Competenze e inclusione attiva

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Competenze e inclusione attiva Dal ruolo delle Regioni e P.A. nella costruzione di un sistema nazionale delle competenze alle esperienze realizzate in Toscana in tema di inclusione

Il ruolo delle Regioni e P. A Il ruolo delle Regioni e P.A. nella costruzione di un sistema nazionale delle competenze Il processo e gli esiti A seguito dell’approvazione del D.lgs 13/2013, Regioni e P.A. si sono impegnate a dotarsi di un proprio repertorio di profili professionali e ad adottare un propria regolamentazione relativa ai servizi di individuazione, validazione e certificazione delle competenze, in linea con i contenuti del decreto del 30 giugno 2015 Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni Repertori regionali esistenti Basilicata Liguria Piemonte Toscana Umbria Valle d’Aosta Emilia-Romagna Lombardia FVG Lazio Molise Puglia (Traghettamento con Toscana) Sardegna (Traghettamento con Toscana) Marche (Traghettamento con Toscana) Campania (Maternage) Veneto (Traghettamento con Lombardia) Abruzzo Sicilia (Traghettamento con Piemonte) P.A. Bolzano P.A. Trento (Maternage) Calabria (Maternage) settembre 2015 aprile 2016 Quadro sintetico dei repertori regionali di qualificazione Legenda: Regioni e PA dotate di Repertorio Regioni e PA con Repertorio in fase di costruzione Regioni e PA senza Repertorio Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni Sistemi regionali di certificazione esistenti In fase di progressiva normazione In attesa di aggiornamenti settembre 2015 settembre 2015 aprile 2016 Quadro sintetico dei sistemi regionali di certificazione Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Le scelte operate dalla Regione Toscana per dare attuazione al sistema di validazione e certificazione Il processo e gli esiti A gennaio 2015: sono state approvate modifiche al regolamento regionale che hanno previsto: una descrizione completa dei passaggi per il riconoscimento, la validazione e la certificazione delle competenze conseguite anche in contesti non formali una diversa regolamentazione degli esami una diversa regolamentazione del sistema di inserimento di nuove figure nel repertorio E’ prevista a breve l’uscita dell’avviso pubblico per la costituzione dell’elenco degli esperti di settore Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Competenze e formazione a supporto dell’integrazione dei migranti Il progetto MELT Progetto, finanziato dal fondo FEI, rivolto a cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti sul territorio regionale (città di Firenze, Pisa e Prato) vulnerabili o in condizione di disagio occupazionale Percorsi individualizzati di 36 ore ciascuno e articolati nelle azioni obbligatorie definite dall'Avviso: tutoraggio, bilancio delle competenze, definizione Piano Intervento Personalizzato, counselling orientativo, orientamento alla formazione e allo sviluppo di competenze, orientamento al lavoro. Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Competenze e formazione a supporto dell’integrazione dei migranti Obiettivi specifici del progetto Erogazione di percorsi per l’orientamento al lavoro per 560 destinatari Sperimentazione di un modello innovativo per la promozione dell’inserimento sociale e occupazionale Realizzazione di una rete di servizi proattivi centrata sull’utente Realizzazione di una buona pratica operativa coordinata su più territori da implementare nell’ambito dei progetti/programmi finanziati su altri fondi strutturali Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Competenze e formazione a supporto dell’integrazione dei migranti I risultati del progetto Integrazione servizi sociali-cpi-formazione-privato sociale Percorsi individuali personalizzati attivati: n. 572 / 560 Percorsi individuali e personalizzati completati 96% (536/560) Destinatari inseriti in corsi di formazione/tirocini n.524 = 46% Borse lavoro attivate a favore dei beneficiari dei percorsi MELT : n.102 = 19% Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Formazione propedeutica all’accesso al tirocinio Il protocollo Regione - Cpia I migranti con bassi livelli di scolarizzazione non hanno sempre la possibilità di dimostrare l’adempimento dell’obbligo di istruzione, requisito richiesto obbligatoriamente dalla legge regionale 32/2002 per l’accesso ai tirocini extracurriculari Con la Dgr 537/2017 si è cercato di dare risposta a questa richiesta: Protocollo Regione – Cpia Commissione opera il riconoscimento di saperi e competenze formali, informali e non formali e sottopone il migrante ad eventuali prove per accertare le competenze possedute Patto formativo individuale: finalizzato a far acquisire al migrante le competenze per l’acquisizione di un titolo pari all’obbligo di istruzione; il Cpia inserisce i migranti in percorsi di istruzione specifici finalizzati al conseguimento della certificazione attestante l’acquisizione delle competenze di base connesse all’obbligo di istruzione Segue l’esperienza di tirocinio e la compilazione del libretto formativo A seguito dell’abrogazione dell’obbligo previsto dalla lr 32/02 è in preparazione un nuovo modello di protocollo Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni

Quali lezioni possiamo trarre da queste esperienze? Le conclusioni Approccio multilivello (pubblico-privato sociale) e interistituzionale (che unisce servizi sociali e di formazione/istruzione/lavoro) Presa in carico unitaria della persona tra i servizi coinvolti Favorire bilancio di competenze iniziale e successivi processi di identificazione e valorizzazione delle competenze (formali e non formali) che i soggetti hanno acquisito nella propria terra d’origine o comunque nella propria esperienza pregressa di lavoro e/o di studio Ruolo dei Cpia per valutare le competenze in assenza di certificazioni certe e per erogare servizi di istruzione personalizzati in relazione alle necessità e competenze posseduti dall’individuo Formula del Patto/Piano individuale quale forma di impegno tra istituzione e individuo Ruolo dei Cpi per favorire l’inserimento lavorativo Utilizzo del libretto formativo del cittadino come strumento di raccolta delle esperienze di studio e di lavoro In generale formazione come volano per favorire l’inclusione Competenze e inclusione attiva Gabriele Grondoni