Gli Strumenti di Pagamento

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Transcript della presentazione:

Gli Strumenti di Pagamento MONETA BANCARIA Gli Strumenti di Pagamento Catanzaro, 01 febbraio 2018

LA MONETA: BANCONOTE E MONETA «BANCARIA» Nelle moderne economie i pagamenti sono effettuati mediante due tipi di moneta: le banconote emesse dalla banca centrale, che costituiscono valuta avente corso legale; gli strumenti di pagamento alternativi al contante, offerti alla clientela da Prestatori di Servizi di Pagamento autorizzati (PSP), prevalentemente a fronte di fondi depositati presso di loro (c.d. moneta bancaria). Tali strumenti consentono di acquistare beni e servizi senza l’uso del denaro contante.

LA MONETA «BANCARIA» Cosa rimane immutato rispetto le banconote: - consegna dei fondi Cosa serve: procedure e canali di comunicazione Cosa rimane immutato: - fiducia Moneta legale VS Moneta bancaria Trasferimento fisico No trasferimento fisico Prossimità Conclusione a distanza Definitività immediata Non immediatezza pagamento Non tracciabilità Tracciabilità gli strumenti di pagamento alternativi al contante presuppongono il deposito dei propri fondi presso i prestatori di servizi di pagamento. Tali fondi sono trasferiti al PSP del beneficiario. 2) I pagamenti effettuati con moneta bancaria necessitano di apposite procedure per la trasmissione delle informazioni di pagamento tra PSP del pagatore e del beneficiario e coinvolgono diversi soggetti (es. circuiti di scambio, sistemi di pagamento e di regolamento, fornitori di servizi tecnologici e di rete). 3) L’accettazione di entrambi i tipi di moneta si basa sulla «fiducia», assicurata dalla banca centrale. Per la moneta bancaria sono importanti anche i profili di efficienza (tempi e costi) e sicurezza nel trasferimento dei fondi. Il crescente uso degli strumenti alternativi al contante è legato ai vantaggi in termini di praticità d’uso (es. capacità di spesa, utilizzo nei paesi non Euro), tracciabilità (es. prova pagamenti effettuati), sicurezza (es. blocco in caso di furto) Ulteriori spinte a favore dell’impiego di mezzi di pagamento elettronici derivano anche dalla normativa volta a limitare l’uso del contante per contrastare il riciclaggio di denaro proveniente da attività criminose.

Come paghiamo? DATI A livello globale, gli strumenti di pagamento cashless si stanno diffondendo rapidamente, ma l’Italia mostra una situazione di arretratezza: l’87% delle transazioni avviene con il contante (27 punti percentuali in più rispetto alla media europea) In Italia le transazioni non cash sono 81 per abitante (contro una media UE di 202); quelle effettuate con carte di pagamento sono poco meno della metà ma le carte restano lo strumento di pagamento più diffuso. tuttavia il tasso di crescita dei pagamenti con carta in Italia tra il 2008 e il 2014 è stato del 6,2% (+7,8% dell’UE -28).

LA MONETA BANCARIA La moneta bancaria può assumere forme diverse: Assegni Carte di pagamento Bonifici o addebiti preautorizzati

L’ASSEGNO BANCARIO: I PROFILI DI SICUREZZA Per utilizzare l’assegno bancario è necessario: Intrattenere un rapporto di conto corrente con una banca e aver stipulato una «convenzione d’assegno» Disporre sul conto corrente di una somma di denaro, detta “provvista”, sufficiente ad eseguire il pagamento ordinato dal cliente alla propria banca Compilare l’assegno in tutte le sue parti (data e luogo di emissione, importo, beneficiario, firma) Quando si accetta in pagamento un assegno, assicurarsi che: 1) sia stato compilato completamente 2) non rechi una data diversa da quella effettiva di emissione; la data successiva (assegno post-datato) può presupporre che a quella data manchino i fondi sul conto corrente di chi l'ha emesso; l'indicazione di una data antecedente all'emissione (assegno retro-datato) riduce il termine utile per la presentazione all'incasso, la cui scadenza non permette di tutelarsi in caso di mancato pagamento dell'assegno. Infatti, per assolvere alla sua funzione di pagamento l’assegno deve essere presentato in banca per il pagamento entro 8/15 gg dalla data di emissione a seconda che la presentazione avvenga nello stesso luogo in cui l’assegno è stato emesso (assegno su piazza) o in un luogo diverso (assegno fuori piazza); Trascorsi gli 8 o i 15 giorni l'emittente può ordinare alla banca di non effettuare più il pagamento e viene meno la possibilità di attivare una serie di misure a protezione del beneficiario previste dalla legge in caso di mancato pagamento dell'assegno; la più importante è il “protesto”, che consente di agire per via giudiziaria al fine di ottenere la somma dovuta. 3) non presenti abrasioni, che potrebbero indicare tentativi di correzione o alterazione delle somme che intendeva pagare chi l'ha emesso (e quindi tentativi di falsificazione) 4) non sia mancante dell'angolo destro dal momento che, una volta che l'assegno è incassato, è uso che la banca tagli tale angolo per evitare che assegni già pagati vengano di nuovo utilizzati 5) riporti la clausola “non trasferibile” e il nome del beneficiario qualora l'importo sia pari o superiore a € 1.000,00 (lo vediamo meglio nella slide successiva) Si deve prestare particolare attenzione alla conservazione del libretto di assegni e comunicare immediatamente alla banca il furto o lo smarrimento richiedendo il blocco degli assegni. Senza tale segnalazione al cliente potrebbero essere addebitati i pagamenti eseguiti dalla banca in buona fede Il cliente deve inoltre denunciare l'accaduto all'autorità giudiziaria e far pervenire copia della denuncia alla banca a supporto del blocco degli assegni

L’ASSEGNO BANCARIO Fare particolare attenzione quando si indica l’importo, sia in cifre che in lettere. In caso di divergenza fra i due, verrà preso in considerazione l’importo scritto in lettere Gli assegni inferiori alla somma di € 1.000 possono essere sia trasferibili che non trasferibili, anche se è consigliabile riportare sempre la dicitura non trasferibile sul retro dell’assegno, per tutelarsi in caso di furto, o tentativi di frode Gli assegni per importi superiori a € 1.000 devono obbligatoriamente riportare la dicitura non trasferibile a norma di legge L’emissione di assegni senza autorizzazione o senza copertura monetaria costituisce un reato; si può essere iscritti alla Centrale di allarme interbancaria e incorrere in sanzioni Clausola non trasferibilità per limitare l'utilizzo di assegni a fini di riciclaggio del denaro proveniente da attività illecite (c.d. “denaro sporco”) con il Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231 e successive modifiche, sono stati introdotti requisiti più stringenti nell'uso degli assegni bancari con riferimento alla clausola di non trasferibilità e all'importo. La clausola “non trasferibile” è obbligatoria per trasferimenti pari o superiori a € 1.000,00 I blocchetti di assegni privi della clausola “non trasferibile” si possono richiedere in banca pagando la somma di euro 1,50 per ciascun assegno circolare o modulo di assegno bancario in forma libera, a titolo di imposta di bollo. In caso di violazione, è prevista l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie Centrale di allarme interbancaria L'emissione di assegni senza avere somme sufficienti sul proprio conto costituisce un illecito amministrativo punito con sanzioni pecuniarie . Le banche segnalano alla Centrale di Allarme Interbancaria (CAI), archivio gestito dalla Banca d'Italia, i nominativi dei soggetti che hanno emesso assegni senza provvista ai quali è conseguentemente preclusa l’emissione di nuovi assegni per almeno sei mesi anche presso altre banche (c.d. “revoca di sistema” ex L. n. 386/90 come modificata dal D.Lgs. n. 507/99)

LE CARTE DI PAGAMENTO Le carte di pagamento sono tessere plastificate*, con un microchip e una banda magnetica, emesse da un Prestatore di Servizi di Pagamento (Banca, IMEL, IP, ecc) Si suddividono in: carte di credito (tradizionali o revolving) carte di debito (la più diffusa in Italia è la tessera Bancomat) carte prepagate (moneta elettronica) *Si sta assistendo ad un’evoluzione delle carte che da oggetti fisici divengono «virtuali»: non viene emessa una tessera plastificata, ma solo un codice che ne consente l’utilizzo on-line Sono generalmente tessere plastificate che consentono di effettuare pagamenti senza l’utilizzo del contante. Per il loro utilizzo di solito è necessario usare un codice segreto (PIN) o apporre la propria firma

LA CARTA DI CREDITO (1) La carta viene rilasciata sulla base di un contratto stipulato con il PSP; si chiama «di credito» perché il titolare può utilizzarla anche se non ha la disponibilità immediata della somma necessaria sul conto. Essa consente di: acquistare beni e servizi a valere su un tetto massimo di spesa (in genere mensile) determinato dal PSP che emette la carta prelevare contante presso gli sportelli automatici abilitati (ATM); questa operazione costituisce un anticipo di contante e prevede pertanto il pagamento di un interesse. Una volta raggiunto il tetto di spesa la carta non può essere utilizzata ulteriormente fino alla scadenza del periodo di riferimento (in genere, la fine del mese)

LA CARTA DI CREDITO (2) Il rimborso delle somme spese nell’arco del mese può avvenire con addebito sul conto corrente o con pagamento diretto all’emittente. In genere, tali somme sono rimborsate senza spese in unica soluzione; per le carte di credito cd. revolving la restituzione avviene a rate, pagando un tasso di interesse. Nell’utilizzare le carte di credito occorre fare particolare attenzione a non indebitarsi oltre alle proprie capacità; quando si usa una carta di credito revolving è anche importante considerare il tasso di interesse applicato che, a volte, può rivelarsi elevato. Una volta raggiunto il tetto di spesa la carta non può essere utilizzata ulteriormente fino alla scadenza del periodo di riferimento (in genere, la fine del mese)

LA CARTA DI CREDITO: I PROFILI DI SICUREZZA L’utilizzo della carta di credito è subordinato alla verifica dell’identità del titolare mediante la firma o la digitazione di un codice personale identificativo (PIN); può essere richiesta anche l’esibizione di un documento di identità Per pagamenti fino a € 25 le carte tecnologicamente abilitate possono essere utilizzate in modalità contactless semplicemente avvicinandole al dispositivo di pagamento (POS), senza digitare il PIN o firmare la ricevuta Se la carta è utilizzata per i pagamenti in remoto (es. acquisto in internet o al telefono) occorre fornire i dati identificativi della carta (numero, nome del titolare, data di emissione/scadenza, codice di sicurezza a tre cifre denominato CVV o CVC che si trova sul retro della carta); in alcuni casi è necessario anche un ulteriore codice di sicurezza (cd. doppio fattore) che viene inviato via SMS o elaborato da un token (dispositivo elettronico fornito all’utente)

LA CARTA DI DEBITO La carta di debito (es. tessera Bancomat) consente di effettuare prelievi di contante da ATM e di pagare beni o servizi presso esercenti dotati di POS: a valere su un conto (in genere il conto corrente) dove le operazioni vengono addebitate di volta in volta e dove devono essere disponibili i fondi per eseguire la transazione (a differenza di quanto accade per la carta di credito) entro determinati limiti di importo, indicati dalla banca al titolare: mensili per gli acquisti, mensili e giornalieri per i prelievi di contante La carta di debito, attraverso gli ATM, consente l’accesso anche a un’ampia gamma di servizi quali il pagamento delle bollette e delle ricariche telefoniche

LA CARTA PREPAGATA (MONETA ELETTRONICA) L’attivazione della carta prepagata presuppone il contestuale versamento al PSP di una somma che costituisce la provvista di «moneta elettronica», utilizzabile per: Acquisti Prelievi di contante Altri pagamenti (es. bollette, ricariche telefoniche) Per possedere una carta prepagata non è necessario essere titolari di un conto corrente L’utilizzo della carta prepagata non può eccedere l’importo precaricato che viene «scalato» mano a mano che si usa. È una carta particolarmente adatta a soddisfare le esigenze di pagamento della popolazione cd. non bancarizzata (es. minori e immigrati) Le operazioni di pagamento e di prelievo fanno diminuire automaticamente l’importo versato dal titolare alla società che ha emesso la carta Una volta esaurita la somma versata, la carta non potrà più essere utilizzata se è non ricaricabile; altrimenti potrà essere ricaricata con un’ulteriore somma

LE CARTE PREPAGATE: TIPOLOGIE Non ricaricabili: Fino a € 500* possono essere anonime e quindi non è necessario identificare il titolare; l’utilizzo avviene con un codice che identifica la carta Per importi superiori o per rimborsi è necessario identificare il titolare della carta *per le operazioni di pagamento internazionali, il limite è di 250 euro Ricaricabili: Possono essere anonime se in un anno l’importo avvalorato non supera € 2.500 È necessario identificare il titolare per importi di spesa pari o superiori a €1.000 per singola operazione o per rimborsi

LA CARTA PREPAGATA CON CODICE IBAN (CARTA CONTO) La carta conto è, di regola, una carta prepagata ricaricabile dotata di codice IBAN* che consente di: effettuare prelievi, pagamenti e versamenti in contante eseguire e ricevere bonifici, anche dall'estero farsi accreditare lo stipendio addebitare il pagamento delle bollette per le utenze effettuare acquisti nei punti vendita convenzionati ed on-line. La carta conto offre, quindi, molte delle funzioni di un conto di pagamento a costi più contenuti. * codice alfanumerico che contiene i dati del prestatore di servizi e del conto di pagamento necessario per indirizzare correttamente i fondi Un’interessante evoluzione nel mondo delle prepagate ….In pratica la carta conto (o ibanizzata) riesce ad unire le funzioni proprie della carta di pagamento con alcune funzioni tipiche del conto corrente tradizionale, costituendone una valida alternativa "low cost". Per tale ragione risulta una soluzione particolarmente adatta per i giovani, i pensionati e i piccoli e medi risparmiatori che necessitano di una gamma di servizi di pagamento a costi contenuti per gestire un’operatività limitata.

LE CARTE DI PAGAMENTO: CONFRONTI La scelta tra le diverse tipologie di carte di pagamento varia a seconda: delle esigenze di utilizzo (es. figlio in vacanza-prepagata, viaggio di lavoro-carta di credito, alternativa al conto corrente-carta conto) del livello di accettazione della carta delle modalità di utilizzo (mondo reale, mondo virtuale, prelievi di contante, esecuzione di bonifici/addebiti) dei costi di utilizzo (conto corrente/bancomat, canone annuo /carta di credito, costo della carta o della ricarica/prepagata)

LE CARTE A SPENDIBILITÀ LIMITATA Esistono carte di pagamento c.d. «a spendibilità limitata», del tutto diverse da quelle già descritte; esse si dividono in: carte monouso, spendibili solo presso l’emittente che fornisce in proprio beni o servizi (es. pedaggi autostradali e servizi di telefonia) carte utilizzabili solo presso una rete limitata di esercizi commerciali ovvero per acquistare soltanto una limitata gamma di beni e servizi Queste carte sono generalmente emesse da soggetti commerciali (non PSP).

PER UN USO CORRETTO E SICURO DELLE CARTE DI PAGAMENTO Conservare il PIN in un luogo sicuro e mai insieme alla carta Verificare di non essere osservati quando si digita il PIN Se previsto, apporre la firma sul retro della carta non appena se ne entra in possesso Controllare sempre l’estratto conto e confrontarlo con le ricevute dei pagamenti effettuati Se si riscontrano errori vanno comunicati senza indugio all’emittente per la rettifica e in ogni caso la richiesta di rimborso va fatta entro 13 mesi dalla data di addebito. In caso di perdita o furto della carta bloccarla immediatamente contattando la società emittente e denunciare il fatto a Polizia o Carabinieri

I BONIFICI E GLI ADDEBITI SEPA In Europa esistono strumenti armonizzati per effettuare bonifici e addebiti in Euro (Single Euro Payments Area - SEPA) Il bonifico è un ordine dato dal debitore di trasferire una somma sul conto del creditore, di norma con addebito sul proprio conto di pagamento; L’addebito diretto è un ordine dato dal creditore di trasferire una somma di denaro sul proprio conto di pagamento, addebitandola su quello del debitore. Il debitore autorizza preventivamente l’addebito firmando un contratto presso l’impresa fornitrice o, in alcuni casi, il proprio PSP; viene utilizzato per pagamenti di tipo ripetitivo e con scadenza predeterminata (es. bollette, rimborso finanziamenti). Dal 1° agosto 2014 il servizio di bonifico nazionale è stato sostituito dal bonifico europeo SEPA Credit Transfer. Il tempo massimo di esecuzione di un bonifico secondo quanto stabilito dalle legge, è pari a un giorno lavorativo Per la corretta esecuzione del bonifico è fondamentale l’indicazione del codice IBAN del beneficiario Anche i pagamenti “RID” dal 1° agosto 2014 sono stati sostituiti dagli addebiti diretti europei – SEPA direct debit Il debitore/pagatore rilascia una preventiva autorizzazione all’addebito, con la sottoscrizione di un apposito contratto (mandato) presso la propria banca o presso la stessa impresa fornitrice

I BONIFICI E GLI ADDEBITI: PROFILI DI SICUREZZA È importante, nel dare un ordine di bonifico, controllare che l’IBAN del beneficiario sia scritto correttamente poiché il PSP è tenuto ad eseguire le operazioni di pagamento esclusivamente in base all’IBAN fornitogli Per contenere i rischi di addebiti non autorizzati è possibile redigere liste di creditori indesiderati (black list) o graditi (white list), prevedere importi massimi autorizzati oppure, in casi estremi, bloccare tutti gli addebiti diretti sul proprio conto di pagamento È infine opportuno controllare sempre con attenzione l’estratto conto per verificare i pagamenti effettuati Il bonifico Dal 1° agosto 2014 il servizio di bonifico nazionale è stato sostituito dal bonifico europeo SEPA Credit Transfer. Il tempo massimo di esecuzione di un bonifico secondo quanto stabilito dalle legge, è pari a un giorno lavorativo Per la corretta esecuzione del bonifico è fondamentale l’indicazione del codice IBAN del beneficiario i pagamenti “RID”, che dal 1° agosto 2014 sono stati sostituiti dagli addebiti diretti europei – SEPA direct debit) Il debitore/pagatore rilascia una preventiva autorizzazione all’addebito, con la sottoscrizione di un apposito contratto (mandato) presso la propria banca o presso la stessa impresa fornitrice

E il presente della moneta? The world needs banking not banks Ciò che abbiamo visto finora era il passato. E il Presente?

IL SISTEMA DEI PAGAMENTI: UN MONDO IN CONTINUA EVOLUZIONE I DRIVER DEL CAMBIAMENTO Fattori di domanda: esigenza di disporre di servizi di pagamento di facile utilizzo, poco costosi, utilizzabili anche per i pagamenti on line, non agganciati a un conto corrente (accessibili quindi anche da soggetti non bancarizzati) o ad altri strumenti di pagamento (es carta di credito). Fattori di offerta: possibilità di offrire nuovi canali per l’accesso ai servizi di pagamento grazie alla diversificazione degli apparati a disposizione degli utenti (es. diffusione telefonia cellulare e rete internet) Pagare è una delle azioni più importanti e ricorrenti nella nostra vita quotidiana e sicuramente è un moto propulsore della nostra economia; una nota canzone diceva «il denaro fa girare il mondo», oggi ancora di più: la tecnologia, le innovazioni hanno moltiplicato le forme e le modalità attraverso le quali compiamo il gesto di liberarci da un’obbligazione pecuniaria; regoliamo il costo di un bene o di un servizio. Le innovazioni tecnologiche ampliano l’offerta di servizi di pagamento con l’accesso a nuovi canali che abilitano e facilitano l’uso degli strumenti di pagamento «tradizionali» (bonifici, addebiti diretti, etc.) e contestualmente incentivano un’offerta di servizi di pagamento innovativi che consentono di trasferire in tempo reale denaro attraverso App su smartphone o tablet.

MODALITA’ INNOVATIVE DI PAGAMENTO L’E-PAYMENT: si tratta di pagamenti effettuati tramite internet a valere su strumenti tradizionali (es carte) e impiegando moneta bancaria; Vi rientrano anche i pagamenti effettuati avvalendosi dei servizi di portali presso i quali gli utenti detengono conti alimentati tramite altri strumenti di pagamento (e-money)

…. e se l’evoluzione della moneta fosse IL TELEFONINO? MODALITA’ INNOVATIVE DI PAGAMENTO: M-PAYMENT, inizializzati usando smartphone e tablet, consentono di: replicare nelle transazioni presso esercenti fisici le modalità di pagamento usate per l’e-commerce («pagamenti di prossimità» Near Filed Communication). realizzare pagamenti a distanza usando le carte (analogamente agli e- payment); trasferire in tempo reale denaro tra soggetti diversi (P2P - peer to peer mobile payment); Nei paesi dove è basso il tasso di bancarizzazione ma tutti hanno il cellulare diventano uno strumento di inclusione finanziaria nella misura in cui i pagamenti poggiano sul credito telefonico. Il processo di cambiamento è in atto: comporta benefici per gli utenti se si concretizza la possibilità per i prestatori di servizi di pagamento di ottenere economie di scala e economie di rete, cioè se si sviluppa un «mercato» sui nuovi strumenti offerti. Necessita di collaborazione tra gli operatori per sviluppare standard comuni presupposto per la interoperabilità di strumenti/procedure ……MA VA INDIRIZZATO L’evoluzione deve essere «guidata» dalle Autorità di settore per evitare «fallimenti di mercato»

…. qual è il ruolo dell’AUTORITÀ DI SETTORE? A livello nazionale, la Banca d’Italia in sinergia con la BCE: esercita una funzione di sorveglianza sul sistema dei pagamenti, incentrata sul presidio della funzionalità delle procedure e dell’efficienza e affidabilità del mercato dei servizi di pagamento; svolge sui prestatori di servizi di pagamento (banche, IP, IMEL) una vigilanza di stabilità e di tutela della correttezza delle relazioni con i clienti. La PSD 2

E il futuro della moneta? The world needs banking not banks

PSD2 e possibilità NFC - Near Field Communication Mobile payment Digital wallet Account aggregation – Money exchange APP Prelievo Cardless Instant e P2P payments Mobile and Digital Wallet Decoupled cards e couponing

La tecnologia Blockchain

IL FENOMENO BITCOIN Criptomoneta nata nel 2009 Caratteristiche: Nessuna autorita’ emittente e di controllo sistema basato sul peer to peer basse o nulle spese di gestione Problematiche NON hanno corso legale Hanno un’ELEVATA VOLATILITA’ del valore NON sono trasparenti né tracciabili NON sono assistite da tutele legali Possono prestarsi a traffici illeciti

per CONCLUDERE alcuni messaggi da passare ai ragazzi Gli strumenti alternativi al contante hanno indubbi vantaggi in termini di praticità ed efficienza; inoltre, consentendo la tracciabilità delle transazioni, favoriscono la legalità I rischi connessi al loro utilizzo possono essere minimizzati con comportamenti accorti Occorre conoscere le caratteristiche dello strumento per scegliere, di volta in volta, quello più adatto alla transazione da eseguire L’innovazione tecnologica apre nuove opportunità; le iniziative però vanno selezionate