L’impero bizantino L’impero romano d’Oriente Giustiniano La nuova sistemazione dell’Italia
Giustiniano e il suo seguito - img L'imperatore Giustiniano I con il suo seguito, Ravenna, Basilica di San Vitale.
La civiltà bizantina Bizantino: Periodo: L’appellativo “romano”: dal nome dell’antica città di Bisanzio su cui era stata fondata Costantinopoli, indica la cultura dell’impero romano d’Oriente. Periodo: 330 (fondazione di Costantinopoli = la “Nuova Roma”) – 1453 (caduta dell’impero romano d’Oriente). L’appellativo “romano”: l’imperatore d’Oriente si definiva “imperatore dei Romani”, considerava il suo impero l’unico erede dell’impero romano fondato da Augusto. Componenti principali: struttura dello stato secondo il modello romano; lingua greca e cultura ellenistica; religione cristiana (lotta all’eresia e al paganesimo); apertura alle influenze provenienti da Oriente e da Occidente.
Odoacre e Zenone Solido coniato da Odoacre, ma recante il nome dell'imperatore Zenone, cui Odoacre era ufficialmente sottomesso.
L’Impero Romano (d’Oriente) Di fronte alla crisi dell’Occidente del 476: l’imperatore d’Oriente Zenone (474-491) prende atto della deposizione di Romolo Augustolo, non interviene in alcun modo: considerava l’Occidente irrimediabilmente decaduto e imbarbarito; la crisi dell’Occidente era tale che l’imperatore temeva di impelagarsi in una situazione troppo insidiosa e poco redditizia. Estensione: dall’Egitto al Danubio, dalla Siria al Mar Nero. L’unica vera grande potenza in Europa fino all’epoca della sua decadenza: vi fiorivano città, scuole; potenti esercito e flotta.
L’impero romano d’Oriente
L’economia Economia florida: agricoltura settore dominante: vite, olivo, cerealicoltura; intense attività commerciali crocevia, tra il Mediterraneo e l’Europa continentale, tra Europa e Asia. importanti attività artigianali: VI sec. – monopolio della produzione della seta, il cui segreto era stato scoperto da alcuni monaci bizantini che importarono dalla Cina i primi bachi da seta. ciononostante la popolazione era in gran parte in condizioni non agiate.
La religione Era venerato come una divinità terrena: L’imperatore aveva sia il potere politico che quello religioso: si credeva che fosse prescelto da Dio, come custode dell’ordine universale; guida morale e religiosa dei sudditi. aveva la più alta carica ecclesiastica (CESAROPAPISMO); rottura tra il pontefice di Roma e l’imperatore d’Oriente separazione ancora oggi tra il cristianesimo latino (cattolico romano) e quello greco (ortodosso). Era venerato come una divinità terrena: a lui era dovuta la proscìnesi (prostrazione dei sudditi); il palazzo reale era definito “sacro”; sacri gli abiti, adorni d’oro e di porpora, simbolo di potere: porfirogenito: (Πορφυρογέννητος, "nato nella porpora” era il titolo onorifico conferito al figlio dell'imperatore.
Il progetto universalistico di Giustiniano (527-565) Giustiniano voleva ripristinare l’unità e l’universalità dell’Impero romano (infatti i re germanici regnavano per delega dell’imperatore); fondeva l’idea dell’espansione dell’impero a quella dell’affermazione del Cristianesimo nel mondo. Un impero cristiano universale richiedeva di debellare le divisioni religiose, tra cui in primo luogo la disputa tra Nestoriani e Monofisiti: Nestoriani:(da Nestorio patriarca di Costantinopoli del V sec.) Cristo ha due nature, una umana e una divina; Monofisiti: (dal gr. μόνος "unico, solo" e ϕύσις "natura) Cristo ha una sola natura, quella divina.
544 - L’editto dei Tre Capitoli Giustiniano diede la preferenza ai monofisiti per opportunismo politico: Siria ed Egitto, fedeli all’imperatore, erano monofisiti; Persia e India, estranee ed ostili all’impero, erano nestoriane. 544: Editto dei tre Capitoli: condanna della dottrina nestoriana frattura all’interno della Chiesa cristiana. Il papa Vigilio non volle ratificare l’editto. 546 – Giustiniano arrestò il Papa e lo deportò a Costantinopoli: Vigilio ratificò l’editto: protesta dei vescovi italiani.
Il progetto di riconquista dell’Occidente 533 - Riconquista dell’Africa rapida vittoria del generale Belisario che travolse il regno dei Vandali in un anno di guerra: debolezza dei Vandali che regnavano in modo dispotico e violento. Il successo in Africa incoraggiò Giustiniano a procedere nel suo progetto con la conquista dell’Italia. Occupazione ostrogota dell’Italia (Teodorico) 488 – Guerra tra Teodorico e Odoacre: su incarico dell’imperatore Zenone, gli Ostrogoti, comandati da Teodorico, sconfiggono ed uccidono Odoacre e occupano l’Italia. Teodorico regna in Italia per delega dell’imperatore d’Oriente, ma il suo regno fu in realtà del tutto autonomo: cariche politiche e amministrative affidate ai Romani; cariche militari affidate ai Goti. La situazione in Italia dopo il 476
Teodorico (493-526) re (non imperatore) d’Italia Aveva vissuto a lungo a Costantinopoli all'età di otto anni vi era stato inviato come ostaggio, a garanzia della pace tra Bizantini ed Ostrogoti; ammirava la civiltà romana che voleva far assimilare gradualmente al suo popolo, pur senza perdere la propria identità. per evitare scontri tra Goti e Italici, isolò gli insediamenti dei Goti in zone militarmente controllate: capitale del regno a Ravenna (Pianura Padana) che si arricchì di splendidi monumenti così da rivaleggiare con Costantinopoli per favorire la difficile convivenza con gli Italici usufruì della cooperazione di alcuni dotti aristocratici romani: Cassiodoro: ministro di Teodorico e dei suoi successori; Boezio, filosofo e consigliere del re. 524: in un grave momento di crisi, Boezio fu condannato a morte per il sospetto di aver ordito una congiura contro Teodorico.
Mausoleo di Teodorico img Il Mausoleo di Teodorico a Ravenna
I successori di Teodorico 526 – Morte di Teodorico gli succede Atalarico, suo figlio, di soli 10 anni, in nome del quale regnò la madre Amalasunta: ella era mal vista dall’aristocrazia gotica sia perché donna sia voleva educare il figlio alla cultura romana; preoccupata per l’opposizione della sua corte, chiese in segreto la protezione di Giustiniano. 534: muore Atalarico: Amalasunta assume il titolo di regina; sposa il fidato cugino Teodato che associa al regno. Teodato (534-536) repentino cambiamento: depone Amalasunta e la manda in esilio sul lago di Bolsena, dove viene uccisa nel 535.
La guerra greco – gotica (535) Giustiniano colse l’occasione: per vendicare Amalasunta inviò Belisario con un esercito. Prima fase della guerra: Belisario conquista l’Italia Meridionale con Napoli e Palermo. DepostoTeodato viene eletto re Vitige (536-540). Seconda fase della guerra: Belisario conquista Roma e Ravenna; Vitige, prigioniero, è condotto a Costantinopoli. Totila (541-552) nuovo re dei Goti organizza al meglio la resistenza, mettendo a dura prova l’esercito bizantino. Ultima fase: battaglia di Gualdo Tadino (552): Narsete sostituisce Belisario uccideTotila. 555: il regno gotico viene definitivamente debellato.
Belisario e Narsete img Presunto ritratto di Belisario in un mosaico della Basilica di San Vitale a Ravenna Narsete rappresentato in un'incisione presa dalle Cronache di Norimberga (1493).
L’Italia e la Prammatica Sanzione (554) 554 – Giustiniano emana la Prammatica Sanzione: un editto per dare una nuova organizzazione dell’Italia: abrogazione di tutti gli atti dei re goti; restituzione ai proprietarî legittimi di tutte i beni usurpati; restituzione alla Chiesa delle terre confiscate; divisione dell’Italia in distretti governati ciascuno da: iudex = amministrazione della giustizia; dux = potere militare. riforma fiscale che appesantiva la pressione tributaria; tagli alle spese pubbliche. Malcontento della popolazione italica. 554: la conquista dell’Occidente fu completata con la scacciata dei Visigoti dalla Spagna.
Giustiniano img Mosaico della Basilica di Sant'Apollinare Nuovo raffigurante Giustiniano I in età matura. Giustiniano giovane raffigurato su un mosaico in San Vitale a Ravenna
La figura di Giustiniano Figura controversa: lo stesso storico principale dell’epoca, Procopio: lo esaltò ne Le guerre, ma ne fece un ritratto negativo (forse fazioso) in Storia Segreta. Aspetti negativi: diffidente, spietato, indulgente di fronte alla corruzione; inetto come comandante militare: imprese belliche grandiose, troppo dispendiose,dagli esiti incerti e di breve durata aumento della pressione fiscale impoverimento dei piccoli e medi contadini, nerbo della società bizantina. Aspetti positivi: la moglie Teodora sua consigliera, di grande intelligenza e intraprendenza soprattutto la famosa opera legislativa : il Corpus Iuris Civilis.
Teodora img L'imperatrice Teodora in un mosaico della basilica di San Vitale a Ravenna.
Il Corpus Iuris Civilis (565) Quasi quarant’anni di elaborazione (529-565): presiedeva la commissione Triboniano, colto giurista. Nel programma di restaurazione della grandezza romana: recupero della tradizione legislativa e giurisprudenziale precedente, riordino della prassi giudiziaria introduzione dello studio universitario del diritto. Composizione: Codex Iustinianus (12 libri): leggi imperiali: Digesta: migliaia di frammenti di opere di antichi giuristi romani; Institutiones: manuale propedeutico agli studi giuridici ad uso degli studenti: Novellae: le nuove leggi emanate da Giustiniano. Opera di inestimabile valore, grazie alla quale si è conservato fino a noi il patrimonio della tradizione giuridica romana. su questa base ha preso l’avvio la scienza giuridica moderna.
L’impero bizantino dopo Giustiniano: Persiani e Slavi e altre invasioni 582-602 - Maurizio davanti a nuovi e gravi problemi: Pressione dei barbari (Slavi e Persiani) anche in Oriente: 602: ribellione del generale Foca: Maurizio fu deposto ed ucciso. Persiani (re Cosroe) 613-619: conquistarono Antiochia, Gerusalemme (furto della Vera Croce1) e Alessandria d’Egitto. Slavi: occuparono ampie zone dei Balcani, giungendo fino a Costantinopoli. 610-641 Eraclio: riforma militare e di governo dell’impero; 626-630 - Guerra contro i Persiani: Eraclio riconquistò gran parte dei territori e la Vera Croce1. 681 – Bisanzio riconosce lo stato balcanico degli Slavi. Fine dell’VII sec.: il territorio imperiale a seguito di alterne vicende (Longobardi, Arabi, ecc.) si è ridotto ad un terzo. Vera Croce: una reliquia che si credeva fosse una scheggia del legno della croce di Gesù e conservata in una sacra teca.
Mappa impero Giustiniano img L'Impero romano d'Oriente alla morte di Giustiniano (565)
Mappa impero fine VII sec. img L'Impero romano d'Oriente alla fine del VII secolo.
Le controversie religiose Eraclio sostenne la dottrina del monotelismo: elaborata dal patriarca di Costantinopoli Sergio (638) entrambe le nature (umana e divina), ma una sola volontà (dal greco μόνος, e θέλημα, thélema, "unica volontà“). Fu prima accolta poi bollata come eresia dalla Chiesa di Roma; Contrasto tra Impero e Chiesa per il cesaropapismo imperiale. L’orientalizzazione dell’impero Il greco diventa lingua ufficiale dell’impero; Il titolo imperiale fu fissato nel termine Βασιλεύς. Cristianizzazione degli Slavi Slavi, popoli indoeuropei, migrati dal VI sec. nell'Europa centrale lasciata dai Germani e nei Balcani, dove si aggiunsero nel VII sec. anche i Bulgari; combattuti a varie riprese da Bisanzio anche con stragi e massacri; evangelizzazione da parte di due missionari bizantini, Cirillo e Metodio (IX sec.), che tradussero la Bibbia in slavo e crearono l’alfabeto, detto cirillico.