Neoclassicismo: riassunto
Il Neoclassicismo – recupero del mondo antico; non solo valori etici e morali, ma anche un mondo ideale di bellezza; Un fenomeno culturale di portata internazionale, caratterizzato da un ampio indirizzo di gusto e un vero e proprio stile di vita; Un centro particolarmente attivo nell’elaborazione e nella diffusione della nuova tendenza fu Roma; qui si incontrarono artisti e intellettuali provenienti da tutta Europa che contribuirono alla diffusione del Neoclassicismo anche in Francia, Inghilterra, Germania, Svizzera e nei paesi scandinavi, estendendosi fino agli Stati Uniti d’America.
Con Il Neoclassicismo, ci sono le prime tendenze del Romanticismo che portarono alla riscoperta dell’irrazionale, del sentimento, della fantasia, della comunione tra uomo e natura; Il termine Neoclassicismo fu inventato a metà del XIX secolo; Neoclassicismo – imitazione dell’antico, la tendenza culturale dominante in Europa dalla metà del Settecento fino ai primi vent’anni del secolo successivo; Artisti, critici e teorici del tempo amavano il termine vero stile; Gli scavi di Ercolano e di Pompei (XVIII); La nascità dell’archeologia e storia dell’arte;
Neoclassicismo: desiderio di un’arte più semplice e razionale rispetto a quella barocca, vissuta ormai come troppo complessa e fantasiosa; Il primato della ragione, il nuovo credo filosofico, ritorno agli ideali della classicità; Johann Joachim Winckelmann - Pensieri sull’imitazione delle opere greche in pittura e sculture, pubblicato nel 1755;
Barocco: emozionare, stupire, appassionare Neoclassicismo: la bellezza ideale, l’imitazione dell’arte antica, nobile semplicità e quieta grandezza, logica, simmetria e la chiarezza;
Pozzo, Il trionfo di Sant’Ignazio, 1688-94, Chiesa di Sant’Ignazio, Roma David, La morte di Socrate, 1787.
Quale cono le differenze tra opere d’arte di Pozzo e di David? Quali sono gli elementi stilistici che rappresentano lo stile barocco, e quali sono quelli legati al Neoclassicismo? Quale sono le differenze tra motivi selezionati? Descrivi l’illusionismo barocco e l’illusionismo neoclassico.
Architettura Rigore e la razionalità dei modelli greco- romani; Le costruzioni furono ispirate a princìpi di semplicità e funzione; La forma esteriore dell’edificio doveva corrispondere alla sua funzione; Utilità, comodità e solidità: Francia: l’architettura visionaria di Boullèe e Ledoux;
Lord Burlington, Chiswick House, 1729, Chiswick, Londra
Étienne-Louis Boullée, Cenotafio di Newton, 1784, inchiostro, Parigi, Bibliothèque Nationale
Il progetto più celebre e originale di Boullèe fu senza dubio quello per il Cenotafio a Isaac Newton, che esprime quella volontà di celebrare i geni della nazione e gli eroi della cultura; Boullèe progetta una monumentale sfera, pura forma geometrica, simbolo dell’universo e del trionfo della ragione; Un gigantesco cielo stellato riveste l’interno della volta;
Ledoux, La casa di ispettore dell’aqua, 1804.
L’architettura di Ledoux : i suoi edifici, publici e privati, manifestano il recupero dell’architettura greco-romana in forme di grande purezza geometrica e solida essenzialità;
Leo fon Klenze, Walhalla dei Tedeschi, 1830-42, Ratisbona
In Germania la ripresa dei modelli dell’architettura classica, quella greca soprattutto, trovò probabilmente la sua più perfetta e rigorosa affermazione in costruzioni dalle forme sobrie e severe, di grande razionalità; In Baviera, in particolare, la passione per l’antico del re Ludovico I e il sogno di far rivivere nel suo regno una nuova Atene trovarono un eccenzionale interprete in Leo von Klenze (1784-1864), architetto di solida formazione classica, che aveva compiuto numerosi viaggi in Italia e in Grecia;
Fra il 1830 e il 1842 Leo von Klenze costruì su una collina vicino Ratisbona, in un luogo di grande suggestione paesaggistica, il Walhalla – uno straordinario monumento dedicato ai geni e ai personaggi illustri della nazione tedesca commissionatogli dal re per celebrare lo scampato pericolo dell’invasione napoleonica; Per questo edificio, il cui nome richiama l’antico paradiso della mitologia germanica dove gli eroi caduti in guerra venivano condotti dopo la morte dalle Valchirie, Klenze adottò la forma di un tempio dorico periptero, dalla limpida e armoniosa struttura, modellata direttamente su quella del Partenone;
All’interno, in un’ampia sala a lesene con lucernari, sono collocati i busti e le statue dei personaggi più importanti della storia tedesca, disposti sulle pareti laterali su più livelli, mentre nella zona del matronèo si trovano le tavole con i nomi dei personaggi dei periodi più antichi di cui non è stato tramandato alcun ritratto;
Walhalla, interno
Walhalla vs Skopje – Che ne pensate voi?
La scultura Era adatta a rivivere la classicità; Dalle opere antiche gli artisti contemporanei trassero infatti ispirazione per temi e soggetti; La ricerca di perfezione esecutiva, con un’attenzione alla composizione equilibrata e armoniosa, affidata più al rigore e alla precisione del disegno che alla presenza di effetti chiaroscurali;
Antonio Canova Antonio Canova, Dedalo e Icaro, 1778-79, Marmo, Venezia, Museo Correr
Antonio Canova, Dedalo e Icaro, 1778-79, Marmo, Venezia, Museo Correr
Dedalo e Icaro Il soggetto, molto raro in scultura, anche nella produzione plastica dell’antichità, è ispirato alla favola mitologica e alle Metamorfosi di Ovidio. Tutta l’opera è giocata sul constrasto tra il vecchio Dedalo, scolpito con tale intensità realistica e la figura idealizzata del giovane Icaro; Un sottile gioco psicologico lega i due personaggi: lo sguardo serio e preocupato del padre, che si sporge in avanti per fissare meglio con la cera l’ala sulla spalla del figlio e la spavalda ritrosia di Icaro, che si volge con un sorriso, incosciente del destino che lo attende;
Il mazzuolo e lo scalpello, strumenti di lavoro dello scultore posti ai piedi dei due personaggi, suggeriscono l’interpretazione di quest’opera come allegoria della scultura, mostrando un allusivo apragone tra Icaro e Canova, che si apprestava a lasciare la bottega di nonno Pasino e Venezia per Roma; Il successo di questa commissione gli consentì di procurarsi la somma necessaria per compiere il tanto sospirato viaggio a Roma, che segnò la svolta decisiva della sua carriera.
Canova, Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria, 19789-1805, Vienna
Un monumento funebre per l’arciduchessa Maria Cristina d’Austria; Monumento funebre concepito come una grande piramide adossata al muro con al centro un’apertura verso cui avanza una silenziosa processione di figure; Allegoria della Virtù, reca in mano il vaso con le ceneri della defunta, affiancata da due giovani ancelle che reggono una ghirlanda di fiori; Dietro di loro, un po’ più discosta, un’altra figura femminile, che rappresenta la Pietà guida una bambina e un vecchio cieco, che si sostiene appogiandosi a un bastone.
Sul lato destro, a bilanciare la composizione, si trova invece un Genio funerario alato che, seduto sui gradini del monumentno, osserva il corteo funebre, con un leone come il simbolo cristiano della resurrezione e della vita oltre la morte; Al culmine della piramide un medaglione in rilievo accompagnato da una scritta commemorativa celebra l’immagine della defunta: la figura alata della Felicità la sorregge e un piccolo genietto le porge un ramo di palma.
Canova, Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria, 19789-1805, Vienna
Canova, Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria, 19789-1805, Vienna
Canova, Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria, 19789-1805, Vienna
Dal punto di vista compositivo il monumento presenta notevoli novità: per la prima volta, infatti, le sculture a tutto tondo si liberano dal legame con l’architettura, muovendosi autonome nello spazio, annullando volutamente ogni dispozione simetrica, per seguire un ritmo temporale legato al significato dell’opera.
Canova, Amore e Psiche, 1787-93.
Amore e Psiche che si abbracciano; L’episodio coglie l’attimo in cui Amore giunge a rianimare con il suo bacio Psiche, svenuta per avere aperto l’ampolla con l’acqua di Giovanezza ricevuta da Prosepina nell’Ade, contravvenedno cosi agli ordini di Venere; Il legame amoroso tra i due personaggi si manifesta attraverso un complesso e raffinato intreccio di linee e volumi, in un’armoniosa concatenazione di gesti e di sguardi.
I due amanti si uniscono in un abbraccio inconsueto: Amore, con le grandi ali ancora aperte, si piega in avanti, con un ginocchio appoggiato a terra e l’altra gamba stesa, sorreggendo delicatemente il capo dell’amata, mentre le cinge il petto con un braccio; Psiche, semisdraiata, allunga le braccia verso Amore, volgendosi all’indietro, per attirarlo a sè.
I valori morali della rivoluzione; Marat era uno dei personaggi più in vista della rivoluzione e amico di David; La sua morte, avvenuta per mano di Carlotta Corday suscitò una grande impressione nell’opinione pubblica; Marat è nella vasca da bagno, in cui trascorreva la maggior parte del suo tempo a causa di una malattia della pelle; Qui Carlotta Corday lo uccise; Il tragico evento si è appena compiuto; Il pugnale giace abbandonato a terra, mentre Marat abbandona il braccio penzoloni, strigendo ancora tra le mani carta e penna. David mostra in primo piano tutta la cruda realtà della morte. David, La morte di Marat, 1793.
Con quest’ opera di straordinaria forza propagandistica David contribuì alla creazione di un mito che ottene la sua consacrazione ufficiale nella gigantesca tela che raffigura l’incoronazione di Napoleone come imperatore dei francesi, illustrando con rigorosa fedeltà cronachistica l’eccezionale evento. David, Bonaparte che valica il Gran San Bernardo, 1800.
La traversata delle Alpi che condurrà alla gloriosa vittoria sulle truppe austriache a Marengo; In groppa a un cavallo bianco, sullo sfondo di un aspro paesaggio poccioso, Napoleone con la ano levata indica l’orizzonte, incitando gli uomini che trascinano con fatica i cannoni sulle creste della montagna a procedere verso nuove conquiste; Per realizzare il dipinto, David si era fatto recapitare nel suo studio tutti i capi di abbigliamento indosati da Napoleone a Marengo, aggiungendovi poi un mantello di fantasia; egli realizzò così un efficace equilibrio tra il realismo del volto e dell’abito del personaggio e il tono epico e fortemente celebrativo dell’immagine;
David imposta la composizione secondo una linea diagonale ascendente, sottolineata dal gesto e daalla determinazione dell’impetuoso condottiero, avvolto nel mantello rosso mosso dal vento, e dal movimento del cavallo impennato e scalpitante. Per le sue virtù eroiche e le qualità di stratega militare, egli viene associato agli antichi condottieri del passato, Annibale e Carlo Magno – anch’essi varcarono infatti le Alpi per la conquista dell’Italia – i cui nomi sono incisi sulle rocce in primo piano;
David, L'incoronazione di Napoleone, 1805-07