Il ruolo delle donne nella Rivoluzione Americana Durante la Rivoluzione Americana migliaia di donne hanno avuto un ruolo attivo sia negli eserciti americani che in quelli britannici. Esse erano, soprattutto, le mogli o le figlie di ufficiali o soldati e, data la loro pressoché costante presenza nei campi militari, erano conosciute come “aiutanti di campo". Dal momento che non svolgevano rilevanti funzioni militari, i loro nomi non sono mai stati registrati nei bollettini giornalieri e, quindi, sono a noi sconosciute. È stato anche difficile determinare esattamente i loro compiti come “seguaci di campo”.
Si può ipotizzare che le attività delle donne consistessero principalmente nella cottura dei cibi, nel rammendo, lavanderia e cura dei malati. La loro presenza, quindi, era fondamentale, benché agissero “nell’ombra”; ciò è confermato dal fatto che veniva versato loro un piccolo salario ed assicurata una mezza razione di cibo.L’attività che si può definire “casalinga” delle donne impegnate nella Rivoluzione è testimoniata anche dall’iconografia dell’epoca, come è ben visibile, ad esempio, nella consegna della bandiera americana a Gorge Washington, da parte di filatrici di Filadelfia, con tredici stelle e tredici strisce, rappresentanti le colonie ribelli e fondatrici dei nuovi Stati Uniti d’America.
Ma chi sono le “madri dell’America”? Una delle personalità femminili più notevoli della Rivoluzione è stata una giovane donna, Deborah Sampson, che dimostrò grande astuzia e combatté strenuamente. Volendo evitare il duro lavoro nella fattoria di famiglia, decise di arruolarsi nell’esercito fingendosi un uomo. Il suo primo nome maschile fu Timothy Thayer, in seguito, dopo che la sua vera identità venne scoperta, si arruolò nuovamente, questa volta come capitano del quarto Reggimento del Massachusetts, sotto il nome di Robert Shurtleff, prima di essere nuovamente scoperta.
Margaret Cochran Corbin (Capitano Molly), era la moglie dell’artigliere Giovanni Corbin e, a differenza di Deborah Sampson, era una “seguace di campo”. "Molly", come in seguito tardi sarebbe stata ricordata, prese parte alla battaglia di Fort Washington, nei pressi di New York, in prima linea con il marito, il quale, nel corso della battaglia, fu ferito mortalmente. Ella, allora, ne assunse le funzioni, combattendo con gran coraggio e venendo anch’ella ferita. Fu poi assegnata al Corpo degli Invalidi a West Point, dove rimase fino alla sua morte, avvenuta nel "Capitano Molly" è ora sepolta nel terreno dell’Accademia Militare degli Stati Uniti. Ma chi sono le “madri dell’America”?
Maria Ludwig Hays, anch’ella “seguace di campo”, seguì il marito John, membro del della prima Artiglieria di Pennsylvania, nella battaglia di Monmouth, nella campagna del New Jersey nel Durante la battaglia procurò acqua per le truppe e ricevette il nome di "Molly Pitcher". Corbin Come Margaret Corbin prima di lei, quando il marito venne ferito, ella assunse le sue funzioni ed aiutò gli altri artiglieri; Tuttavia, a differenza di Margaret Corbin, non ha mai ricevuto una pensione militare
Le donne nella società americana La maggior parte dei libri tende a trascurare il ruolo delle donne nell’Indipendenza americana, ma anche le donne l’hanno vissuta e combattuta, sia per la nascente patria, che per la loro emancipazione. Molte, infatti, furono spie, mentre è da ricordare la grande attività di molte donne durante le proteste contro la madrepatria e le merci inglesi.
Mentre nel periodo coloniale le donne avevano in un ruolo abbastanza marginale nella società, in seguito iniziarono a lottare con più forza anche per i propri specifici diritti e per essere maggiormente tutelate, come per quanto concerne il tema della maternità e del matrimonio. Le donne nella società americana L’indipendenza delle colonie americane fu profondamente influenzata dal giusnaturalismo europeo e dalle concezioni sui diritti umani naturali. In colonie in cui era ancora accettato e sfruttato il lavoro ed il commercio di schiavi neri, tuttavia, si iniziò a prendere coscienza di problematiche riguardanti la società, tanto che, dopo gli eventi bellici, fu rivolta molta più attenzione anche a quelle classi sociali un tempo più emarginate.Un maggior numero di ragazze giovani furono autorizzate ad andare a scuola, vennero a crearsi più posti di lavoro anche per le stesse donne, si assistette al miglioramento delle condizioni delle prigioni e dei ricoveri per i più poveri; vennero concessi, maggiori diritti alle donne e si iniziarono a promuovere campagne contro la schiavitù, abolendo dapprima il commercio degli schiavi (1808) e, infine, il loro stesso sfruttamento nel 1861.