La sfida di raccontare la ricerca di base:

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Transcript della presentazione:

La sfida di raccontare la ricerca di base: L’esperienza di Fondazione Telethon Annamaria Zaccheddu Roma, 22 febbraio 2017

Chi siamo

La nostra missione 17/09/2018

Fondazione Telethon in cifre 72% dei fondi impiegati in attività di missione 475M€ investiti Selezioniamo i migliori progetti attraverso un processo di revisione (peer-review) che si avvale della valutazione di una Commissione medico-scientifica internazionale indipendente 546 malattie genetiche studiate oltre 10.600 pubblicazioni scientifiche oltre 2600 progetti finanziati 1600 Ricercatori finanziati oltre 20 Strategie terapeutiche allo stadio clinico o preclinico * Dati aggiornati al bilancio 2015/2016 17/09/2018

Un successo della ricerca targata Telethon Nel maggio 2016 è stata approvata dalla Commissione euroepa e resa disponibile sul mercato Strimvelis, la prima terapia genica a base di cellule staminali per il trattamento di una rara immunodeficienza (ADA-SCID) di origine genetica. La terapia è stata sviluppata dai ricercatori dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica in collaborazione con GlaxoSmithKline 17/09/2018

Obiettivi futuri Grazie all’alleanza strategica con l’industria, la terapia genica messa a punto dai ricercatori Telethon potrà essere applicata ad altre patologie nei prossimi anni: Disease Type of disease State of the art Leucodistrofia metacromatica Patologia metabolica neurodegenerativa Studio clinico avviato nel 2010 (24 pz. trattati) Sindrome di Wiskott-Aldrich Immunodeficienza Studio clinico avviato nel 2010 (8 pz. trattati) Beta talassemia Anemia cronica Studio clinico avviato nel 2015 (7 pz. trattati) Mucopolisaccaridosi di tipo 1 Patologia metabolica di scheletro e sistema nervoso Studio clinico in fase di avvio nel 2017 Mucopolisaccaridosi di tipo 6 Patologia metabolica (ossa, cuore, occhio) 17/09/2018

Ricerca di base vs. ricerca clinica

Due diversi approcci comunicativi + _ RICERCA CLINICA RICERCA DI BASE Risultati concreti Espressione della missione (la cura) Coinvolgimento emotivo Stimolo per la raccolta fondi “Avete investito 475 milioni di euro per salvare solo una ventina di bambini?” “Perchè non studiate anche la mia malattia?” Percezione negativa nei confronti dell’industria Espressione della missione (molte malattie) Contributo alla diffusione di cultura scientifica Difficile da spiegare Come e quando comunicare i “risultati intermedi”? Tema della sperimentazione animale Rischio di creare false aspettative nei pazienti 17/09/2018

La distribuzione dei fondi negli anni Negli anni la distribuzione dei finanziamenti è cambiata, spostandosi sempre di più dalla ricerca di base alla ricerca preclinica 17/09/2018

Ricerca di base, un asset fondamentale Per un’organizzazione come Fondazione Telethon la è fondamentale non solo finanziare, ma anche comunicare la ricerca di base Vediamo insieme tre esempi significativi su come si può raccontare la ricerca di base e farne percepire l’importanza anche a un pubblico non tecnico 17/09/2018

1. La ricerca di base è una fonte impareggiabile di buone idee

Il regalo di Liviana 17/09/2018

Stessa storia, ma da un’altra prospettiva Giovanni è uno dei bambini affetti da leucodistrofia metacromatica trattati con successo grazie alla terapia genica: i primi risultati sono stati descritti su Science nel luglio del 2013 e hanno ricevuto ampia copertura mediatica in Italia e non solo Tuttavia questa storia così commovente si può raccontare Anche da un altro punto di vista, quello di uno scienziato con un’idea «fuori dal coro» 17/09/2018

HIV, il killer che cura Alla base di questo straordinario risultato clinico c’è l’idea rivoluzionaria di uno scienziato italiano, Luigi Naldini: la possibilità di impiegare HIV per trasferire geni terapeutici La prima reazione della comunità scientifica al paper di Naldini (Science, 1995) che per la prima volta ha dimostrato questa possibilità è stata: «Lavoro fantastico ma… non penserai di applicarlo all’uomo, vero?!» Oltre 20 anni dopo i vettori lentivirali sono impiegati ovunque e sono già stati applicati dai ricercatori Telethon ad almeno 3 gravi malattie genetiche Siamo sicuri, quindi, che quello dei pazienti sia l’unico punto di vista con cui raccontare questa storia? 17/09/2018

Uno scienziato italiano «prestato» agli USA… Un nuovo storytelling Un virus terribile e misterioso… … capace di uccidere milioni di persone, anche ricche e famose Uno scienziato italiano «prestato» agli USA… … per lavorare nell’istituto fondato dal «nemico» dei virus per eccellenza Jonas Salk 17/09/2018

2. La ricerca di base è un’alleata fondamentale della ricerca clinica

La ricerca non è a senso unico La ricerca di base può dare un contributo importante anche alla ricerca clinica, perché può aiutare a capire come e perché una terapia funziona o meno Qualsiasi successo clinico ha alle spalle molti studi di base Per quanto complesso da raccontare, questo permette di far comprendere cosa sia la ricerca traslazionale (e perché richiede così tanto tempo) 17/09/2018

Una fonte importante di conoscenza A partire dal 2010, 8 bambini affetti da una rara immunodeficienza sono stati trattati con successo grazie alla terapia genica Parallelamente, in laboratorio i ricercatori Telethon hanno studiato il destino a lungo termine delle loro cellule staminali ematopoietiche ingenerizzate Questo studio ha fornito informazioni utili non solo per questa specifica malattia rara, ma anche per capire il comportamento delle cellule staminali trapiantate (utilizzate per la cura delle leucemie o altri tumori del sangue) Per quanto complessi da raccontare, questi risultati meritano di essere raccontati al pubblico 17/09/2018

3. La ricerca di base può essere sorpendente

Risultati inattesi Un messaggio importante da trasmettere è che supportare la ricerca di base significa investire in opportunità inattese Raccontare questi «risutati inaspettati» può rendere la ricerca di base decisamente più affascinante per i non addetti ai lavori 17/09/2018

Dai tumori a una malattia molto rara Un gruppo di ricercatori finanziato da Telethon ha scoperto che un vecchio farmaco antitumorale può essere efficace contro una rara malattia genetica – l’angioma caveroso cerebrale, che ha colpito anche personaggi famosi – caratterizzata da gravi e imprevedibili emorragie cerebrali. Il farmaco, capace di arrestare la produzione di nuovi vasi sanguigni, si è dimostrato efficace in entrambi i modelli di malattia. Leandro Castan Florence Griffith Alberto Contador 17/09/2018

Il messaggio da portarci a casa Per quanto comunicare risultati concreti come l’efficacia di nuovi trattamenti sia più facile, occorre sforzarsi di raccontare anche le opportunità offerte dalla ricerca di base Per un’organizzazione come Fondazione Telethon è importante mostrare ai propri stakeholder le potenzialità della ricerca finanziata grazie alle donazioni. Allo stesso tempo dobbiamo far comprendere quanto la ricerca sia complessa, costosa, dai tempi lunghi, ma soprattutto che anche i risultati negativi sono parte integrante del processo. 17/09/2018

Grazie! azaccheddu@telethon.it 06 44015402 www.telethon.it