Pescatori, marinai e mercanti:

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Transcript della presentazione:

Pescatori, marinai e mercanti: VI Pescatori, marinai e mercanti: vita quotidiana a bordo delle antiche navi in base ai rinvenimenti subacquei

Le attrezzature nautiche: La scassa dell’albero

Scassa dell’albero di una delle navi arcaiche di Gela Remo

La scassa dell’albero del relitto di Kyrenia (Cipro). IV sec. a.C.

La scassa dell’albero del relitto della Madrague de Giens. 75/60 a.C.

Albero di una delle navi del porto di Olbia V sec. d.C. Barra di timone

Relitti del porto di Olbia. Il relitto R3. V sec. d.C.

Corno di cervo per impiombature dai relitti del porto di Olbia. V sec. d.C. Impugnatura di Seghetto. Olbia. V sec. d.C.

Borello dal relitto di Grado. 117/150 d.C. Borello dal relitto Laurons 2. Fine III/inizi IV sec. d.C

Relitto di Comacchio. Vela e funi. Olbia. Ago a due crune. V sec. d.C. (?). Relitto di Comacchio. Vela e funi. 25/1 a.C.

Statuette di legno dal relitto Planier A (1/15 d.C.)

Ricostruzione ipotetica della prua di un'imbarcazione bizantina. In alto, a destra: mascone di prua con tracce del fasciame dal relitto bizantino di Cefalù. VI sec. d.C. Bitta dal relitto di Grado (III sec. d.C.)

Relitto a tre vie dal relitto Port Vendres A (400 d.C. c.a.). Pulegge dalla nave di Grado. (III sec. d.C.).

Bozzello a sei vie dalla nave di Grado. 117/150 d.C.

La scassa dell’albero della nave di Grado. III sec. d.C.

Moneta votiva nella scassa dell’albero (disegno E. Riccardi). Tesoretti tra madieri e fasciame.

Tesoretti nel piede del timone di navi moderne (disegno E. Riccardi). Anello d’oro dal relitto di Cap Camarat (50 a.C.) Tesoretti nel piede del timone di navi moderne (disegno E. Riccardi). Paghe di militari del periodo dell’anarchia militare (III sec. d.C.).

Camarina. Il relitto dei sei imperatori (253/273 a.C.).

Cerniere della Cassaforte di Camarina Museo di Palermo. Medagliere.

Seicento monete puniche della metà del III sec. a.C. Pantelleria. Cala Tramontana. Seicento monete puniche della metà del III sec. a.C. rinvenute a bassa profondità, nel giugno 2011.

Pecos in un doppiofondo di un barile Nuestra Señora de Begoña, un mercantile spagnolo diretto da Caracas a Tenerife, affondò nella sabbia della Caleta de Caucedo nella Republica Dominicana in 1725. L’inchiesta dell’incidente accertò la responsabilità del capitano Don Teodoro Garces de Salazar per contrabbando d’argento. Il contemporaneo salvataggio del carico ebbe solo parziale successo. Solo 8,761 pesos erano registrati come carico ufficiale. Adesso sono stati recuperati 21,000 pesos d’argento inclusi sei sacchetti rinvenuti sotto il letto del capitano.

Impugnatura di specchio (?) a forma di cobra dal relitto Drammont I (50/100 d.C.) Bronzetto di rinoceronte dal relitto Port Vendres C (metà II sec. d.C.)

Fibula d’oro dalla nave ellenistica di Pisa (S. Bruni, 2001)

Tesoretto rinvenuto in mare nei pressi della Torre S. Teodoro. III sec. a.C. In queste acque il 21 febbraio del 241 a.C. fu combattuta la battaglia delle Egadi. Antiquarium di Lilibeo.

Bronzo raffigurante il vento Borea dal porto romano di Aquileia sul Natisone. I sec. a.C. Proembolon di nave, come nel rilievo di Preneste, con “anodo sacrificale” galvanico in metallo diverso (piombo) sopra l’orecchio.

Le attrezzature nautiche La pompa di sentina

Relitto della Madrague de Giens. 75/60 a.C. Il pozzetto della pompa di sentina.

Ricostruzione del sistema della pompa di sentina in base ai relitti di Nemi e di Saint Gervais II (I sec. d.C.)

Mosaico di Lod (Israele). III/IV sec. d.C.

Pozzetto della pompa di sentina della nave di Grado. 117/150 d.C.

Pompa di sentina e fistula di piombo della nave di Grado. III sec. d.C.

Le attrezzature nautiche: La cambusa.

Ricostruzione della cambusa della nave di Yassi Ada (Turchia) del VII sec. d.C.

Ceramica di bordo della nave di Yassi Ada del IV sec. d.C.

                                                                                     Relitto Bizantino di Cefalù. Foculus

Foculus di piombo dal relitto Benat III (I sec. d.C.) Capo Zafferano (Palermo) Foculus di piombo dal relitto Benat III (I sec. d.C.) Foculus di piombo dal relitto Barthélémy B (I sec. d.C.)

Residui del vino di Terracina Anfore vinarie italiche del relitto della Madrague de Giens (75/60 a.C.) Residui del vino di Terracina prodotto da Pubblio Veveio Papo.

Brocca per il vino dalla cambusa della nave di Grado. 117/150 d.C. Vasetto graffito dal relitto bizantino di Cefalù, riutilizzato dopo la frattura del collo praticando due fori che ne consentivano la sospensione. VI sec. d.C.

Bottiglia di vetro dal relitto di Grado. 117/150 d.C. Tripode bronzeo

di Aquileia sul Natisone Il porto romano di Aquileia sul Natisone Grado Il relitto del 117/150 d.C.

Bottiglia di vetro dal relitto Port Vendres C. Metà del II Botte con frammenti vitrei nel relitto di Grado. 117/150 d.C. Bottiglia di vetro dal relitto Port Vendres C. Metà del II sec. d.C.

Vasellame con tracce d’uso dalla cambusa del relitto di Grado (117/150 d.C.)

Relitto di Heliopolis I (IV sec. d.C.) Relitto Drammont D (40/50 d.C.) Casseruole di bronzo.

Scavo di un’olla plumbea nel relitto di Portopalo (Menfi). I sec. a.C. Drammont D 40/50 d.C. Scavo di un’olla plumbea nel relitto di Portopalo (Menfi). I sec. a.C. Cap Gros A II/50 a.C.

S. Vito. Relitto delle macine. IV/V sec. d.C. 50/60 macine

dal relitto della Secca Macine a tramoggia nel relitto di Kyrenia (IV sec. a.C.) Macina a tramoggia dal relitto della Secca del Bagno a Lipari (IV sec. a.C.)

e bilancia dal relitto di Dor dal relitto Port Vendres III. Mortarium in marmo e bilancia dal relitto di Dor (Israele). VI sec. d.C. Mortarium in marmo dal relitto Port Vendres III. Metà del II sec. d.C.

Coppa con beccuccio dal relitto Drammont C (II/I sec. a.C.).

Mazzuoli. Olbia. V sec. d.C. (?). Sassola dal relitto Laurons 2 (fine III/ inizi IV sec. d.C.) Comacchio (25/1 a.C.)

Relitto di Comacchio (25/1 a.C.) Sassola. Calzatura.

Lucerna non utilizzata dal Lucerna con tracce d’uso dal relitto Drammont D. (50 a.C.) Lucerna con tracce d’uso dal relitto Port Vendres A. (400 d.C.)

Elmo campano dal relitto della Madrague de Giens (75/60 a.C.) Cranio con resti di lamina bronzea dal relitto di Spargi. (I sec. a.C.)

Spada dal relitto bizantino di Cefalù. VI sec. d.C. Impugnatura di pugnale dal relitto Bagaud 2. 175 a.C./ inizio I sec. a.C.

Cassetta di legno utilizzata come custodia farmaceutica dal relitto di Ladispoli. 1/15 d.C. Flaconi, per spezie o essenze, entro pissidi di legno dal relitto di Baratti. 140/120 a.C.

Piatto con iscrizione del medico Apuleio. Coticula per impiastri oftalmici dal relitto Grand Ribaud D. 10/1 a.C. Ventosa medica da Baratti. 140/120 a.C.

Pallottole di colore dal relitto della Madrague de Giens. 75/60 a.C.

della Triscina, Selinunte. Patera e sandaracca (réalgar) dal relitto della Triscina, Selinunte. II-I sec. a.C. Panetti di zolfo dal relitto romano del Procchio (Isola d’Elba). I sec. d.C. Zolfo dal relitto bizantino di Cefalù. VI d.C.

La Palud (VI d.C.): Cofanetto con pesi e bilancia. Comacchio (I a. C.): romano di bilancia.

Frammenti di borsa in cuoio dal relitto Saint Gervais 3 (Francia). 149/154 d.C.

Olbia. V d.C. (?). Amo, piombo per lenza. Anello di terracotta Cap Lardier 4 (I sec. d.C.) Anelli di piombo. Anello di terracotta dalla nave di Comacchio. 25/1 a.C. Olbia. V d.C. (?). Spoletta per reti.

Ancoretta, peso fittile per reti, raffio, piombi ed anelli salvalenza, Olbia. V sec. d.C. (?) Ancoretta, peso fittile per reti, raffio, piombi ed anelli salvalenza, scopino di spine di pesce.

Contrappesi di rete di terracotta.

Anelli salvalenza o reti di pietra e di piombo

Scritture sull’acqua: scritture di bordo, scritture a bordo.

Iscrizione etrusca retrograda: “Araz Silqetenas Spurianas”. Roma. Symbolon. VII/VI sec. a.C. Iscrizione etrusca retrograda: “Araz Silqetenas Spurianas”.

Symbolon dall’abitato greco romano Montlaurès (Museo di Narbona). Symbolon in corallo. Punto di percussione per il distacco di una scheggia. Symbolon dall’abitato greco romano di Monte Iato (Palermo)

Anello d’oro spezzato dal relitto di Ulu Burun. XIV sec. a.C. Tessere di ospitalità. II sec a. C.

Bullae e calculi (tokens)

Tavolette e bullae con tokens incastonati.

Tavoletta lignea con cerniere in avorio dal relitto di Ulu Burun. XIV sec. a.C.

di Porticello (Calabria). Calamai dal relitto di Porticello (Calabria). IV sec. a.C. Tavoletta lignea scrittoria dal relitto arcaico del Giglio. VII/VI sec. a.C.

Calamai da Pompei. I sec. d.C. Tab. Pomp. 13, relativa ad un contratto di prestito marittimo dell’11 aprile del 38 d.C.

Modio come vasetto campione da Alessandria d’Egitto. II sec. d.C. Contratto di receptum nautarum (naulotiké). Vasetto campione con orzo dei Cavari da Marsiglia. I/II sec. d.C.

recuperato nel dicembre 2008 nel Canale di Sicilia nella Codice pergamenaceo recuperato nel dicembre 2008 nel Canale di Sicilia nella zona del Satiro.

Laminetta plumbea di Pech Maho (Francia). VI sec. a.C. Tavoletta di Terrasini.

Il papiro di Vienna relativo ad un prestito marittimo per un viaggio di andata e ritorno effettuato in India nel II sec. d.C. (Pap. Vindob. G. 40822).

S. Vito Lo Capo. Il relitto dei Corani (Kent, 1978).

La nave mercantile "Kent", di nazionalità cipriota, affondò a poca distanza dalla tonnara di San Vito Lo Capo (TP) il giorno 8 luglio 1978. Il relitto della nave giace sul cappello di una secca che non supera i 53 metri di profondità poggiato sul fondo in assetto di navigazione, cosa questa che ne ha fatto uno spettacolare punto d'immersione.

Fin dai primi giorni dopo l’affondamento la nave fu densamente colonizzata.

Il Kent trasportava Corani e polistirolo

Elica di ricambio Dal ponte del Kent si penetra nelle stive Le stive contengono sacchi di polistirolo

Sono ben conservate soprattutto le copertine plastificate dei libri. Corani in un container a breve distanza dalla prua dello scafo Sono ben conservate soprattutto le copertine plastificate dei libri.

La zona prodiera del Kent

Relitto dei Corani. (Foto di E. Cappelletti, 1979).