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LE CIVILTA’ PRECOLOMBIANE

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Presentazione sul tema: "LE CIVILTA’ PRECOLOMBIANE"— Transcript della presentazione:

1 LE CIVILTA’ PRECOLOMBIANE
MAYA AZTECHI INCAS

2 GLI AZTECHI RISPONDI ALLE DOMANDE:
COME SI CHIAMA LA CITTà GALLEGGIANTE CAPITALE DELL’IMPERO AZTECO? QUANTI ABITANTI VIVEVANO NELLA CITTà E QUANTI ERANO I CONQUISTADORES? COSA FACEVANO NEI LORO TEMPLI GLI AZTECHI? QUAL’ERA IL DESTINO DI UN BAMBINO AZTECO? CHI ERA HUITZILOPOCHTLI? COME VENIVA EDUCATO IL GIOVANE AZTECO? COSA DOVEVA FARE IL GIOVANE GUERRIORE QUANDO CATTURAVA UN PRIGIONIERO?

3 GLI AZTECHI 2 COME SI CHIAMAVA L’IMPERATORE AZTECO?
COME VESTIVANO I GUERRIERI AZTECHI? CON CHI ERA SEMPRE IN GUERRA IL DIO SOLE? PERCHE’ CORTEZ VENNE ACCOLTO IN CITTA’ COME UN DIO? COSA PENSARONO GLI AZTECHI QUANDO VIDERO PER LA PRIMA VOLTA I CAVALLI? DA COSA FURONO SCONFITTI GLI AZTECHI?

4 I CONQUISTADORES Avventurieri spagnoli che presero parte alla scoperta, alla conquista e alla colonizzazione dell’America centrale e meridionale

5 LA COLONIZZAZIONE Hernàn Cortés, nel 1519, si addentra,
col suo piccolo esercito, all’interno del Messico: l’impero azteco diventa una colonia spagnola Francisco Pizarro, nel 1532, fa strango- lare re Atahualpa: l’impero incaico diventa una colonia spagnola Cortés e Pizarro riescono a sconfiggere alcune popolazioni amerindie e sottometterle alla Spagna. Le conquiste Europee hanno l’effetto di distruggere le civiltà degli Indios, depredare le loro ricchezze, cancellare le loro lingue, sostituite dallo spagnolo. Molti Indios, costretti a lavorare nelle miniere e nelle piantagioni, moriranno di stenti e di malattia.

6 Hernán Cortés Nel 1519 sbarcò nello Yucatan e, con un contingente di soldati, conquistò i territori dell'Impero azteco e catturò l'imperatore Montezuma II. Dopo aver razziato e distrutto Tenochtitlán, la capitale dell'Impero azteco, di cui restano oggi le rovine, Cortés fondò Città del Messico. Cortés, con 600 uomini, in poco più di due anni, si impadronisce del Messico grazie all’uso delle armi da fuoco e dei cavalli. Egli ha saputo, inoltre, sfruttare il malcontento delle popolazioni sottomesse dagli Aztechi. Il Messico diviene una colonia spagnola e riceve il nome di Vicereame della Nuova Spagna.

7 FRANCISCO PIZARRO Il primo europeo che penetrò con successo all'interno del Sudamerica fu il conquistatore spagnolo Francisco Pizarro. Spingendosi da Panamá verso sud, egli invase il ricco impero degli INCAS nel 1531. In cinque anni, usando abilmente le armi e l'inganno, Pizarro prese il sopravvento sull'impero. Anche a Pizarro bastano pochi uomini per sottomettere un impero fiorente. Con l’astuzia e la violenza nasce il Vicereame del Perù.

8 TRATTATO DI TORDESILLAS
Con il trattato di Tordesillas (1494), i sovrani di Spagna e Portogallo dividono il mondo in due parti, lungo il 50° meridiano ovest.

9 Cause della sconfitta dei popoli amerindi
Il successo degli Spagnoli è favorito da Superiorità degli armamenti spagnoli: cavalli, imbarcazioni, armi da fuoco, armature, cannoni Malcontento delle popolazioni indige-ne sottomesse dagli Aztechi, che collaborano con gli Spagnoli Atteggiamento ingenuo e arrendevole dei popoli amerindi, che scambiano gli Spagnoli per divinità In particolare, per quanto riguarda gli Aztechi, la sconfitta si deve anche al comportamento contraddittorio del loro re, Montezuma, che non oppone resistenza a Cortés perché convinto di trovarsi di fronte al dio Quetzalcoatl, tornato a riprendersi la sua terra,così come annunciava la leggenda. Il sovrano Inca, invece, Atahualpa, cade in un tranello tesogli da Pizarro, il quale chiede, in cambio della sua libertà, il pagamento di un riscatto. L’Inca ordina così di riempire di oro e argento una stanza lunga sette metri e larga cinque. Gli Spagnoli, poi, non mantengono la parola data, e strangolano Atahualpa dopo averlo battezzato.

10 Il calo demografico degli Indios
Tra l’arrivo degli Europei e la metà del XVI secolo, le popolazioni amerindie subiscono un impressionante calo demografico. Si calcola che, nel giro di una cinquantina d’anni, la popolazione indigena d’America sia passata da 80 milioni a 10 milioni. Oltre ai morti causati dalle guerre di conquista, anche il lavoro cui sono costretti gli Indios nelle piantagioni e nelle miniere esaurisce presto le forze di questi popoli. Infine le malattie infettive: si diffondono virus contro i quali gli Indios non hanno difese immunitarie: vaiolo, tifo, morbillo, ecc.

11 In difesa degli Indios Una durissima denuncia della inumana condizione degli Indios colonizzati dalla Spagna, nel 1542 fu presentata da Bartolomé de Las Casas all'imperatore Carlo V. Missionario e storico, Las Casas si batté in difesa delle popolazioni indigene, contro la schiavitù e per l'abolizione del sistema dell‘ encomienda, la concessione regia di territorio a un privato, che diventava proprietario della terra e di tutto ciò che essa conteneva, abitanti compresi.

12 Scambi fra nuovo e vecchio mondo
America Europa mais patata pomodoro arachidi fagioli tabacco caffè cacao tacchino Le scoperte geografiche portarono nel Vecchio e nel Nuovo Mondo cibi, bevande e animali prima sconosciuti. Numerose furono anche le malattie contagiose trasmesse dagli Europei agli indigeni d’America, con effetti devastanti su quelle popolazioni: vaiolo, tifo, morbillo, influenza. In senso contrario sembra abbia viaggiato la sifilide, malattia a trasmissione sessuale che ha causato in Europa un altissimo numero di morti.


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