LE ORIGINI DEI DIRITTI DI LIBERTA’ La prima generazione dei diritti: i diritti civili dallo Stato (c.d. libertà negative) come diritti proprietari rivendicati contro il potere assoluto del Sovrano libertà personale dagli arresti arbitrari (habeas corpus) libertà di religione (contro cuis regio eius religio) libertà di domicilio libertà di corrispondenza
La tradizione storicistica inglese Origine contrattuale e consuetudinaria (common law) dei privilegi da individuali, poi collettivi (clero, ordini, comuni), infine generali concessi in Gran Bretagna in base ai rapporti economico-sociali Magna Charta Libertatum (15 giugno 1215) Charta Confirmationis (10 ottobre- 5 novembre 1297) The Petition of Rights (7 giugno 1628) Habeas corpus Act (27 maggio 1679) The Billl of Rights (16 dicembre 1689) La Gran Bretagna non ha una Costituzione scritta ma ha un diritto costituzionale, di cui fa parte l’Human Rights Act (1998)
LE TEORIE GIUSNATURALISTE SUI DIRITTI DELL’UOMO I diritti fondamentali come diritti che preesistono allo Stato che sorge per riconoscerli e tutelarli Giusnaturalismo e Diritto positivo Il fondamento dei diritti: l’eguaglianza naturale tra degli uomini divino: eguali perché tutti “figli di Dio” (Ockam, Vitoria) individuale-razionale: etsi Deus non daretur (Grozio)
LE TEORIE CONTRATTUALISTE SUI DIRITTI UMANI I diritti naturali nelle teorie contrattualistiche su origine e legittimazione del potere del Sovrano, fondato sul patto sociale con i sudditi (dal pactum unionis al pactum subiectionis) Hobbes: lo Stato come Leviatano, detentore del monopolio assoluto della forza legittima perché fondato sul consenso dei cittadini che rinunciano irreversibilmente alla loro libertà illimitata (ius omnium in omnia) per evitare la guerra di tutti contro tutti Locke: il potere del Sovrano nasce come strumento per la tutela dei diritti naturali intangibili del cittadino – in primis quello di proprietà – pena la sua revoca (Rivoluzione inglese 1689)