Samuele Portas Vives
Il Fascismo invoca l’ AUTARCHIA Con l’ embargo commerciale imposto all’ Italia dalla Società delle Nazioni, il governo riuscì a far credere agli italiani che tutto ciò minacciasse il futuro del paese. Mussolini chiese sia ai cittadini che agli industriali di acquistare e usare solo prodotti e materiali disponibili in Italia. Questa politica si chiama AUTARCHIA (*): dal 1936 il paese doveva fare affidamento sulle proprie risorse e diventare autosufficiente. Questa politica, promossa dal fascismo, ebbe però vita breve per la mancanza, in Italia, di materie prime ( carbone e petrolio ). * Il termine autarchia definisce, oltre al concetto di autosufficienza giuridica (ossia di autogoverno ), quello di autosufficienza economica, chiamato anche "economia chiusa", in cui non sono presenti relazioni commerciali con l'estero e ecosistema economico nazionale non è influenzato dalle tendenze internazionali.
Il fascismo si avvicina al nazismo l’ Asse Roma - Berlino Dal 1936 Mussolini cominciò ad avvicinarsi alla Germania per tre principali motivi: La Germania si era opposta alle sanzioni commerciali imposte all’ Italia; La Germania era decisa ad espandere i propri domini territoriali in Europa. Mussolini aveva ambizioni più simili a quelle tedesche; Fascismo e Nazismo erano entrambi a favore della guerra civile spagnola (sostenevano infatti il generale Francisco Franco). Nell’ ottobre 1936 nasce il primo Asse Roma – Berlino (per l’ intervento congiunto nella guerra civile spagnola). Nel novembre 1937 l’alleanza fu estesa al Giappone (Patto Anticomintern).
Nel marzo 1938 la Germania prese il controllo dell’ Austria assicurando il Duce di non avere pretese sul Tirolo italiano. Tra luglio e novembre del 1938, per compiacere la Germania nazista, il fascismo approvò leggi contro gli ebrei italiani, i loro diritti e le loro libertà furono gravemente limitate. Nel maggio 1939 i ministri degli esteri italiano e tedesco firmarono il Patto d’acciaio ; un’ alleanza che impegnava l’ Italia e la Germania a sostenersi in caso di guerra.
Tra il 1940 e il 1943 il Duce trascinò l’ Italia in guerra ,con la sua “legittima” dittatura, provocando una guerra civile, tra il 1943 e il 1945, che portò il Paese alla decadenza più totale.