I totalitarismi del XX secolo

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Transcript della presentazione:

I totalitarismi del XX secolo

Con il termine “totalitarismo” si vuole indicare una forma di governo in cui chi detiene il potere esercita un controllo assoluto e totale sulla società.

In questo sistema chi governa è padrone di tutto e tutti in maniera totalitaria, credendo di non dover rispondere ad alcuna legge umana o divina.

E’ strano, ma i totalitarismi, che furono un fenomeno molto violento, si affermarono tramite il consenso della gente.

Ciò fu dovuto soprattutto alle risposte economiche che i regimi totalitari seppero dare alla crisi e alla facilità con la quale la massa in quel periodo si faceva condurre.

Il ventesimo secolo conobbe due grandi totalitarismi: il comunismo di Lenin e Stalin in Russia e il nazionalsocialismo (abbreviato in nazismo) di Hitler in Germania. Il Fascismo di Mussolini in Italia è considerato un totalitarismo imperfetto.

Cosa accomuna questi due fenomeni?

1. L’ideologia

Entrambi nascono da un’ideologia, ovvero un’idea che si vorrebbe imporre alla realtà con violenza.

Per il comunismo l’ideologia fondante era appunto l’idea comunista di Marx; il nazismo, invece, propagandava la superiorità della razza e della civiltà ariana e la convinzione che il popolo tedesco fosse chiamato a dominare il mondo.

2. L’espansione territoriale

La Russia nel 1922 divenne URSS (Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche), arrivando a comprendere tutti i territori che avevano fatto parte del vecchio impero zarista.

era un’unione federale, ma di fatto le autonomie dei singoli stati erano sacrificate al predominio del governo centrale di Mosca.

La Germania da subito si volse alla conquista degli stati dell’Europa dell’est.

3. L’individuazione di un nemico

Venne individuato un nemico comune, di un capro espiatorio Venne individuato un nemico comune, di un capro espiatorio. La propaganda del regime contribuì a diffondere tale odio.

Il comunismo si scagliò contro i kulaki (i contadini che si erano arricchiti ed erano diventati proprietari terrieri), contro i borghesi e contro il clero (la Chiesa);

il nazismo vide negli ebrei i principali responsabili della sconfitta nella Grande Guerra e dell’impoverimento del Paese. In Germania come in Russia, poi, tutti gli oppositori politici vennero perseguitati.

4. La crescita economica

Entrambi i totalitarismi guadagnarono il consenso della gente anche in virtù della ricchezza che riuscirono a produrre.

la Germania uscì rapidamente dalla crisi economica del dopoguerra. In Russia Stalin chiuse l’economia del Paese al mercato internazionale e avviò una pesante industrializzazione; la Germania uscì rapidamente dalla crisi economica del dopoguerra.

Per lungo tempo, però, la gente non si accorse che tale ricchezza era resa possibile dalle violenze cui erano sottoposte fasce della società (kulaki, borghesi, ebrei).

Il controllo centralizzato e la propaganda 5. Il controllo centralizzato e la propaganda

Ogni aspetto della vita della società era perfettamente controllato dal regime: il lavoro (dalla sua organizzazione fino alla possibilità stessa di averne uno)…

…la vita culturale delle città (spettacoli teatrali, libri da diffondere), i programmi scolastici (nei quali veniva instillata nelle giovani menti la propaganda del regime), la stampa.

6. La violenza

In Russia venne creata l’Armata Rossa, un esercito al servizio del regime; assieme ad esso lavorava una polizia segreta che stanava e imprigionava gli oppositori politici.

Le persone catturate venivano spedite in campi di concentramento chiamati gulag, dove erano impiegati a vita in lavori estenuanti, quali la costruzione della ferrovia in mezzo al gelo siberiano.

Si calcola che le persone sterminate sotto il regime comunista furono più di 21 milioni.

In Germania Hitler organizzò le SS, corpi militari a lui fedelissimi In Germania Hitler organizzò le SS, corpi militari a lui fedelissimi. Ebrei e avversari politici vennero spediti nei lager, campi di sterminio, dove morirono più di 6 milioni di persone.

7. L’identificazione in un simbolo

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