musicali: – già prima del 3000 a.C. compare un’arpa arcuata. Una simile arpa da 11 fino a 15 corde si trova raffigurata nelle tombe regali di UR (2450 aC), insieme a grandi lire (di oltre mezzo metro d’altezza) e oboi d’argento, oboi semplici e doppi, oltre ad arpe angolari. Le arpe potevano essere orizzontali o verticali a seconda di come venivano suonate. – Troviamo inoltre: grandi tamburi, nacchere o castagnette, tamburelli.
I testi antichi sumerici Molti dei testi sumerici sopravvissuti si datano al periodo Antico Babilonese (1900– 1600 a.C.). Fra questi si ricordano: – Testo d’esame A che contiene un questionario sulla musica da sottoporre agli studenti in una delle scuole per scribi; – Testo delle Accordature destinato ai suonatori di lira. Vi si insegnano: i 7 differenti modi d’accordare la lira e si dimostra come queste accordature siano inserite all’interno d’un sistema simmetrico.
L’arpa arcuata in Mesopotamia da una tavoletta anteriore al 3.000 a.C.
La lira delle tombe di UR (1450 a.C.)
La lira Dettaglio della lira
L’orchestra della corte di Elam Un altro rilievo mostra l’orchestra della corte di Elam (formata probabilmente da schiavi visto che i musicisti di questa orchestra suonano marciando in catene). Ci sono 11 strumentisti: 7 arpe verticali, un’arpa orizzontale, due suonano l’oboe doppio, un tamburo. Ci sono poi sei adulti e nove bambini che cantano. Una delle donne si comprime o picchietta la gola mentre canta, probabilmente per produrre l’effetto di tremolo o un trillo di glottide.
Elamiti e il loro regno
Ebrei= un popolo senza pace Periodo tribale con una vita nomade (dal 1900 a.C.), prima di stabilirsi attorno al 1250 a.C. in Palestina (la terra di Canaan) durante il periodo arcaico Poi il periodo d’oro (dal 1030 al 587 a.C.) con l’istituzione di un governo monarchico con il re Davide e il Re Salomone Infine la diaspora con la cattività babilonese (586-538), la dominazione persiana (fino al 332), la dominazione macedone (fino al 323) e l’annessione al regno romano (63 d.C.)
Ebrei Abbiamo poche fonti sulla musica perciò dobbiamo basarci sulla lettura della Bibbia, il loro libro sacro che ci illustra le loro abitudini musicali e ci parla dei loro strumenti. Periodo arcaico Non esistono musici professionisti: cantare, suonare e ballare erano attività che tutti potevano praticare, anche le donne Per gli ebrei l’inventore della musica è JUVAL (Genesi), primo suonatore di strumenti di cui si parlerà anche nel Medio Evo
Introdotto anche il piffero fenicio a canna doppia e l’arpa angolare Età dei Re e dei Profeti Mogli straniere dei re introducono nuovi strumenti nella cultura ebraica; in particolare provenienti dall’Egitto. Introdotto anche il piffero fenicio a canna doppia e l’arpa angolare Nasce la prima orchestra di musici professionisti, i Leviti, che si producono con notevole assiduità (Cronache); orchestra formata nella scuola del Tempio
Cantillazione e salmodia Nelle sinagoghe (i loro templi) i testi sacri venivano letti in modo particolare attraverso la cosiddetta “cantillazione”, una via intermedia tra canto e recitazione Nelle sinagoghe verranno intonati anche i Salmi, componimenti religiosi che la tradizione assegna al mitico Re Davide, il quale ne scrisse 75 dei 150 esistenti In seguito, ci saranno anche gli Inni, poi ripresi con i Salmi all’interno della liturgia cristiana
Come si cantavano i salmi Con l’assemblea (o il coro) divisa in due cori: stile antifonale (il più antico) Oppure un solista che si alternava all’assemblea (o il coro): stile responsoriale Salmi erano intonati su di un’unica nota con qualche inflessione caratteristica all’inizio o alla fine del versetto Le formule melodiche si potevano facilmente adattare alle lunghezze sintattiche di ciascun versetto
Gli strumenti Kinnor è il nome nome ebraico di un'antica lira, menzionata la prima volta nella Bibbia (Gen. IV 21), in cui ora è comunemente tradotta arpa. Gli strumenti a corda erano affidati a chi prestava servizio nel tempio
I corni e le trombe erano strumenti riservati ai sacerdoti Lo sofar Lo sofar, corno di montone o di capro, che può produrre due soli suoni, è l’unico che si conservi ancora oggi nella pratica religiosa ebraica. Venne impiegato per eventi biblici di grande rilievo: il sacrificio di Isacco (Genesi) e la rivelazione di Dio sul monte Sinai) I corni e le trombe erano strumenti riservati ai sacerdoti
Estremo Oriente: Cina, Corea e Giappone Ne fanno parte Cina, Corea e Giappone, tutti paesi che posseggono patrimoni culturali molto antichi. In tutti i paesi dell’Estremo Oriente il concetto di musica è più ampio rispetto a quello occidentale. Il termine yue non indica soltanto la musica intesa come i suoni organizzati creati dall’uomo ma anche la danza, i costumi, alcune forme teatrali nonché i testi verbali utilizzati per il canto.
Gli strumenti K’ IN a sette corde CINA La pietra sonora: TAI –KING in CINA P’ I p’a a quattro corde CINA XILOFONO: GIAVA METALLOFONO: GIAVA SENG organo a bocca CINA
Gli indiani Nessuno dei popoli extraeuropei può vantare una storia musicale così estesa nel tempo e varia nella teoria e nella pratica quanto gli indiani. La musica ebbe sempre una grande importanza nella loro cultura. I 4 libri dei Veda (dio Brahma) contengono numerosi canti dello stadio più antico (solo musica vocale e monodica) Le varie dinastie, indigene o straniere conferirono sempre un posto di rilievo alla musica; nelle cerimonie religiose e in quelle di corte nei trattenimenti privati, nella letteratura e nei trattati. Musica profana (lirica d’amore e strumentale) dedicata al dio Shiva, malvagio e contrapposto a Brahma
Il sistema musicale indiano Assai complesso è il sistema musicale indiano, che risale al II secolo a.C. e si basa sopra un numero grandissimo di scale. Base comune a tutte le scale è l'ottava, suddivisa, come nel sistema occidentale, in sette tra toni e semitoni Ma l’organizzazione di questa scala era molto complessa, in quanto ognuno degli intervalli era suddiviso in due, in tre o quattro srutis o elementi: in tutto 22 srutis come si vede dal seguente schema ricostruito dal Sachs:
Gli strumenti LA VINA Le TABLA Il SARANGI
Sitar e Sarangi Uno strumento moderno a corde pizzicate e la sitar, affine alla vina e fornita di corde di risonanza. Lo strumento ad arco più importante e il sarangi, di forma tozza e quadrata, munito di 4 corde, oltre a numerose altre che vibrano per simpatia. IL SITAR