Scenari e prospettive dell’economia regionale

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Scenari e prospettive dell’economia regionale E. Valeriani Ervet – Unimore 6 dicembre 2017

SCENARIO MONDIALE E ITALIANO

Si consolida il ciclo economico globale… var. % annua Il quadro globale è sostanzialmente positivo: USA a Cina “tengono” Altri emergenti si stabilizzano dopo periodi di recessione (Brasile, Russia) Il commercio mondiale sorprende al rialzo Le politiche monetarie dei principali paesi rimangono super-accomodanti PIL (var. % annua) Fonte: elaborazione su dati PROMETEIA, Settembre 2017

…con un beneficio anche per i Paesi europei PIL (var. % annua) La ripresa riflette in tutti i paesi la ripresa della domanda interna e delle export… Non è un fenomeno solo italiano, la spesa delle famiglie ha sorpreso in positivo un po’ in tutta Europa, e riflette i continui miglioramenti nei mercati del lavoro e gli effetti positivi della crescita dei mercati azionari sulla ricchezza delle famiglie. Fonte: elaborazione su dati PROMETEIA, Settembre 2017

In Italia la crescita economica va rafforzandosi grazie all’impulso della domanda interna …. PIL (prezzi 2010) DOMANDA INTERNA (prezzi 2010) IMPORT/EXPORT (prezzi 2010) Fonte: elaborazione su dati PROMETEIA (RdP Settembre 2017)

…trainata dalla dinamica positiva degli investimenti (privati) INV. FISSI LORDI (prezzi 2010) INV. FISSI LORDI TOTALI E DELLA PA (numero indice 2008=100 e quota%) Fonte: elaborazione su dati ISTAT e PROMETEIA (RdP settembre 2017)

SCENARIO REGIONALE

In Emilia-Romagna si consolida la crescita del PIL CONSUMI FINALI PIL INVESTIMENTI FISSI LORDI Le nuove previsioni elaborate da Prometeia a ottobre 2017 rivedono in significativo rialzo le stime regionali del PIL 2016: +1,9% (da +1,4% degli Scenari locali di luglio 2017). In accelerazione anche la crescita per il 2017: +1,7% (da +1,4% di luglio). Per quanto riguarda la stima del PIL 2017, l’Emilia-Romagna si conferma prima regione in Italia, insieme alla Lombardia (= +1,7%), davanti a Bolzano (+1,5%) e a Veneto, Piemonte e Toscana (+1,4% per tutte e tre). Per quanto riguarda la domanda interna, i nuovi scenari previsionali indicano per l’Emilia Romagna un leggero rallentamento della crescita nel 2017 (+1,8%, dopo una variazione del+1,9% nel 2016). Più nello specifico, i consumi finali interni dovrebbero crescere nel corso del 2017 del +1,5%, mentre gli investimenti fissi lordi del +3,1% Per quanto riguarda la domanda estera, nel 2017 dovrebbe rallentare la crescita dell’import (da +7,0% nel 2016 a +6,7% nel 2017), mentre sono stimate in accelerazione le esportazioni (da +2,6% nel 2016 a +2,9% nel 2017), che dovrebbero raggiungere il valore di 58,8 miliardi di euro (prezzi correnti), generando un saldo commerciale positivo di oltre 23,6 miliardi di euro, di gran lunga il più consistente tra tutte le regioni italiane. COMMERCIALE SALDO Fonte: elaborazione su dati PROMETEIA (Scenari Economie Locali, Ottobre 2017) Valori concatenati

Prosegue il traino del commercio estero Nel 2016 le esportazioni hanno superato il valore di 56 miliardi di euro (valori correnti). Dopo un rallentamento nel 2016, nella prima parte del 2017 le vendite all’estero sono cresciute dell’6,4% rispetto al primo semestre 2016

Come è cambiato l’export regionale negli ultimi 25 anni In una prospettiva di lungo periodo risulta evidente il riposizionamento verso l’alto delle produzioni tradable dell’Emilia-Roomagna. Nel 2016, anche ragionando a prezzi costanti, il valore dell’export regionale è triplicato rispetto al 1992, mentre in termini di quantità è «solo» raddoppiato Ne consegue un incremento significativo del valore monetario medio di un kg di merce esportata: da circa 1,4 euro a oltre 3 euro. Fonte: elaborazioni ERVET Spa su dati ISTAT, Prometeia

Cresce l’occupazione regionale, superando il livello pre-crisi +55.600 occupati in più tra il 2014 e il 2016 (+2,9%) Tra il 2014 e il 2016 l’occupazione complessiva in Emilia Romagna è cresciuta di oltre 55,6 mila unità circa (pari ad una variazione del 2,9%), passando da 1,911 milioni di occupati nel 2014 a 1,967 milioni nel 2016, superando per la prima volta dall’inizio della crisi il livello occupazionale del 2008, con 17,5 mila occupati circa in più. Nel II trimestre 2017 gli occupati regionali sono stimati in 1.987mila unità. Rispetto al medesimo periodo dello scorso anno l’occupazione è ulteriormente cresciuta dello 0,4% (7,5mila occupati in più); rispetto al secondo trimestre 2015 è invece cresciuta di oltre 65mila unità (pari a +3,4%). SCENARI PREVISIONALI DI PROMETEIA (OTTOBRE 2017) Nel corso del 2017 la popolazione attiva è stimata in leggero rialzo (+0,2) mentre il numero di occupati dovrebbe aumentare dell’1,4%, con un ritmo di crescita inferiore ai due anni passati, anche per il progressivo venir meno della decontribuzione introdotta a partire dal 2015. Nell’anno in corso le persone in cerca di occupazione sono stimate in calo del 15,5% (-22,8 mila persone circa), determinando una contrazione del tasso di disoccupazione, che scenderebbe dal 6,9% del 2016 al 5,9% del 2017, dato superiore alla sola provincia di Bolzano (3,2%). Seguono il Veneto (6,0%), la provincia di Trento (6,1%) e Lombardia (6,5%).

Dinamica del tempo indeterminato periodo 2015-2016 Saldo delle posizioni di lavoro dipendenti per tipologia contrattuale (avviamenti – cessazioni) Delle 76.366 posizioni lavorative dipendenti recuperate nel biennio 2015-2016, ben 72.853 (ossia il 95,4% del totale) sono a tempo indeterminato. Si tratta di una crescita del lavoro dipendente a tempo indeterminato che non ha termini di confronto, a cui hanno contribuito sia la riforma del lavoro (Jobs Act) che lo stimolo generalizzato della decontribuzione per le assunzioni che però, a partire dal 2017, non potrà più esercitarsi su una platea così estesa. Fonte: elaborazione su dati SILER

Prosegue la riduzione della disoccupazione in Emilia Romagna dall’8,3% medio del 2014, al 6,9% medio del 2016, al tasso medio del 6,4% negli ultimi 12 mesi Come rilevato dall’indagine ISTAT nel 2016 si è anche consolidata la riduzione della disoccupazione: fra il 2015 ed il 2016, i disoccupati in regione sono passati da 160,9 mila a 146,8 mila unità (con 14,1 mila disoccupati in meno), mentre il tasso di disoccupazione generale è calato dal 7,7% del 2015 al 6,9% del 2016. Negli ultimi dodici mesi – media periodo da luglio 2016 a giugno 2017 – il tasso di disoccupazione si colloca in Emilia-Romagna sul valore medio del 6,4% (secondo solo al Trentino Alto Adige), in contrazione sia rispetto al valore di un anno prima (media periodo da luglio 2015 a giugno 2016), quando il tasso regionale era pari al 7,4%, che rispetto alla precedente stima pubblicata a giugno (6,6%, con riferimento al periodo aprile 2016-marzo 2017). SCENARI PREVISIONALI DI PROMETEIA (OTTOBRE 2017) Nell’anno in corso le persone in cerca di occupazione sono stimate in calo del 15,5% (-22,8 mila persone circa), determinando una contrazione del tasso di disoccupazione, che scenderebbe dal 6,9% del 2016 al 5,9% del 2017, dato superiore alla sola provincia di Bolzano (3,2%). Seguono il Veneto (6,0%), la provincia di Trento (6,1%) e Lombardia (6,5%).

Emilia Romagna ed Europa 2020 da dove partivamo…dove siamo…dove dovremmo arrivare 2014 2016 TARGET 2020 Tasso di occupazione 20-64 anni (%) 70,7 73,0 75% (UE) 69% (Italia) Istruzione terziaria 30-34 anni (%) 25,1 29,6 40% (UE) 27% (Italia) Abbandono scolastico 18-24 anni (%) 13,2 11,3 10% (UE) 15% (Italia) Rischio povertà ed esclusione sociale (%) 16,4 15,4 (2015) - Fonte: elaborazioni ERVET Spa su dati ISTAT, EUROSTAT

Restano ancora alcuni divari importanti da colmare come per l’istruzione terziaria e la dispersione scolastica Emilia Romagna Italia UE 28 Tasso di occupazione 20-64 anni (%) - 2016 73,0 61,6 71,0 Istruzione terziaria 30-34 anni (%) - 2016 29,6 26,2 39,1 Abbandono scolastico 18-24 anni (%) - 2016 11,3 13,8 10,7 Rischio povertà ed esclusione sociale (%) - 2015 15,4 28,7 23,7 Fonte: elaborazioni ERVET Spa su dati ISTAT, EUROSTAT

L’economia regionale nella prima parte del 2017 nel primo semestre 2017 +27 mila occupati, pari al +1,4% rispetto al primo semestre 2016 (ISTAT) -22 mila disoccupati in meno rispetto al primo semestre 2016, con il tasso di disoccupazione medio in calo di 1,1 punti percentuali (ISTAT) tra gennaio e giugno +6,4% per l’export regionale, con 1,8 miliardi di euro circa di vendite in più rispetto al primo semestre 2016 e un saldo commerciale positivo (11,5 miliardi di euro), valore più alto tra le regioni italiane (ISTAT) positiva e in accelerazione la dinamica trimestrale della produzione industriale in regione: +2,4% nel I trimestre e +3,1% nel II trimestre (Unioncamere Emilia-Romagna) flussi turistici in aumento nei primi nove mesi dell’anno: +7,3% di arrivi e +6,4% di presenze (Osservatorio turistico regionale) dopo un I trimestre negativo (-1,1%), il volume d’affari delle imprese regionali del commercio è in crescita dello 0,7% nel secondo trimestre (rispetto al II trim. 2016) (Unioncamere Emilia-Romagna) Negativa la dinamica delle vendite del commercio al dettaglio, -0,9% sia nel primo che nel secondo trimestre 2017 (Unioncamere Emilia-Romagna)

CASTELNUOVO RANGONE

La disoccupazione nel Sistema Locale del Lavoro di Modena Tasso di disoccupazione 15 anni e più BASTIGLIA BOMPORTO CAMPOGALLIANO CASTELFRANCO EMILIA CASTELNUOVO RANGONE MODENA NONANTOLA RAVARINO SAN CESARIO SUL PANARO SLL Modena (ISTAT 2011) Fonte: elaborazioni ERVET Spa su dati ISTAT

I principali dati del sistema produttivo di Castelnuovo Rangone 1,3 mila Unità Locali attive (1,7% del totale provinciale) 4,5 mila addetti alle unità locali (1,8% del totale provinciale) A Castelnuovo Rangone il numero degli addetti alle UL ha recuperato il livello del 2008 già a fine 2015, grazie al contributo positivo del Commercio e degli altri servizi * Dati aggiornati al 31 dicembre 2015 Variazione % 2015/2008 Addetti nelle UL di Castelnuovo Rangone Fonte: elaborazioni ERVET Spa su dati SMAIL, Unioncamere Emilia-Romagna

Le società di capitale con sede legale a Castelnuovo Rangone 140 società di capitali con sede legale a Castelnuovo*: Oltre 1 miliardo di euro di ricavi aggregati Circa 200 milioni di euro di valore aggiunto complessivo Quasi 2.200 dipendenti totali Distribuzione settoriale delle società di capitale con sede legale a Castelnuovo Rangone. Dati 2015/2016 (ultimo bilancio disponibile) * Con fatturato annuo superiore a 800 mila euro (per almeno un’annualità nel triennio 2014-2016) Fonte: elaborazioni ERVET Spa su dati AIDA – Bureau Van Dijk

Le società di capitale con sede legale a Castelnuovo Rangone Panel di 72 società di capitale con continuità di bilanci 2008-2015 (sottoinsieme del gruppo precedente). Il gruppo delle imprese considerate evidenzia una crescita significativa rispetto ai livelli pre-crisi (dinamica 2008-2015) A confronto con l’insieme di tutte le società di capitale con sede legale in Emilia-Romagna (aventi continuità di bilanci nell’intervallo considerato), il gruppo di Castelnuovo risulta più performante in relazione a Ricavi e Valore aggiunto, meno ai Dipendenti Fonte: elaborazioni ERVET Spa su dati AIDA – Bureau Van Dijk

PREVISIONI 2018

Anche nel 2018, il traino della crescita del PIL regionale sarà trainato dal commercio estero. In accelerazione gli investimenti fissi PIL Var. % PIL 2016 2017 2018 Emilia-Romagna 1,9 1,7 1,5 Lombardia 0,8 Veneto 0,5 1,4 1,6 FVG 1,3 Bolzano 1,1 Trento 1,2 1,0 Piemonte 0,9 Toscana Nord Est Italia PIL Emilia Romagna e sue componenti Var. % 2016 2017 2018 PIL 1,9 1,7 1,5 Consumi finali interni 1,6 1,1 Investimenti fissi lordi 3,2 3,1 3,3 Importazioni di beni 7,0 6,7 Esportazione di beni 2,6 2,9 4,4 Sulla base delle condizioni esaminate da Prometeia ad Ottobre, il PIL regionale nel 2018 potrebbe crescere dell’1,5%, anche se tale previsione potrebbe essere rivista al rialzo con i prossimi Scenari locali di Gennaio 2018. Per quanto riguarda la domanda interna, nel 2018 in Emilia Romagna, i consumi finali dovrebbero rallentare leggermente la propria crescita (da 1,5% nel 2017 a +1,1% nel 2018), mentre dovrebbe consolidarsi la ripresa degli investimenti fissi (da +3,1% nel 2017 a +3,3% nel 2018). Per quanto riguarda la domanda estera, invece, nel 2018 dovrebbe rallentare la crescita dell’import (da +6,7% nel 2017 a +3,3% nel 2018), mentre sono stimate nuovamente in accelerazione le esportazioni (da +2,9% nel 2017 a +4,4% nel 2018), che dovrebbero raggiungere il valore di 61,7 miliardi di euro (prezzi correnti), generando un saldo commerciale positivo di oltre 25 miliardi di euro (sempre a valori correnti), di gran lunga il più consistente tra tutte le regioni italiane. * Var. % annua su valori concatenati * Var. % annua su valori concatenati Fonte: Prometeia (Ottobre 2017)

Dovrebbe proseguire il calo della disoccupazione regionale, il cui tasso viene stimato nel 2018 al 5,6% Tasso di disoccupazione (%) Fonte: Prometeia (Ottobre 2017)

Gli scenari provinciali TASSO DI DISOCCUPAZIONE Valore aggiunto var. % annua TASSO DI DISOCCUPAZIONE % 2016 2017 2018 Piacenza 1,6 1,5 1,4 Parma 1,7 Reggio Emilia Modena 1,8 Bologna 1,9 Ferrara 1,3 Ravenna Forlì-Cesena Rimini Emilia Romagna Nord Est 1,1 Italia 0,7 1,2 2016* 2017 2018 Piacenza 7,5 5,7 5,4 Parma 6,5 5,2 Reggio Emilia 4,7 4,2 4,0 Modena 6,6 5,8 5,6 Bologna 4,8 Ferrara 10,6 8,8 8,5 Ravenna 9,0 7,2 6,8 Forlì-Cesena 6,0 Rimini 9,1 7,9 7,7 Emilia Romagna 6,9 5,9 Nord Est Italia 11,7 11,2 11,1 * dato consolidato Fonte: Prometeia (Ottobre 2017)