Le popolazioni precolombiane

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Transcript della presentazione:

Le popolazioni precolombiane Maya, Aztechi e Incas

Indios o Amerindi? Le popolazioni trovate in America dagli Europei si insediarono lì sin dalla preistoria. Alcune di esse erano nomadi e dedite alla caccia; altre si erano stanziate e praticavano l’agricoltura. Erano rimaste ferme all’età della pietra. Colombo li chiamò Indios, abitanti delle Indie; gli storici preferiscono parlare di Amerindi.

Arretratezza e Cultura Questi popoli non conoscevano il ferro, l’uso della ruota, le bestie da soma; avevano tuttavia un grande senso artistico e l’arte di creare vasi d’argilla, tessere e di creare metalli nobili. Avevano varie scritture e avevano raffinate conoscenze astronomiche. Non vivevano sul mare ma nell’entroterra.

Prima degli Spagnoli I Maya furono la civiltà più antica, quasi estinta all’arrivo degli europei; il regno degli Aztechi si estendeva per tutto il Messico; l’impero Inca si estendeva lungo la catena montuosa delle Ande.

I Maya I Maya erano stanziati nella penisola dello Yucatan. Avevano grandi città organizzate intorno al tempio. Governava queste città il sommo sacerdote aiutato dai nobili. I loro territori saranno conquistati nel 1523 da Pedro de Alvarado.

Gli Aztechi Gli Aztechi (o Méxica) erano un popolo di guerrieri situati nell’attuale Messico. Erano governati da un imperatore e da un consiglio di nobili; la loro era una società piramidale e chiedevano tributi alle popolazioni loro sottomesse di derrate alimentari e schiavi da sacrificare.

Sacrifici Umani Secondo gli Aztechi era prossima una nuova fine del mondo (che era già stato distrutto quattro volte); per placare l’ira delle loro divinità, si offrivano in sacrificio bambini, donne e uomini. Il sacerdote estraeva loro il cuore e le viscere e li bruciava sugli altari. Il dio nazionale degli Aztechi era Huitzilopochti, dio della guerra e del sole. Gli si sacrificava per mantener vivi il calore, la luce e il movimento del sole.

Quetzalcoatl Quetzalcoatl, leggendario re Tolteco, era considerato padre della civiltà. Secondo la leggenda sarebbe migrato da quelle regioni a bordo di una nave con la promessa di tornare a guidare i popoli della zona dopo un certo lasso di tempo. Era raffigurato con la barba che gli copriva il volto (alquanto strano per quei popoli, in genere del tutto glabri sul viso) e con la pelle bianca. Quetzalcoatl era contrario ai sacrifici umani, che durante le feste in suo onore non avvenivano.

I perdenti erano sacrificati per decapitazione. La Pelota La Pelota era lo sport più praticato dagli Aztechi, che lo avevano ereditato dai Maya. Si doveva far entrare una palla di caucciù in un cerchio verticale attaccato ad un muro toccandola solo con gomiti, ginocchia o fianchi. I perdenti erano sacrificati per decapitazione.

L’impero Inca si estendeva lungo la catena montuosa delle Ande. Si fondava sul culto dell’imperatore, ritenuto un dio. L’agricoltura era basata sulla coltivazione dei tuberi. usavano i lama come bestie da soma.

L’esercito Spagnolo Gli Spagnoli non avevano un vero e proprio esercito. Le truppe, poco organizzate, seguivano nobili senza ricchezza emigrati o veri e propri assassini e tagliagole che scappavano dall’Europa. Avevano poche armi da fuoco, poco efficienti dal punto di vista bellico ma impressionanti per il fuoco e il fumo. I Conquistadores, gruppi di avventurieri in cerca di fortuna, dovevano poi portarseli dietro dalle navi.

Hernán Cortés Hernán Cortés, scoperto che il Messico era ricco di oro, decise di conquistare quelle regioni. Partì da Hispaniola e giunse sulla spiaggia dove oggi sorge Vera Cruz. Bruciò le navi con cui era approdato e costituì una nuova città.

La strategia Cortés strinse alleanze con molti pueblos che volevano ribellarsi agli Aztechi; tra queste popolazioni trovò anche degli interpreti (naufraghi spagnoli). Quindi marciò contro la città di Tenochtitlán, capitale degli Aztechi, utilizzando le strade costruite da loro stessi.

In quegli anni l’imperatore era Montezuma. Questi riconobbe in Cortés il dio Quetzalcoatl che ritornava e lo accolse in pompa magna. Quando però Cortés fu costretto ad allontanarsi, i suoi luogotenenti depredarono la città e i templi. Una volta tornato, dovette scappare aprendosi la strada con le armi e perse un terzo dei suoi uomini.

Una sanguinosa vittoria Tenochtitlán era costruita su un isolotto al centro di un lago. Cortés pose l’assedio alla città con le barche, per tagliare i viveri, poi vi penetrò distruggendo ogni cosa. Le macerie furono gettate nel lago, che fu poi prosciugato.

Francisco de Pizarro Francisco de Pizarro era un tagliagole e un assassino. Approfittò delle lotte intestine nell’impero degli Inca tra un imperatore e suo fratello e marciò sulla capitale, Cuzco, senza incontrare resistenza.

Il destino degli Incas fu deciso in un pomeriggio. Il Tradimento Giunto a Cuzco, Pizarro si fece ricevere dal nuovo re. Con un’audacia così spietata da spaventare gli stessi conquistadores, Pizarro attaccò di sorpresa i dignitari della corte, li uccise e fece prigioniero lo stesso re. Lo uccise dopo poco. Il destino degli Incas fu deciso in un pomeriggio.

Lima Cuzco si trovava in mezzo alle Ande; Pizarro decise quindi di fondare sulla costa una nuova capitale: Lima, la città dei re. Ottimo dal punto di vista militare, questo gesto però gli inimicò le popolazioni indigene, spaventate anche dalla fine degli Incas.

Dopo i Conquistadores I territori spagnoli in America furono organizzati con il sistema dell’encomienda: il territorio apparteneva al Re, che lo offriva ad un colono, l’encomendero, che doveva provvedere a farlo fruttare con l’aiuto delle popolazioni locali: esse dovevano lavorare sotto di lui ed essere evangelizzate. In realtà, molti Spagnoli resero i nativi schiavi.

La missione della Chiesa Il Papa mandò subito missionari, soprattutto francescani e domenicani, per evangelizzare quelle terre. Papa Paolo III nel 1537 proclamò il divieto di mantenere la schiavitù; la Spagna allora abolì le encomiendas. La Chiesa allora creò le reducciones, grandi fattorie dove gli Indios erano raccolti, difesi ed educati.

La Leggenda Nera Negli anni successivi persero la vita molti Indios a causa dello sfruttamento spagnolo ma soprattutto per le malattie che gli europei portavano con sé, contro le quali gli Indios non avevano anticorpi. Queste morti portarono alla cosiddetta Leggenda Nera, secondo cui gli Spagnoli in America si sarebbero macchiati solo di colpe atroci. Fu diffusa soprattutto dalla nemica Inghilterra. La realtà fu invece molto ridotta.